Radioterapia esterna o metabolica?

Mio padre , 79enne, ha delle metastasi derivanti da un tumore della vescica avuto a marzo 2009 e trattato con radioterapia, ma non è escluso che possano provenire da un precedente tumore della prostata, che è recidivato nel 2006 e curato con terapia ormonale Casodex50 + Enantone trim. Radioterapista e oncologo mi hanno dato due versioni....
In ogni caso, la terapia palliativa che è stata suggerita è quella della radioterapia esterna da fare in 5 sedute.
Leggevo però che esiste anche un altro tipo di radio, che è quella metabolica.
I punti di metastasi sono una iniziale al femore e l'altro più avanzato vicino alla costola sx (C7).
La radioterapia esterna ha un effetto breve nel tempo per il dolore?
Invece forse è meglio indicata la radiot. metabolica? Che effetti collaterali può avere?
Vi ringrazio per la cortese attenzione , cordialità
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
La radioterapia metabolica è limitata ad una situazione in cui c'è una estensione "massiva" in termini di coinvolgimento osseo. Per sedi singole invece la radioterapia esterna è la terapia standard e dà beneficio in 2/3 dei pazienti trattati, in breve tempo ed in modo duraturo, sebbene variabile da caso a caso.
Per un effetto immediato ma meno duraturo è consigliata una signola seduta, riservata però ai pazienti con prognosi ridotta. Negli altri casi invece è suggerita una dose di 20-40 Gy o equivalente in 5-15 sedute

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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