Carcinoma tonsillare

Gentile dottore,
pensato di scriverLe per chiederLe un parere personale riguardo la situazione di mia madre. Le racconto solo quello che è successo dopo il suo ricovero per poter
fare il primo ciclo di chemioterapia per "Neoplasia squamosa G2-3 della tonsilla sx localmente avanzata con metastasi linfonodali bilaterali (cT4, N2c,M0)"
Alla rmn si evidenzia coinvolgimento della ACI sx e estensione della neoplasia a livello degli spazi parafaringei.
Durante il primo ciclo di chemio che avrebbero dovuto durare 5 giorni, mia madre va in arresto cardiaco ed inoltre sarà colpita da crisi epilettiche.
Ora è stata dimessa, dopo più di un mese di ospedale, ovviamente non faranno più chemio, ma eventualmente pensavano in futuro di fare delle radioterapie.
Le segnalo che inoltre durante un esame radiologico del torace si è evidenziato una sospetta opacità rotondeggiante di circa 1,8 cm, mai approfondita!
Ora, il consiglio che Le vorrei chiedere è: conviene fare delle radio ad un paziente in queste condizioni? Loro mi hanno prospettato da 3 a 6 mesi di vita, nel frattempo lei ha perso 10 kg e non la riconosco, sia a livello celebrale che fisico, non vorrei che queste radio le impediscano la già non semplice
deglutizione, Lei cosa ne pensa?
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
L'assenza di metastasi a distanza, sebbene la malattia sia aggressiva e localmente avanzata indicherebbero un ruolo principe nella radioterapia per aumentare il controllo locoregionale di malattia. E' chiaro che il prezzo da pagare è un trattamento lungo e spesso abbastanza pesante a livello delle mucose della bocca, dell'esofago e della cute. Forse un trattamento IMRT che riduce la tossicità dei tessuti sani è lo standard di riferimento da chiedere nel centro che vi prenderà in cura.

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)