Tac maxillo-facciale
mia figlia di 15 anni, porta un apparecchio ortodontico fisso in metallo e deve fare una tac facciale, con contrasto o senza contrasto, ancora non lo sò. La zona interessata è il mento a causa di un lipoma di recente formazione.vorrei sapere da un esperto radiologo se, l'apparecchio va rimosso, oppure, come mi aveva detto il chirurgo, non ce n'è bisogno. grazie
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Dr. Alessandro Aiello
Radiologo
808 21
Gentile Utente,
in genere le apparecchiature ortodontiche possono dare artefatti nelle immagini tac, in quanto essendo costituiti di materiale metallico generano quelli che vengono definiti <<artefatti da indurimento del fascio>>. Questi disturbano non poco la lettura delle immagini finali.
Il problema allora consiste in questo: se la zona da studiare non si estende anche a comprendere la sede ove si trova il dispositivo ortodontico, è verosimile che non ci sia bisogno di rimuoverlo. Se invece il dispositivo venisse incluso nel volume da studiare è verosimile che le immagini possano essere in parte invalidate.
Faccia valutare al Medico Radiologo responsabile del suo esame "sul campo" l'opportunità di rimuovere o meno l'apparecchio (in relazione alla sede della lesione da studiare), anche per evitare di erogare radiazioni inutili ai fini della diagnosi nel caso si generassero gli artefatti di cui sopra.
Cordialità
in genere le apparecchiature ortodontiche possono dare artefatti nelle immagini tac, in quanto essendo costituiti di materiale metallico generano quelli che vengono definiti <<artefatti da indurimento del fascio>>. Questi disturbano non poco la lettura delle immagini finali.
Il problema allora consiste in questo: se la zona da studiare non si estende anche a comprendere la sede ove si trova il dispositivo ortodontico, è verosimile che non ci sia bisogno di rimuoverlo. Se invece il dispositivo venisse incluso nel volume da studiare è verosimile che le immagini possano essere in parte invalidate.
Faccia valutare al Medico Radiologo responsabile del suo esame "sul campo" l'opportunità di rimuovere o meno l'apparecchio (in relazione alla sede della lesione da studiare), anche per evitare di erogare radiazioni inutili ai fini della diagnosi nel caso si generassero gli artefatti di cui sopra.
Cordialità
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.5k visite dal 14/02/2016.
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