Ernia discale in paziente portatore di pacemaker rmn compatibile

Nel 2009,dopo alcune improduttive sedute di ozono terapia,non radioguidate, ho dovuto subire un lungo intervento di ernia discale L5-S1,al quale è conseguita una discite infettiva.Dopo neanche quattro settimane sono dovuto quindi rientrare in camera operatoria,per rimuovere un ascesso compressivo formatosi tra i muscoli paravertebrali e la colonna,che era stato causa di intensa sintomatologia algica. Dopo sei mesi di antibioticoterapia sono rientrato a lavoro e,di conseguenza,alla guida dell'auto per diverse ore al giorno. Nel 2012 una risonanza magnetica,fatta a causa delle periodiche recidive sintomatologiche,ha evidenziato anche protrusione discale L4-L5.
A luglio 2015,per malattia del nodo del seno,ho subito l'impianto di un pacemaker bicamerale della Boston Scientific ACCOLADE MRI DR,modello L 311 (RA : IS1 ; RV : IS1),quindi compatibile o programmabile rispetto all'esame di risonanza magnetica lombosacrale e sino a un flusso magnetico pari a 1.5 Tesla.
Da diverse settimane ho una recidiva sintomatologica molto intensa,localizzata tra la ferita relativa al primo intervento e il gluteo destro e,direi pure,piuttosto refrattaria al trattamento farmacologico.
Pochi giorni fa ho sostenuto una accurata visita neurochirurgica presso il Policlinico Federico II di Napoli e mi è stata consigliata,ove realizzabile, una risonanza magnetica lombosacrale con contrasto.
Chiedo pertanto il Vostro sostegno per capire se a Napoli,o altrove in Italia,esiste un ambito ospedaliero,ossia protetto evidentemente per la presenza di una reparto di cardiologia e anche di rianimazione,dove un paziente col mio profilo possa essere sottoposto all' esame RM .
Vi ringrazio molto sin da ora per l'analisi che vorrete e potrete fare del mio problema,conscio delle non semplici implicazioni medico-legali a carico del radiologo,ma anche di cio' che,a volte,viene "venduto" senza il riscontro della procedura operativa e forse nemmeno della letteratura competente.
Paolo Franco
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Dr. Casimiro Simonetti Radiologo interventista 345 13
I device RM-compatibili oramai sono una realtà consolidata, basti pensare che da oltre 15 anni è scomparso il materiale chirurgico e protesico non-RM compatibile; il discorso relativo ai PM è più recente, ma ben codificato.
Il PM dovrà essere disattivato da uno Specialita Cardiologo e successivamente riattivato al termine dell'indagine RM.
Non credo esistano problemi in Campania ed in particolare a Napoli, che vanta parecchi Centri di Eccellenza sia nel campo Cardiologico che nella Diagnostica per immagini.

Dr. Casimiro Simonetti
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