Affidabilità esami diagnostici
Gentili Dottori,
mia madre nel mese di settembre 2008 è stata operata per un adenocarcinoma al colon sigma di 5 cm che aveva prodotto una metastasi epatica al lobo sx di circa 12 cm (pt3, n1, m1). L'intervento è perfettamente riuscito con la radicale asportazione delle masse.
A seguito di un controllo nel mese di marzo è stata effettuaua una tac che ha evidenziato la presenza di due piccole macchie al lobo destro del fageto poste subido in ralazione a due lesioni secondarie delle dimensioni di 4 e 8 mm. E' stata eseguita una ecografia con mezzo di contrasto che ha sostanzialmente confermato il dato. Tuttavia l'oncologo ha ritenuto di dover eseguire una pet 18fdg total body dall'esito totalmente negativo il che ci ha fatto tirare, seppur parzialmente, un sospiro di sollievo. Ora, vorrei chiedere a voi a quale degli esami predetti occorre conferire maggionre affidamento ed attendibilità visto che sul punto abbiamo incontrato pareri discordanti.
Grazie in anticipo
mia madre nel mese di settembre 2008 è stata operata per un adenocarcinoma al colon sigma di 5 cm che aveva prodotto una metastasi epatica al lobo sx di circa 12 cm (pt3, n1, m1). L'intervento è perfettamente riuscito con la radicale asportazione delle masse.
A seguito di un controllo nel mese di marzo è stata effettuaua una tac che ha evidenziato la presenza di due piccole macchie al lobo destro del fageto poste subido in ralazione a due lesioni secondarie delle dimensioni di 4 e 8 mm. E' stata eseguita una ecografia con mezzo di contrasto che ha sostanzialmente confermato il dato. Tuttavia l'oncologo ha ritenuto di dover eseguire una pet 18fdg total body dall'esito totalmente negativo il che ci ha fatto tirare, seppur parzialmente, un sospiro di sollievo. Ora, vorrei chiedere a voi a quale degli esami predetti occorre conferire maggionre affidamento ed attendibilità visto che sul punto abbiamo incontrato pareri discordanti.
Grazie in anticipo
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Gentile Utentte, gli esami radiologici e di medicina nucleare sono "solo esami" è l'oncologo che deve interpretarne il risultato considerando sia la storia clinica della paziente sia la storia biologica naturale della patologia.
Posto questo, non mi meraviglio che la PET sia "negativa", essendo le dimensioni delle formazioni dscritte ai limiti delle possibilità di visualizzazione con tale metodo.
Probabilmente l'oncologo chiederà di ripetre l'ecografia a non lunga distanza di tempo, considerando un criterio dimensionale (ovvero se le formazioni saranno cresciute), ulteriori informazioni poi potranno essere reperite dagli esami del sangue.
Posto questo, non mi meraviglio che la PET sia "negativa", essendo le dimensioni delle formazioni dscritte ai limiti delle possibilità di visualizzazione con tale metodo.
Probabilmente l'oncologo chiederà di ripetre l'ecografia a non lunga distanza di tempo, considerando un criterio dimensionale (ovvero se le formazioni saranno cresciute), ulteriori informazioni poi potranno essere reperite dagli esami del sangue.
Dr. Rodolfo Lanocita, Fondazione Istituto Nazionale Tumori - Milano
[#2]
Ex utente
Grazie per la risposta che coincide con quanto ci era stato detto dagli oncologi che hanno in cura mia madre. Tuttavia ciò che non capisco è per quale motivo gli stessi oncologi abbiano richiesto la pet ritenendo questa esame dirimente se poi in realtà ad essa sia stata attribuita minore affidabilità diagnostica di una tac o addirittura di un'eco.
Ovviamente da parte mia nessuna vena polemica, anzi, solo che non si sa cosa pensare e l'incertezza non permette di vivere sereni. Con viva cordialità.
Ovviamente da parte mia nessuna vena polemica, anzi, solo che non si sa cosa pensare e l'incertezza non permette di vivere sereni. Con viva cordialità.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 12/05/2009.
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