Ecografia senologica: fibroadenoma
Buon giorno dottore,ho 29 anni e ho fatto una ecografia senologica come prevenzione,mi ha detto che si vede un nodulo molto frequente nelle giovanne donne, fibroadenoma che ha circa 6 mm,e di rifare l ecografia fra 6 mesi,io vorrei sapere se dovrei fare un altra ecografia da una altra parte per avere un altro parere,oppure dovrei fare una mammografia subito o devo stare tranquilla.
La ringrazio di cuore.
Distinti saluti.
La ringrazio di cuore.
Distinti saluti.
[#1]
Gentile utente;
"quanto Le hanno detto" è CORRETTO .
Il fibroadenoma è frequente alla Sua età ed in ogni caso si tratta di una lesione benigna il cui rischio di degenerazione è del tutto trascurabile.
La diagnosi clinica, se la lesione è palpabile (non credo se di 6 mm e se profonda) , e strumentale è estremamente semplice e pertanto NON c'è alcuna indicazione a ripetere la ecografia.
SCONSIGLIATA categoricamente LA MAMMOGRAFIA alla Sua età.
CordiaLI SALUTI
Salvo Catania
www.senosalvo.com
"quanto Le hanno detto" è CORRETTO .
Il fibroadenoma è frequente alla Sua età ed in ogni caso si tratta di una lesione benigna il cui rischio di degenerazione è del tutto trascurabile.
La diagnosi clinica, se la lesione è palpabile (non credo se di 6 mm e se profonda) , e strumentale è estremamente semplice e pertanto NON c'è alcuna indicazione a ripetere la ecografia.
SCONSIGLIATA categoricamente LA MAMMOGRAFIA alla Sua età.
CordiaLI SALUTI
Salvo Catania
www.senosalvo.com
Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com
[#5]
Gentile utente,
sul tema principale, come vede, siamo TUTTI D'ACCORDO I COLLEGHI che hanno replicato al Suo quesito.
Sul cosiddetto "monitoraggio" del fibroadenoma , cioè sui controlli a distanza del fibroadenoma, ho avuto già
diverse volte modo di dissentire dai colleghi (15 volte in 6 mesi!)su questo sito ,per un aspetto del problema
che si riguarda la EDUCAZIONE SANITARIA ONCOLOGICA.
Nel rispetto delle idee di tutti si tratta ovviamente solo di una mia opinione personale.
Mi spiego meglio in dettaglio:
Quando siamo di fronte ad una diagnosi incerta di fibroadenoma NON SI FANNO CONTROLLI, perchè c'è l'indicazione IMMEDIATA chirurgica o almeno l'indicazione alla esecuzione di ulteriori indagini (agoaspirazione ecc.).
Se la diagnosi di fibroadenoma è certa (quasi sempre è semplice) NON SERVONO (alla paziente ) I CONTROLLI per controllarne la sua "stabilità" nel tempo, perchè al massimo, in assenza di questi, si potrà assistere ad un incremento volumetrico del nodulo, evento peraltro facilmente rilevabile dalla stessa paziente.
E allora a chi servono i cosiddetti monitoraggi semestrali che amplificherebbero "la percezione del rischio" in maniera del tutto ingiustificata ?
In altre parole il fibroadenoma, all'età della nostra utente, ha un significato ASSOLUTAMENTE BENIGNO.
Considerato negli anni scorsi come tumore benigno
(..fibroadenOMA...), attualmente è da considerare come una forma di IPERPLASIA NODULARE , la cui probabilità di degenerazione è del tutto TRASCURABILE (dell'ordine
dello 0,1-0,3%). Perchè allora programmare controlli INUTILI e COSTOSI sul piano economico e psicologico ?
A chi giovano ? Senza voler essere maligni...non certo alla paziente !
La ragione di questa mia lunga precisazione deriva dal fatto che è ormai chiaramente dimostrato che i "monitoraggi clinico-strumentali" ossessivi, se inutili, specialmente in giovane età, risultano diseducativi, perchè amplificherebbero in maniera del tutto ingiustificata la "percezione del rischio" sino al definitivo esaurimento delle motivazioni personali che invece potrebbero essere sfruttate nelle campagne di
prevenzione e di screening nelle fasce di età a più alto rischio.
Molte donne hanno motivato la rinuncia a screening mammografici perchè in giovane età erano state "perseguitate" (il termine più usato nei tests) da
ossessivi monitoraggi ecografici di fibroadenomi o, peggio,diagnosi "di fantomatiche mastopatie" che non si negano mai a nessuno!
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
sul tema principale, come vede, siamo TUTTI D'ACCORDO I COLLEGHI che hanno replicato al Suo quesito.
Sul cosiddetto "monitoraggio" del fibroadenoma , cioè sui controlli a distanza del fibroadenoma, ho avuto già
diverse volte modo di dissentire dai colleghi (15 volte in 6 mesi!)su questo sito ,per un aspetto del problema
che si riguarda la EDUCAZIONE SANITARIA ONCOLOGICA.
Nel rispetto delle idee di tutti si tratta ovviamente solo di una mia opinione personale.
Mi spiego meglio in dettaglio:
Quando siamo di fronte ad una diagnosi incerta di fibroadenoma NON SI FANNO CONTROLLI, perchè c'è l'indicazione IMMEDIATA chirurgica o almeno l'indicazione alla esecuzione di ulteriori indagini (agoaspirazione ecc.).
Se la diagnosi di fibroadenoma è certa (quasi sempre è semplice) NON SERVONO (alla paziente ) I CONTROLLI per controllarne la sua "stabilità" nel tempo, perchè al massimo, in assenza di questi, si potrà assistere ad un incremento volumetrico del nodulo, evento peraltro facilmente rilevabile dalla stessa paziente.
E allora a chi servono i cosiddetti monitoraggi semestrali che amplificherebbero "la percezione del rischio" in maniera del tutto ingiustificata ?
In altre parole il fibroadenoma, all'età della nostra utente, ha un significato ASSOLUTAMENTE BENIGNO.
Considerato negli anni scorsi come tumore benigno
(..fibroadenOMA...), attualmente è da considerare come una forma di IPERPLASIA NODULARE , la cui probabilità di degenerazione è del tutto TRASCURABILE (dell'ordine
dello 0,1-0,3%). Perchè allora programmare controlli INUTILI e COSTOSI sul piano economico e psicologico ?
A chi giovano ? Senza voler essere maligni...non certo alla paziente !
La ragione di questa mia lunga precisazione deriva dal fatto che è ormai chiaramente dimostrato che i "monitoraggi clinico-strumentali" ossessivi, se inutili, specialmente in giovane età, risultano diseducativi, perchè amplificherebbero in maniera del tutto ingiustificata la "percezione del rischio" sino al definitivo esaurimento delle motivazioni personali che invece potrebbero essere sfruttate nelle campagne di
prevenzione e di screening nelle fasce di età a più alto rischio.
Molte donne hanno motivato la rinuncia a screening mammografici perchè in giovane età erano state "perseguitate" (il termine più usato nei tests) da
ossessivi monitoraggi ecografici di fibroadenomi o, peggio,diagnosi "di fantomatiche mastopatie" che non si negano mai a nessuno!
Cordiali saluti
Salvo Catania
www.senosalvo.com
[#6]
Gentile Sig.ra, credo Lei sia stata consigliata bene. Considero opportuno ripetere il controllo ecografico (in un Centro qualificato) fra sei mesi, e poi direi basta .
Attenzione quindi, controllo "FRA" sei mesi e non "OGNI" sei mesi.
Cordialità, Paolo Diotallevi
Attenzione quindi, controllo "FRA" sei mesi e non "OGNI" sei mesi.
Cordialità, Paolo Diotallevi
Cordialità
Paolo Diotallevi
[#10]
Ex utente
Egregi dottori,
ho ritirato oggi il referto ecografico fatto al OSPEDALE NIGUARDA CA GRANDA di Milano.Lo riporto integralmente:
Mammelle a struttura fibroghiandolare.
Non si evidenziano, bilateralmente, lesioni nodulari solide con caratteristiche sospette né formazioni cistiche.
Nel quadrante infero esterno della mammella destra è presente formazione ovalare solida ipoecogena,a margini netti,di 6 millimetri di diametro massimo,riferibile a piccolo fibro adenoma,meritevole di nuovo controllo ecografico fra sei mesi.
Piccoli linfonodi a carattere reattivo in sede ascellare bilaterale.
Volevo sapere se dal referto avete altre considerazioni da fare riguardo il mio caso.Avrei anche una domanda da fare:cosa comporta avere questi "piccoli linfonodi a carattere reattivo in sede ascellare bilaterale"?
Vi ringrazio di cuore
Cordiali saluti
Ramona Stef
ho ritirato oggi il referto ecografico fatto al OSPEDALE NIGUARDA CA GRANDA di Milano.Lo riporto integralmente:
Mammelle a struttura fibroghiandolare.
Non si evidenziano, bilateralmente, lesioni nodulari solide con caratteristiche sospette né formazioni cistiche.
Nel quadrante infero esterno della mammella destra è presente formazione ovalare solida ipoecogena,a margini netti,di 6 millimetri di diametro massimo,riferibile a piccolo fibro adenoma,meritevole di nuovo controllo ecografico fra sei mesi.
Piccoli linfonodi a carattere reattivo in sede ascellare bilaterale.
Volevo sapere se dal referto avete altre considerazioni da fare riguardo il mio caso.Avrei anche una domanda da fare:cosa comporta avere questi "piccoli linfonodi a carattere reattivo in sede ascellare bilaterale"?
Vi ringrazio di cuore
Cordiali saluti
Ramona Stef
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 25k visite dal 08/03/2006.
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