Risonanza magnetica con contrasto

Salve,
considerato che accuso dolori da tempo, fra qualche giorno dovrei eseguire una risonanza magnetica al tratto cervicale per indagare su delle ernie cervicali e sulla presenza di eventuali contratture.
Suppongo che l’esame verrà eseguito con mezzo di contrasto poichè al momento della prenotazione mi sono state richieste di fare particolari analisi (Azotemia e Creatinemia) da portare il giorno dell’esame.
Non le nego che sono molto preoccupata perché mi hanno riferito più persone che il mezzo di contrasto può essere pericoloso, mal tollerato e addirittura portare alla morte.
Quanto c’è di vero?
Cosa rischio?
Per il tipo di risonanza che mi appresto a fare è necessario utilizzare il mezzo di contrasto?
Ancora la risonanza magnetica senza mezzo di contrasto nel mio caso può fornire informazioni valide ugualmente?
Poi porto una protesi dentaria fissa al platino potrei avere danni?
Infine è vero che per introdurre il mezzo di contrasto in vena viene fatto un buco nel braccio che rimane per un bel po’ dopo l’esame e se il liquido per errore finisce fuori vena si muore?
Le sarei veramente grata se volesse dirmi quanto c’è di vero su quello che mi hanno riferito.
Perché pure il mio medico di base pur non dicendomi nulla di quanto sopra al momento della prescrizione ha esclamato con perplessità: “ma perché vogliono usare il mezzo di contrasto che è un po’ pesantino, per quel tipo di indagine basterebbe una risonanza magnetica senza contrasto!”.