Il protrarsi del problema, mi è stata prescritta una ecografia completa dell'addome
Da quando ero piccola a volte mi capita di avvertirte dolori all'addome, non individuabili in un punto preciso...con la sensazione di una colica: esofago, stomaco, rene, basso ventre. Circa 10 anni addietro mi è stata riscontrata la cistifellea con bile densa.
Adesso, visto il protrarsi del problema, mi è stata prescritta una ecografia completa dell'addome.
Sono qui per avere un parere tecnico sulla storia assurda che mi è capitata.
Quando ho prenotato l'ecografia mi è stato detto semplicemente di presentarmi a digiuno da almeno 6 ore, e che una volta al centro avrei dovuto bere molto, prima non potevo mangiare ma potevo bere ed urinare normalmente.L'appuntamento era per le 17,00: io alle 16,30 ero sul posto e la ragazza delle reception mi ha detto di bere quanta più acqua possibile. Mi sono portata la bottiglia da cas aed ho bevuto 2 litri di acqua in 1/2 ore. Alle 17,5 circa mi chiamano e mi chiedono se avevo lo stimolo ad urinare. Io rispondo di si anche se non fortissimo. Mi dicono di aspettare 10 minuti continuando a bere fino ad avvertire di più lo stimolo.
Io bevo altri quasi 2 litri di acqua e ovviamnete lo stimolo aumenta. Mi richiamano senza chiedermi nulla mi sottopongo all'ecografia.
Ad un certo punto la dottoressa (anche se non merita tale titolo) si mette ad urlare: "Ma Lei non ha rispettato le istruzioni! Dovete rispettarle, non si vede nulla l'acqua è tutta nello stomaco, non doiveva bere tanto, ma solo spettare dopo aver bevuto"
Io le dico se è il caso di aspettare un altro pò e ripetere l'esame e lei con fare ancora più arrogante: "Non se ne parla proprio; non ho tempo da perdere.....adesso ci mettiamo di nuovo ad aggiustare il lettino............mi dispiace ma io la seconda volta non lo ripeto mai l'esame"
Ed io: "Ma è un fatto gravissimo, lei mi sta dicendo che si rifiuta di eseguire la prestazione che ho pagato!" Lei : "non a caso diamo istruzioni, non mi interessa, io non lo ripeto".
Ora considerato che mi hanno dato delle istruzioni palesemente sbagliate,l'esito dell'ecografia è il seguente: "Fegato regolare per dimensioni ed ecostruttura. Colecisti normonformata, alitiasica. Via biliare principale nei limiti. Reni in sede, regolari per dimensioni ed ecostruttura. Nulla da segnalare a carico del pancreas e della milza. Vescica poco distesa, in presenza di stimolo alla minzione, apparentemente normale. Utero ed ovaie non lautabili".
Ora mi chiedop eVi chiedo:
1) sussiete una responsabilità disciplinare per questa presunta dottoressa?
2) E' legale che abbia scritto utero ed ovaie non valutabili senza fra l'altro indicarne il motivo? e poi la mancata rilevabilità dello stato di utero ed ovaie può dipendere dal fatto che la vescica non era piena?
3) Come ha potuto giudicare sullo stato della vescica definendola "apparentemente normale" se mi ha detto che non si vedeva x' non era piena?
Grazie a quanti mi rispoderanno.
4)
Adesso, visto il protrarsi del problema, mi è stata prescritta una ecografia completa dell'addome.
Sono qui per avere un parere tecnico sulla storia assurda che mi è capitata.
Quando ho prenotato l'ecografia mi è stato detto semplicemente di presentarmi a digiuno da almeno 6 ore, e che una volta al centro avrei dovuto bere molto, prima non potevo mangiare ma potevo bere ed urinare normalmente.L'appuntamento era per le 17,00: io alle 16,30 ero sul posto e la ragazza delle reception mi ha detto di bere quanta più acqua possibile. Mi sono portata la bottiglia da cas aed ho bevuto 2 litri di acqua in 1/2 ore. Alle 17,5 circa mi chiamano e mi chiedono se avevo lo stimolo ad urinare. Io rispondo di si anche se non fortissimo. Mi dicono di aspettare 10 minuti continuando a bere fino ad avvertire di più lo stimolo.
Io bevo altri quasi 2 litri di acqua e ovviamnete lo stimolo aumenta. Mi richiamano senza chiedermi nulla mi sottopongo all'ecografia.
Ad un certo punto la dottoressa (anche se non merita tale titolo) si mette ad urlare: "Ma Lei non ha rispettato le istruzioni! Dovete rispettarle, non si vede nulla l'acqua è tutta nello stomaco, non doiveva bere tanto, ma solo spettare dopo aver bevuto"
Io le dico se è il caso di aspettare un altro pò e ripetere l'esame e lei con fare ancora più arrogante: "Non se ne parla proprio; non ho tempo da perdere.....adesso ci mettiamo di nuovo ad aggiustare il lettino............mi dispiace ma io la seconda volta non lo ripeto mai l'esame"
Ed io: "Ma è un fatto gravissimo, lei mi sta dicendo che si rifiuta di eseguire la prestazione che ho pagato!" Lei : "non a caso diamo istruzioni, non mi interessa, io non lo ripeto".
Ora considerato che mi hanno dato delle istruzioni palesemente sbagliate,l'esito dell'ecografia è il seguente: "Fegato regolare per dimensioni ed ecostruttura. Colecisti normonformata, alitiasica. Via biliare principale nei limiti. Reni in sede, regolari per dimensioni ed ecostruttura. Nulla da segnalare a carico del pancreas e della milza. Vescica poco distesa, in presenza di stimolo alla minzione, apparentemente normale. Utero ed ovaie non lautabili".
Ora mi chiedop eVi chiedo:
1) sussiete una responsabilità disciplinare per questa presunta dottoressa?
2) E' legale che abbia scritto utero ed ovaie non valutabili senza fra l'altro indicarne il motivo? e poi la mancata rilevabilità dello stato di utero ed ovaie può dipendere dal fatto che la vescica non era piena?
3) Come ha potuto giudicare sullo stato della vescica definendola "apparentemente normale" se mi ha detto che non si vedeva x' non era piena?
Grazie a quanti mi rispoderanno.
4)
[#1]
Gentile utente, premesso che per la risposta al suo primo quesito sarebbe più utile rivolgersi all'ufficio pubbliche relazioni della struttura presso cui ha eseguito l'esame, unica preposta a valutare se il livello di educazione della collega fosse consono alle circostanze specifiche e alle condizioni operative generali della struttura, nel merito tecnico devo dirle che il comportamento della collega è stato corretto.
I criteri di riempimento della vescica per esame ecografico della pelvi sono una delle variabili "più variabili" che esistano, in quanto il riempimento ottimale della vescica richiede una quantità di acqua e un tenmpo di attesa dopo avere finito di bere, legati a una serie infinita di fattori, personali e ambientali: età, peso, sesso,fase del ciclo, malattie cardiache, renali , metaboliche, uso di certi farmaci, temperatura, stagionalità; si può proseguiire all'infinito: i valori medi di 1-1,5 litri di acqua finiti di bere un'ora prima dell'esame danno risultati variabili in un rapporto di 1 a 4 in termini di grado e tempi di riempimento della vescica. A ciò si aggiunga il fatto che in alcuni pazienti è comunque impossibile ottenere un livello di riempimento ottimale . In tutti i casi ciò va precisato nella risposta, perché sia la vescica che gli organi che le stanno dietro possono avere un grado di "visibilità " che non consente di vedere certe patologie più sottili, ma consente di (non) escluderne altre più grossolane.
Un organo, e non vale solo per la vescica e dintorni, può vedersi, può non vedersi, ma può anche vedersi male.
Se poi l'ostacolo alla visualizzazione si riduce solo al tempo di attesa delle condizioni ottimali, così come è nel diritto del paziente a rinviare l'esame a un momento più opportuno, è diritto del medico, non in emergenza, a fare altrettanto.
Cordiali saluti
I criteri di riempimento della vescica per esame ecografico della pelvi sono una delle variabili "più variabili" che esistano, in quanto il riempimento ottimale della vescica richiede una quantità di acqua e un tenmpo di attesa dopo avere finito di bere, legati a una serie infinita di fattori, personali e ambientali: età, peso, sesso,fase del ciclo, malattie cardiache, renali , metaboliche, uso di certi farmaci, temperatura, stagionalità; si può proseguiire all'infinito: i valori medi di 1-1,5 litri di acqua finiti di bere un'ora prima dell'esame danno risultati variabili in un rapporto di 1 a 4 in termini di grado e tempi di riempimento della vescica. A ciò si aggiunga il fatto che in alcuni pazienti è comunque impossibile ottenere un livello di riempimento ottimale . In tutti i casi ciò va precisato nella risposta, perché sia la vescica che gli organi che le stanno dietro possono avere un grado di "visibilità " che non consente di vedere certe patologie più sottili, ma consente di (non) escluderne altre più grossolane.
Un organo, e non vale solo per la vescica e dintorni, può vedersi, può non vedersi, ma può anche vedersi male.
Se poi l'ostacolo alla visualizzazione si riduce solo al tempo di attesa delle condizioni ottimali, così come è nel diritto del paziente a rinviare l'esame a un momento più opportuno, è diritto del medico, non in emergenza, a fare altrettanto.
Cordiali saluti
Dott. Claudio pedicelli
Specialista in Radiologia
Ecografia
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 20.3k visite dal 11/02/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.