Vorrei delucidazioni su un esame radiologico effettuato
Accentuazione della cifosi dorsale e conservata la fisiologica curvatura lombare.
Millimetrica spondilolistesi L4 su L5.
Parzialmente ridotto il tono calcico metamerico.
Sono presenti diversi fenomeni di spondilo-disco-artrosi.
Diffusamente ridotti gli spazi intersomatici con sclerosi delle limitanti somatiche contrapposte prevalentemente in sede dorsale medio-distale e nel tratto lombare compreso tra l3 ed S1.
Con la metodica si documenta una ridotta altezza del muro somatico anteriore rispetto a quello posteriore (oltre 4 mm) verosimilmente del corpo vertebrale di D5, D6, e D7.
Calcificazioni ateromasiche aortiche.
Rotoscoliosi dorsale sinistro-convessa con più accentuata curva di compenso distale.
Si raccomanda completamento diagnostico cn esame RM del rachide dorsale e lombare per un maggior dettaglio della spongiosa vertebrale e di valutazione specialistica.
Questo è il risultato del mo esame radiologico, sono particolarmente preoccupata per la spongiosa vertebrale di cui si richiede un maggior dettaglio.
Vi ringrazio anticipatamente per una vostra gentile risposta.
Millimetrica spondilolistesi L4 su L5.
Parzialmente ridotto il tono calcico metamerico.
Sono presenti diversi fenomeni di spondilo-disco-artrosi.
Diffusamente ridotti gli spazi intersomatici con sclerosi delle limitanti somatiche contrapposte prevalentemente in sede dorsale medio-distale e nel tratto lombare compreso tra l3 ed S1.
Con la metodica si documenta una ridotta altezza del muro somatico anteriore rispetto a quello posteriore (oltre 4 mm) verosimilmente del corpo vertebrale di D5, D6, e D7.
Calcificazioni ateromasiche aortiche.
Rotoscoliosi dorsale sinistro-convessa con più accentuata curva di compenso distale.
Si raccomanda completamento diagnostico cn esame RM del rachide dorsale e lombare per un maggior dettaglio della spongiosa vertebrale e di valutazione specialistica.
Questo è il risultato del mo esame radiologico, sono particolarmente preoccupata per la spongiosa vertebrale di cui si richiede un maggior dettaglio.
Vi ringrazio anticipatamente per una vostra gentile risposta.
[#1]
Gentile Utente,
con il passare degli anni, soprattutto nel sesso femminile, ai fenomeni di degenerazione artrosica che affliggono (per modo di dire!) tutti gli esseri umani che hanno la fortuna di poter invecchiare, si assomma una riduzione più o meno consistente del contenuto di minerali dell'osso: la osteopenia o la osteoporosi. A causa di tale riduzione di minerale le vertebre si "indeboliscono" e di conseguenza "crollano", ossia riducono la loro morfologia e la loro altezza: a questo fa riferimento il Collega quando parla di "differente altezza" delle vertebre dorsali, ed a queste modificazioni è dovuta la accentuazione della cifosi dorsale (il cosiddetto "gibbo osteoporotico").
E veniamo al motivo della sua preoccupazione: correttamente il Radiologo richiede l'esame RM, in quanto dalle immagini dell'esame radiografico è possibile evidenziare le modificazioni della morfologia delle vertebre, ma non è possibile, spesso, determinare se si tratti di alterazioni recenti o antiche: nei crolli vertebrali di recente insorgenza, nella spongiosa dei corpi vertebrali esiste una componente più o meno cospicua di edema/emorragia, fenomeno questo che si verifica in tutte le fratture, comprese appunto quelle vertebrali da crollo osteoporotico. Se la Paziente accusa una sintomatologia dolorosa severa, correlabile con un crollo vertebrale, e si evidenzia appunto la esistenza di una alterazione della spongiosa vertebrale nella indagine RM, si può prendere in considerazione la procedura di vertebroplastica, che è una procedura di Radiologia Interventistica che consente di "riparare" (con l'utilizzo di una sorta di cemento osseo) le fratture vertebrali. Si tratta di una procedura poco invasiva, che non richiede prolungato ricovero e/o convalescenza e consente di risolvere immediatamente la sintomatologia dolorosa ed evitare ulteriori deformazione della vertebra, ma deve essere eseguita entro dei tempi ben stabiliti (ecco perché è necessario effettuare l'esame RM e correlarlo alla sintomatologia della Paziente) e deve essere eseguita dal Radiologo Interventista qualificato, ossia dallo specialista che ha in assoluto la maggiore confidenza con le metodiche interventistiche guidate dall'immagine (RX-guidate, TC-guidate, Eco-guidate)
con il passare degli anni, soprattutto nel sesso femminile, ai fenomeni di degenerazione artrosica che affliggono (per modo di dire!) tutti gli esseri umani che hanno la fortuna di poter invecchiare, si assomma una riduzione più o meno consistente del contenuto di minerali dell'osso: la osteopenia o la osteoporosi. A causa di tale riduzione di minerale le vertebre si "indeboliscono" e di conseguenza "crollano", ossia riducono la loro morfologia e la loro altezza: a questo fa riferimento il Collega quando parla di "differente altezza" delle vertebre dorsali, ed a queste modificazioni è dovuta la accentuazione della cifosi dorsale (il cosiddetto "gibbo osteoporotico").
E veniamo al motivo della sua preoccupazione: correttamente il Radiologo richiede l'esame RM, in quanto dalle immagini dell'esame radiografico è possibile evidenziare le modificazioni della morfologia delle vertebre, ma non è possibile, spesso, determinare se si tratti di alterazioni recenti o antiche: nei crolli vertebrali di recente insorgenza, nella spongiosa dei corpi vertebrali esiste una componente più o meno cospicua di edema/emorragia, fenomeno questo che si verifica in tutte le fratture, comprese appunto quelle vertebrali da crollo osteoporotico. Se la Paziente accusa una sintomatologia dolorosa severa, correlabile con un crollo vertebrale, e si evidenzia appunto la esistenza di una alterazione della spongiosa vertebrale nella indagine RM, si può prendere in considerazione la procedura di vertebroplastica, che è una procedura di Radiologia Interventistica che consente di "riparare" (con l'utilizzo di una sorta di cemento osseo) le fratture vertebrali. Si tratta di una procedura poco invasiva, che non richiede prolungato ricovero e/o convalescenza e consente di risolvere immediatamente la sintomatologia dolorosa ed evitare ulteriori deformazione della vertebra, ma deve essere eseguita entro dei tempi ben stabiliti (ecco perché è necessario effettuare l'esame RM e correlarlo alla sintomatologia della Paziente) e deve essere eseguita dal Radiologo Interventista qualificato, ossia dallo specialista che ha in assoluto la maggiore confidenza con le metodiche interventistiche guidate dall'immagine (RX-guidate, TC-guidate, Eco-guidate)
Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti
[#3]
Utente
Gent.le dr.
Mi permetto di approfittare della sua disponibilità per comunicarle, che nonostante l'importanza del quadro radiologico riscontrato, non soffro di alcun dolore alla schiena ma di un dolore molto forte che si irradia dal gluteo a tutta la gamba destra, più acuto dietro il ginocchio e al piede e caviglia destra. Stranamente alla schiena e in sede lombare non ho alcun dolore. Tutto è cominciato con una forte fitta al gluteo destro che si è presentato all'improvviso un mattino appena alzata, un dolore ingravescente che non trova sollievo..
Mi permetto di approfittare della sua disponibilità per comunicarle, che nonostante l'importanza del quadro radiologico riscontrato, non soffro di alcun dolore alla schiena ma di un dolore molto forte che si irradia dal gluteo a tutta la gamba destra, più acuto dietro il ginocchio e al piede e caviglia destra. Stranamente alla schiena e in sede lombare non ho alcun dolore. Tutto è cominciato con una forte fitta al gluteo destro che si è presentato all'improvviso un mattino appena alzata, un dolore ingravescente che non trova sollievo..
[#4]
Anche in questo caso ritengo sia indispensabile effettuare una indagine RM, la sintomatologia da lei riferita non sembra imputabile a lesioni da crollo vertebrale, bensì a sofferenza compressiva (da patologie discali o degenerative vertebrali) delle emergenze dei nervi nervi periferici (plesso ischiatico, o, come si usa dire comunemente, "sciatica").
Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti
[#5]
Utente
Gentile Dr.
Approfitto della sua gentilezza e disponibilità per trascriverle l'esito della risonanza magnetica effettuata
RMN COLONNA DORSALE E LOMBARE:
Esame eseguito mediante scansioni secondo piani sagittali e assiali con tecnica TSE e STIR pesate in T1 e T2
in visione esame Rx del 16/9/2022
Accentuata la fisiologica cifosi dorsale, lievemente accentuata la lordosi lombare. Normoallineati i metameri vertebrali. Non evidenti alterazioni morfostrutturali di significato traumatico recente. Calcificazione del legamento longitudinale anteriore nel tatto dorsale. Protrusione lievemente eccentrica destra del disco L3/L4. Piccola ernia focalmente espulsa e parzialmente migrata cranialmente in sede mediana del disco L4/L5.
Ernia focalmente espulsa in sede postero-laterale destra del disco L5/S1 con impegno foraminale, obliterazione del recesso omolaterale e conflitto radicolare.
Due piccole cisti di Tarlov, parzialmente confluenti, a livello di S2.
Non evidenti alterazioni di segnale della corda midollare nel tatto dorsale e del cono-epicono.
Necessario videat clinico specialistico ortopedico/fisiatrico.
Approfitto della sua gentilezza e disponibilità per trascriverle l'esito della risonanza magnetica effettuata
RMN COLONNA DORSALE E LOMBARE:
Esame eseguito mediante scansioni secondo piani sagittali e assiali con tecnica TSE e STIR pesate in T1 e T2
in visione esame Rx del 16/9/2022
Accentuata la fisiologica cifosi dorsale, lievemente accentuata la lordosi lombare. Normoallineati i metameri vertebrali. Non evidenti alterazioni morfostrutturali di significato traumatico recente. Calcificazione del legamento longitudinale anteriore nel tatto dorsale. Protrusione lievemente eccentrica destra del disco L3/L4. Piccola ernia focalmente espulsa e parzialmente migrata cranialmente in sede mediana del disco L4/L5.
Ernia focalmente espulsa in sede postero-laterale destra del disco L5/S1 con impegno foraminale, obliterazione del recesso omolaterale e conflitto radicolare.
Due piccole cisti di Tarlov, parzialmente confluenti, a livello di S2.
Non evidenti alterazioni di segnale della corda midollare nel tatto dorsale e del cono-epicono.
Necessario videat clinico specialistico ortopedico/fisiatrico.
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Utente
Per l'ernia che sembrerebbe la causa della mia sciatalgia, mi è stato consigliato un trattamento fisioterapeutico e in caso d'insuccesso la possibilità di dover ricorrere alla chirurgia.
Nel ringraziala anticipatamente per la sua disponibilità le porgo i miei più sentiti ringraziamenti e saluti.
Nel ringraziala anticipatamente per la sua disponibilità le porgo i miei più sentiti ringraziamenti e saluti.
[#7]
La terapia conservativa (fisica, farmacologica) è sempre la prima opzione: spesso, anzi spessissimo, le sciatalgie e le lombalgie regrediscono dopo idonea terapia conservativa. Solo in caso di insuccesso della terapia e comunque ad almeno un mese di distanza si prende in considerazione un altro tipo di approccio: che, allo stato attuale, è sempre meno frequentemente Chirurgico, ed è sempre più spesso Radiologico Interventistico, e quindi microinvasivo e pressocchè privo di rischio di complicanze, oltre che (e questo è uno dei punti fondamentali) ripetibile, se necessario. Ma tutto questo non può prescindere da una adeguata valutazione Clinica, da parte del Radiologo Interventista, della Paziente, oltre che dei suoi esami diagnostici: si curano gli esseri umani, non le immagini!
Dr. Casimiro Simonetti
http://www.villastuart.it/i-nostri-medici/dottor-casimiro-simonetti?rq=simonetti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 19/09/2022.
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