Attendibilità della Risonanza magnetica per la positività dei linfonodi

Vorrei chiedere un parere per una problematica che non riesco a comprendere.

Ho eseguito una Risonanza magnetica con e senza mezzo di contrasto per carcinoma mammario infiltrante unifocale (ki67 25%) in data 19 Ottobre 2020.
Nel referto della RM si leggeva: "nei cavi ascellari e a livello delle stazioni mammarie interne non si apprezzano significativi linfonodi aumentati di dimensioni".

Purtroppo, invece, durante l'intervento (avvenuto 6 settimane dopo, per la precisione il 3 dicembre 2020) sono stati riscontrati due linfonodi di primo livello colpiti (uno dei quali macro-metastatico con infiltrazione extracapsulare). Negli altri asportati (in tutto una decina) si notava linfoadenite.

Mi chiedo, quindi, se il motivo per cui la RM non aveva riscontrato né i due linfonodi metastatici né la linfoadenite è perché non è sempre attendibile riguardo ai linfonodi oppure se le metastasi ai due linfonodi possono essersi formate durante le 6 settimane intercorse tra la risonanza e l'intervento (che purtroppo potevo fare una quindicina di giorni prima ma che io stessa ho chiesto di rinviare al 3 dicembre per un altro problema personale importante).

Non so se questo dettaglio può essere utile ma ho ricordato che nel periodo subito dopo la risonanza avvertivo come un lieve dolore all'ascella a cui non ho dato peso perché l'ho attribuito alle manovre meccaniche avvenute nel periodo precedente a seguito della compressione dovuta a mammografia e ai prelievi eseguiti per l'agoaspirato.

Vi ringrazio per un Vs parere!
[#1]
Dr. Silvio Ciolfi Radiologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 93 2
Salve,

sono il Dottor Silvio Ciolfi, Medico Radiologo.

Una cosa è la diagnostica per immagini in cui si interpretano eventuali alterazioni da un'aspetto morfologico delle strutture anatomiche e ben altro è la valutazione al tavolo anatomo patologico dove si vanno a valutare i pezzi operatori riscontrando le atipie cellulari dei preparati istologici. Pertanto sono due aspetti estremamente diversi che in alcuni casi possono sovrapporsi ma in altri non è cosi; la morfologia non sempre è indice ci presenza di cellule maligne e viceversa..per questo le alterazioni, soprattutto se sospette, devono essere comunque tipizzate dal punto di vista anatomo-patologico.
Inoltre in tutto questo chiaramente c'e' da dire che entrambe le cose non sono state fatte contestualmente ma a settimane di distanza, dove le alterazioni micro e macroscopiche che si instaurano non hanno regole ed evolvono in modi diversi da caso a caso e da paziente a paziente.

Spero di essere stato chiaro.

Saluti ed in bocca al lupo per il suo percorso.

Dr. Silvio Ciolfi

[#2]
Utente
Utente
Dott. Ciolfi, grazie per la chiarezza della sua risposta.
Riguardo il tempo intercorso tra la RM e l'intervento, lei mi ha spiegato che le alterazioni dipendono da caso a caso e da paziente a paziente, ma posso chiederle se, stando alla sua esperienza, una evoluzione in sole 6 settimane è frequente o improbabile?
Ancora grazie
[#3]
Dr. Silvio Ciolfi Radiologo, Perfezionato in medicine non convenzionali 93 2
Salve,

se da una parte purtroppo vediamo di tutto, dall'altra non è la regola e non è una cosa frequente.
Oggi con la chirurgia, le terapie e soprattutto con una diagnostica precoce si superano (anche definitivamente) problemi oncologici in una percentuale in crescita rispetto a qualche tempo fa.

Saluti.
Tumore al seno

Il tumore al seno è il cancro più diffuso in Italia: quali sono i fattori di rischio e come fare prevenzione? Sintomi, diagnosi e cura del carcinoma mammario.

Leggi tutto