Glioblastoma non operabile
Buongiorno,
la RM effettuata da mio padre di 59 anni ha mostrato una profonda lesione espansiva temporale mesiale sx compatibile con l'ipotesi di glioma di alto grado (verosimilmente glioblastoma).
La biopsia, oltre ad aver provocato una condizione di emiparesi grave a destra e disturbi del linguaggio non ha fornito una precisa diagnosi istologica (minuti frustoli di sostanza bianca cerebrale con cellularità nei limiti della norma).
Data la sconvenienza dell'intervento dovuta alla posizione del tumore, è stata prescritta una radioterapia conformazionale in associazione a temozolamide da 12 sedute x 3 gy in luogo delle 30 sedute x 2 gy. Il radioterapista ritiene che l'effetto "biologico" è uguale, con risultati meno lontani nel tempo e meno danni per il cervello. Non ho gli strumenti per optare per l'una o l'altro pianoterapeutico, non vorrei però partire già sconfitta con una terapia palliativa...
Cosa ne pensa? Quali sono gli elementi per scegliere l'una o l'altra strada? Grazie
la RM effettuata da mio padre di 59 anni ha mostrato una profonda lesione espansiva temporale mesiale sx compatibile con l'ipotesi di glioma di alto grado (verosimilmente glioblastoma).
La biopsia, oltre ad aver provocato una condizione di emiparesi grave a destra e disturbi del linguaggio non ha fornito una precisa diagnosi istologica (minuti frustoli di sostanza bianca cerebrale con cellularità nei limiti della norma).
Data la sconvenienza dell'intervento dovuta alla posizione del tumore, è stata prescritta una radioterapia conformazionale in associazione a temozolamide da 12 sedute x 3 gy in luogo delle 30 sedute x 2 gy. Il radioterapista ritiene che l'effetto "biologico" è uguale, con risultati meno lontani nel tempo e meno danni per il cervello. Non ho gli strumenti per optare per l'una o l'altro pianoterapeutico, non vorrei però partire già sconfitta con una terapia palliativa...
Cosa ne pensa? Quali sono gli elementi per scegliere l'una o l'altra strada? Grazie
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Il glioblastoma purtroppo non ha una ottima prognosi e la chirurgia, pur essendo lo standard, quasi mai è radicale, cioè quasi mai risece ad asportare tutto il tumore, che inesorabilmente resiste e ricresce, spesso rapidamente. Pertanto la radioterapia evita i problemi della chirurgia(anestesia, rischi operatori, esiti) con risultati clinici che sono quasi sempre sovrapponibili all'intervento, che in ogni caso dovra essere sempre seguito dalla stessa radiochemioterapia. Quindi in casi complessi e non scevri da complicanze, nei quali la radicalità e solo una velleità la RT + temozolamide è la scelta più frequente.
Pertanto condivido l'indicazione.
Pertanto condivido l'indicazione.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 10.2k visite dal 23/02/2010.
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