Rx endorali

Buongiorno, volevo fare una domanda per conto di un'amica che lavora in uno studio dentistico. Lei effettua tutti i giorni delle radiografie (panoramica e telecranio) su molti pazienti al giorno. Può capitare anche che faccia oltre 10 rx giornalieri. Il macchinario è posto in una stanza (non isolante) e a lei è stato detto che per non ricevere danni sulla sua salute deve allontarsi di qualche metro entrando in altra stanza (sempre non isolante) adiacente mentre sta effettuando questi raggi . Non le sono stati dati camici di sicurezza contro le radiazioni in quanto dicano siano molto poco pericolose. Lei voleva avere confermando ciò chiedendo un ulteriore parere. Dato che svolge questo lavoro da anni è seriamente preoccupata. Grazie.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Gentile utente, se l'amica è un odontoiatra ha sicuramente studiato i danni da radiazione e come proteggersi durante l'esposizione.
Se non è un odontoiatra per la nostra legislazione non potrebbe irradiare nessuna persona, per cui gli può consigliare di lasciare questa mansione al professionista competente, lei oltre commettere un illecito, non è coperta da assicurazione di responsabilità civile non essendo abilitata all'uso e risponde personalmente di eventuali danni che può provocare alle persone.
Non conosciamo la relazione rilasciata dal dall'esperto che controlla le radiazioni di quello studio, per affermare che la sua amica non abbia ricevuto radiazioni.

https://www.dentisti-italia.it/dentista-lombardia/dentista-bergamo/239_diego-ruffoni.html

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Utente
Utente
Buon pomeriggio dottore. La mia amica non è un odontoiatria ha solo la qualifica di assistente alla poltrona. Ma più che relativo alla mansione ciò che lei voleva sapere é se l'intensità di raggi utilizzata dal macchinario può danneggiarla nel tempo. In pratica l'estensione dei raggi nell'ambiente circostante al macchinario, per quanti metri si propaga? E se queste possano superare due muri di circa 15 cm ciascuno (muri semplici non isolanti).
Grazie.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Non è possibile a distanza senza dati tecnici stabilire quante radiazioni possa aver assorbito, nello studio in posizione ben visibile dovrebbe esserci un documento redatto dall'esperto qualificato in cui cita le norme di sicurezza che il medico deve rispettare. Chiaramente il problema più grosso è quello legislativo, le faccio un esempio : senza saperlo lei potrebbe irradiare una donna ai primi mesi di gravidanza, che potrebbe anche essere sconosciuta alla paziente, poi alla nascita il bimbo ci sono malformazioni la mamma ricorda le Rx e la sua amica è nei pasticci senza un assicurazione che la possa proteggere. Per la nostra legislazione che non ammette ignoranza, l'assistente può assistere il paziente senza partecipare agli interventi all'interno della bocca del paziente e non può radiare le persone.
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Utente
Utente
Capisco... Purtroppo questo documento in studio non è esposto secondo quanto mi riferisce. Per quanto riguarda il problema legale lo studio si tutela facendo compilare una cartella clinica in cui paziente dichiara se è in stato di gravidanza o se ha altri problemi di salute, per cui da ignorante credo che in questo caso la responsabilità cada sul paziente non sullo studio. Ovviamente posso sbagliarmi perché non sono un'esperta in materia. Tuttavia se esiste una "regolamento legale" di ciò che questa mia amica può o non può fare all'interno dello studio, dove potrebbe visionarlo e leggerlo? In maniera tale che si possa documentare bene...in quanto so che partecipa anche con il dottore ad alcuni interventi interno bocca... Per cui ovviamente non è a conoscenza di ciò. La ringrazio se mi fornisce questa info.
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Dr. Diego Ruffoni Dentista 11.2k 394
Mi sembra impossibile che non sia esposto un documento dell'esperto delle delle radiazioni che fa il controllo annuale o biennale, lo può riconoscere perchè di solito porta il disegno della planimetria dei locali.
Quello che firma il paziente è un consenso a sottoporsi a RX, ma non firma di ricevere radiazioni da personale non abilitato, se succedesse il fattaccio, il medico ne rimane estraneo, visto che la RX è stata eseguita dall'assistente, sicuramente questo sarà un appiglio dell'assicurazione per non pagare e lasciare le spese alla sua amica.
Per la nostra legislazione può accedere a curare il cavo orale, l'odontoiatra, i medici che si errano iscritti all'università prima dell 1980 ( se non ricordo male) e gli Igienisti dentali laureati o abilitati secondo il vecchio ordinamento.
L' assistente di studio dentistico può assistere il paziente, accompagnandolo alla poltrona facendolo salire, proteggerlo esternamente, dagli indicazioni di comportamento, può occuparsi delle pulizie e della gestione appuntamenti. Ma non può accedere al cavo orale.
L'assistente laureato iscritto all'ordine può accedere al cavo orale,
aspirare la saliva e collaborare negli interventi e anche eseguirli.
Questo è quello a cui ci dovremmo attenere, poi in realtà troviamo qualche assistente che aspira la saliva su istruzioni scorrette dell'odontoiatra e fin che tutto va bene in Italia non succede nulla; ma se per caso si staccasse il"tappino" di protezione dell'aspiratore e involontariamente un bambino lo inalasse, non vorrei essere nei panni dell'assistente autorizzata.
Non so quale scuola abbia fatto la sua amica, perchè questi corsi sono mal legiferati e spesso sono gestiti da privati, ma queste informazioni le dovrebbero spiegare.
Per sapere se quello che le dico è corretto è sufficiente che la sua amica chieda ad un assicurazione, di assicurarla su questi possibili eventi da lei generati, se riuscisse, sicuramente la struttura per cui lavora sarebbe la prima a pagarla.
Direttive del Consiglio del 27 luglio 1978, 78/686/CEE e 78/687/CEE , con il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 1980, n.315