Trattamento metastasi cerebrali da k polmone

Gentili Dottori
Visitando questo sito ho avuto modo di constatare la Vs. disponibilità e pazienza nei confronti di noi utenti con risposte spesso rapide ed esaurienti. Per quanto sopra vi espongo la situazione di mio padre:
63 anni, affetto da epatite "c" cronica, nel 1996 affetto da carcinoma maligno vescicale circoscritto, asportato chirurgicamente e trattato successivamente con chemioterapia locale, a Dicembre 2008 gli viene diagnosticato, a seguito persistente febbricola, adenocarcinoma maligno (M0,T3,N1) al polmone sx, asportato a metà febbraio 2009 chirurgicamente tramite lobectomia e trattato successivamente con 5 cicli di chemioterapia (cisplatino associato a vinorelbina). Ad agosto u.s. inizia ad avere nausea e vomito succhi gastrici e dolore alla spalla. Ad Ottobre 2009 affetto da febb, da n.d.d. e ricoverato per accertamenti senza esito. Ad Agosto 2009 ha eseguito i controlli: TC torace, TC addome, TC encefalo con esito regolare. Ad Ottobre 2009 ha eseguito i controlli: TC torace, TC addome, con esito regolare. Il 24 Novembre mentre è alla guida della sua vettura viene colto da disorientamento, stato confusionale. Trasportato al pronto soccorso, durante l'esecuzione di una TC encefalo viene colto da crisi epilettica e rianimato. La TC ha riportato una serie di aree ritenute metastasi. Da quel momento ad oggi è stato trattato con mannitolo e gardenale e la sue condizioni fisiche e psichiche vanno lentamente migliorando. Il giorno successivo è stato trasferito presso la clinica ove aveva effettuato la chemioterapia. Sono stati eseguiti ulteriori esami quali la RM encefalo con esito "in sede intra-assiale sovra e sotto tentoriale si notano numerose lesioni di natura ripetitiva (circa 20). Le lesioni presentano dimensioni variabili tra pochi mm e 1 cm. (quest'ultima in sede cebellare dx), circondate da edema di grado variabile, iperintenso in FLAIR. Sistema ventricolare eumorfico e simmetrico. Linea mediana in asse. Spazi liquorali periebcefalici della volta e della base normorappresentati." Eseguita anche TC torace e addome con esito regolare. A questo punto, dato che ci arrivano discordanti seppur talvolta autorevoli pareri e consigli da parte di medici e parenti,ci chiediamo e Vi chiediamo quale trattamento di radioterapia potrebbe, nelle sue particolari condizioni, tendere a garantire la migliore prospettiva di vita in termini di quantità e qualità. Siamo consci che potrebbe restargli poco da vivere, vorremmo solo che non soffrisse inutilmente. Fiduciosi in una celere risposta che ci possa aiutare nelle decisioni da prendere nelle prossime ore. i figli

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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Egregi,
in attesa che un collega radioterapista o oncologo esprima il suo parere, mi permetto di esprimerne il mio.
Se la descrizione delle lesioni cerebrali è quella riportata, purtroppo non ci sono molte speranze.
Anche sottoporre vostro padre allo stress di una ciclo di radioterapia, a mio parere, risulterebbe del tutto inutile.
La disseminazione metastatica così estesa e veloce non beneficerebbe di alcun trattamento.
Non resta che stargli vicino con il vostro affetto.
I colleghi che lo assisteranno prescriveranno quei farmaci idonei ad alleviare eventuali sofferenze che però non dovrebbero essere di grande intensità se non viene interessato dalla malatia l'apparato scheletrico.

Con i miei più cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentilissimo Dott. Migliaccio
La ringraziamo per l'interessamento ed i consigli.
Stamane, presso la clinica ove nostro padre è ricoverato, sarà stabilito, previa consulenza del responsabile di radioterapia, se trasferirlo o meno dal reparto oncologico a quello appunto radioterapico, per procedere al trattamento whole brain.
Nel frattempo, proprio in queste ore, un suo collega neuro chirurgo visionerà la RM encefalo, il cui referto Le è già noto.
E' possibile che le anomalie rilevate all'encefalo siano tutt'altro ce metastasi?
Quanto può aver influito sulla diagnosi la storia clinica del paziente?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Non ho la possibilità di visionare le immagini, ma dalla descrizione e, appunto, dalla storia clinica non mi pare che possa trattarsi di altra patologia.
Non ho compreso bene la Sua ultima domanda.
La storia clinica è di un tumore polmonare che ha prodotto metastasi, inviando le proprie cellule in un altro organo, in questo caso il cervello.
Certo sorprende la completa assenza di lesioni alla TAC encefalo ad Agosto e l'<esplosione massiva> appena tre mesi dopo.
Se crede, ci faccia sapere il parere dei colleghi sulla decisone del trattamento whole brain.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie
ci è di conforto già questa Sua disponibilità a corrispondere.
In questo momento nostro padre è stato trasferito al reparto di radioterapia e siamo in attesa di parlare col responsabile. Sembra che siano intenzionati a procedere al trattamento.
La domanda che Ella ha ritenuto poco chiara, sperando di non elucubrarla ulteriormente, era diretta a chiedere se è possibile, anche in ottica delle Sue stesse perplessità:
"certo sorprende la completa assenza di lesioni alla TAC encefalo ad Agosto e l'<esplosione massiva> appena tre mesi dopo",
che si tratti in realtà di qualche forma di ictus o altro attacco le cui tracce vengano scambiate per metastasi solo perchè si è a conoscenza dell'avvenuta estirpazione del tumore al polmone.
Capisco che non abbiamo potuto caricare immagini della RM encefalo ma solo l'interpretazione di un medico che non conosce.
Con riserva di comunicare appena possibile l'esito dell'imminente consulto, ancora grazie per la sua vicinanza e pazienza.
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Utente
Utente
Aggiungo, con il massimo del rispetto per il Dott. Migliaccio, che sarei molto grato ai medici specializzati in radioterapia se intervenissero in questa trattazione, sopratutto in merito alla opportunità di eseguire il trattamento.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
In attesa che i radioterapisti Le rispondano, da parte mia possoo dirLe che è molto difficile scambiare lesioni ischemiche con metastasi soprattutto quando sono cosi numerose.
In ogni caso non penso che i colleghi di Messina inizino un trattamento avendo un dubbio diagnostico così grossolano.
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Utente
Utente
Grazie ancora per essere con noi in questi difficili momenti Dottore.
Abbiamo appena parlato con la responsabile della Radioterapia.
Dopo aver preso visione, con una accuratezza che, confesso e me ne vergogno, non mi aspettavo, di tutta la storia clinica di nostro padre, ha prospettato l'inizio del whole brain almeno per le prime 5 sedute al fine di constatare l'andamento e decidere se continuare o meno. Ovviamente non ci ha dato alcuna garanzia di riuscita sia riguardo l'allungamento che la qualità della vita. Putroppo mi sembra di capire che non si possa avere alcuna controprova. Carissimo Dottor Migliaccio, carissimo perchè ci ha dato tantissimo in questi istanti pietosi, i nostri dubbi circa la possibile errata interpretazione della RM sono scaturiti dalla ovvia infinita speranza tipica dei familiari ma anche dalla negativa esperienza avuta con primario di pneunomologia di altra città siciliana il quale davanti al tumore al polmone ci aveva detto che non era operabile a causa delle scarse capacità respiratorie. Mi è bastato cercare su internet la formula giusta per farmi i calcoli da solo e portare mio babbo dal chirurgo che l'ha operato. Poi siamo convinti che il corpo umano sia un miracolo d'ingegneria idraulica, elettrica ecc. e che tante volte il medico debba limitarsi a ritenere plausibile ma non certa una diagnosi.
Grazie ancora grazie per la Sua diponibilità.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Capisco! Mi unisco anch'io a voi nella speranza che la terapia possa dare quanto meno una accettabile qualità di vita.
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Intervengo solo adesso, sebbene il mio contributo, in assenza di elementi specifici dello stato reale del paziente e non visionando le immagini, è poco determinante;infatti mi risulta impossibile aggiungere qualcosa a quanto scritto chiaramente dal collega. La radioterapia whole brain o panencefalica se fattibile può migliorare il quadro della sfera cognitiva ma non risolvere purtroppo la situazione che appare in stadio chiaramente molto avanzato.
Se non fattibile la RT, una buona terapia di supporto cortisonica(sicuramente già in atto a dosi medio-alte) può essere la scelta sufficientemente adeguata.
Cordialmente

Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)

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Utente
Utente
Grazie per l'intervento Dott. Alongi
mi fa molto riflettere ciò che ha scritto
noi non speravamo che la RT eliminasse le metastasi ma che almeno le contenesse. Se anche Lei, tral'altro specializzato in radioterapia, sembra indicare una terapia del dolore piuttosto che la RT, l'iniziale consiglio del Dott. Migliaccio mi bussa sempre più sulla coscienza e ciò che invece ci apprestiamo a fare sa sempre più di accanimento terapeutico. Per guadagnare 3 giorni su 30 o 1 mese su 5? Sottoporlo alle radiazioni sembra quasi una cattiveria. Inizia domattina e lo vedo riposare in pace e sereno senza sapere cosa l'aspetta
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Prof. Filippo Alongi Radioterapista 2.1k 120
Prima di ogni scelta, parli accuratamente con gli specialisti che vi seguono e conoscono sicuramente il caso nel dettaglio. Solo visitando il paziente si può avere il polso della situazione.

Cordialmente
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Utente
Utente
finora i responsabili di oncologia e radioterapia hanno consigliato vivamente la WB.
però l'accento sull'estensione e la velocità delle metastasi posto dai gentili medici qui intervenuti ci impone di tornare a valutare alcuni aspetti
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Utente
Utente
Stamani mio padre è stato sottoposto alla pèrima seduta di whole brain. E' uscito fresco come una rosa. Speriamo continui così
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
I miei sinceri auguri
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Utente
Utente
Grazie Dott. Migliaccio
Spero che sia sempre sereno come oggi il cammino verso quegli intrecci di quel disegno celeste si tanto bene da Ella descritto tempo fa
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
La ringrazio sentitamente.
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Utente
Utente
Nella speranza che sia giusto farlo, scrivo queste poche parole:
Mio padre prima di Natale ha terminato il ciclo di WB. Ha passato la settimana delle feste in allegria. La notte di Capodanno l'abbiamo ricoverato per altissimi valori di glicemia e nei giorni a seguire è stato vicinissimo a morire di polmonite. Dimesso a meta gennaio è stato seguito a casa dalla SAMOT. Ha passato tutta la primavera a riprendersi fino a camminare ed uscire di casa per brevi passeggiate anche sulle sue gambe. Il 18 Giugno è iniziata l'agonia che lo ha portato alla morte l'11 Luglio. Nel frattempo le medicine l'han fatto gonfiare molto e presentava moltissime bolle scure ovunque. Nelle ultime due settimane la lucidità era intermittente. Cosa mi resta da dire a che purtroppo vive questa esperienza? Entri in un mondo nuovo, sconosciuto e difficile. Cerca di essere forte per te e per gli altri, durante e dopo. Quando è finita e non puoi più far niente e sperare accetta ciò che è successo e ricorda solo le cose belle del tuo caro che è stato sottoposto imspiegabilmente a questa tortura. Rifugiati in Dio o in te stesso se credi solo in te. Non ti abbattere e vai avanti che questa, nel bello e cattivo tempo, è la vita.
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Sono sinceramente addolorato e porgo a Lei e alla Sua famiglia le mie condoglianze.
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Utente
Utente
Grazie di tutto Dottore.