Terapia post-intervento
Mia madre ha subito un intervento in testa in data 07 Settembre 2009 per l'asportazione di un meningioma atipico infiltrante situato sulla parte sinistra del cranio. Dopo l'intervento ha recuperato tanto a livello di memoria e di conversazione, cosa che aveva improvvisamente perso a causa del tumore. Precedentemente era in grado di fare pochissimo e aveva una grande confusione. Il primo di Dicembre inizia a fare la Radioterapia prescritta per 30 gg dal neurochirurgo e tutto sembra andare meglio. Ad oggi mancano 5 sedute e notiamo improvvisamente che mia madre da qualche giorno avverte molta confusione, fa fatica a ricordare le cose anche piu' recenti e tutto cio' ci mette in allarme. Cio' che vi chiedo è se quello che sta accadendo scaturisce dalla terapia o mi devo preoccupare e consultare qualcuno. Vi prego fornirmi cortese risposta. Vi saluto, Antonio
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Facendo la premessa che la radioterapia è "consigliata" dal neurochirurgo, ma "prescritta" dallo specialista del caso (che è il radioterapista), cerco di risponderle.
La radioterapia può comportare, o contribuire ad aumentare, l'edema cerebrale. Quest'ultimo è una evenienza non infrequente, soprattutto dopo l'intervento chirurgico che può alterare il passaggio dei liquidi dai vasi ai tessuti cerebrali. Si crea di conseguenza nella scatola cranica un effetto di compressione sul tessuto dell'encefalo stesso portando a sindromi neurologiche con sonnolenza, stato confusionale,disturbi del sensorio, cefalea, ecc. Tale quadro, che noi medici indichiamo come riduzione della "sfera cognitiva", può essere adeguatamente contrastato da antiedemigeni(terapia depletiva con Mannitolo o analoghi) e terapia corticosteroidea a dosi alte.
Ne parli con i colleghi che seguono sua madre.
Cordiali saluti
La radioterapia può comportare, o contribuire ad aumentare, l'edema cerebrale. Quest'ultimo è una evenienza non infrequente, soprattutto dopo l'intervento chirurgico che può alterare il passaggio dei liquidi dai vasi ai tessuti cerebrali. Si crea di conseguenza nella scatola cranica un effetto di compressione sul tessuto dell'encefalo stesso portando a sindromi neurologiche con sonnolenza, stato confusionale,disturbi del sensorio, cefalea, ecc. Tale quadro, che noi medici indichiamo come riduzione della "sfera cognitiva", può essere adeguatamente contrastato da antiedemigeni(terapia depletiva con Mannitolo o analoghi) e terapia corticosteroidea a dosi alte.
Ne parli con i colleghi che seguono sua madre.
Cordiali saluti
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 31/12/2009.
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