Ecografia con contrasto
Buongiorno dottori, vi scrivo per mio padre, dopo giorni semplicemente drammatici. Mio babbo,ora 72 enne, è stato operato per un adenocarcinoma al colon esattamente tre anni fa...t2n1(un solo linfonodo coinvolto). Ha intrapreso lo schema xelox, finito brillantemente e fino all'ull'utima eco di controllo effttuata la settimana scorsa, sembrava tutto ok...poi il dramma. L'eco al fegato evidenzia una piccola lesione focale ipoecogena non tipizzabile in b mode. Consiglia una eco a contrasto. Andiamo dall'oncologa per farcela prescrivere urgente e lei ci "rassicura" subito, dicendo che pensa male...perchè c'erano i linfonodi coinvolti...noi invece siamo sconvolti fino ad oggi, giorno in cui mio padre effettua l'eco a contrasto. Questo il risultato:
nel v segmento in sede sottocapsulare si apprezza nodulo ipoecogeno di circa 12 millimetri di difficile studio.
Dopo somministrazione di 2,4 mm di sounove il nodulo non mostra particolare enhancement in fase arteriosa ma in fase tardiva non mostra wash out, sembra addirittura più ecogeno,
probabile angioma epatico.
considerato che tale nodulo non è mai stato segnalato nelle precedenti tac e le difficoltà tecniche dell'esame legate alla sede del nodulo, si consiglia comunque tac addome.
Ecco..vorrei un parere...mio babbo ha fatto tre tac a contrasto, l'ultima nel 2013 e ogni 6 mesi eco addome...gli esami del sangue sempre perfetti...La dottoressa dice che l'angioma secondo lei, c'era già prima...ma che al 99% è angioma...perchè non è stato segnalato? è possibile che sia nato dopo, anche da un anno. In caso, c'è un esame ancora più specifico per distinguere le lesioni del fegato? o questo e la tac a contrasto sono il top? grazie mille..Silvia
nel v segmento in sede sottocapsulare si apprezza nodulo ipoecogeno di circa 12 millimetri di difficile studio.
Dopo somministrazione di 2,4 mm di sounove il nodulo non mostra particolare enhancement in fase arteriosa ma in fase tardiva non mostra wash out, sembra addirittura più ecogeno,
probabile angioma epatico.
considerato che tale nodulo non è mai stato segnalato nelle precedenti tac e le difficoltà tecniche dell'esame legate alla sede del nodulo, si consiglia comunque tac addome.
Ecco..vorrei un parere...mio babbo ha fatto tre tac a contrasto, l'ultima nel 2013 e ogni 6 mesi eco addome...gli esami del sangue sempre perfetti...La dottoressa dice che l'angioma secondo lei, c'era già prima...ma che al 99% è angioma...perchè non è stato segnalato? è possibile che sia nato dopo, anche da un anno. In caso, c'è un esame ancora più specifico per distinguere le lesioni del fegato? o questo e la tac a contrasto sono il top? grazie mille..Silvia
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Dettagli tecnici sugli esami eseguiti:
1) l' ecografia è un esame in cui l' operatore passa la sonda su un campo abbastanza ampio, e salva le immagini di quello che nota. E' possibile che qualcosa sfugga -soprattutto se molto piccolo- o che venga osservato e giudicato come non rilevante e comunque a posteriori non è possibile rivedere le immagini.
2) La TAC prende delle immagini in sezioni diverse più o meno distanti a seconda dell' apparecchiatura. Una lesione più piccola dello spessore della "fetta" può sfuggire (per fare un esempio: se una mela è bacata all' interno e io la taglio a fette, la probabilità che io veda la parte bacata dipende da quanto è grando la parte e da quanto sottili sono le fette).
3) Il contrasto (SonoVue) rende molto più ecogene le strutture riccamente vascolarizzate con capillari, e lo fa molto rapidamente. Quindi le metastsi dovrebbero opacizzarsi prapidamente e intensamente.
Quindi è possibilissimo che ci fosse un piccolo angioma in passato e che sia sfuggito ai vari esami in quanto molto piccolo (anche adesso si parla di 12 mm!) e magari che si sia leggermente ingrandito adesso.
Comunque, adesso che è stato individuato, sicuramente nei prossimi esami valuteranno con attenzione quella zona e se ci sono variazioni di dimensioni.
Siccome le immagini TAC sono archiviate, possono anche essere riviste e magari si poitrebeb scoprire che c'ear una piccola cosa in quel punto, e che è stata considerata trascurabile per le sue piccole dimensioni.
Se si dovesse ingrandire, c'è sempre tempo per intervenire!
1) l' ecografia è un esame in cui l' operatore passa la sonda su un campo abbastanza ampio, e salva le immagini di quello che nota. E' possibile che qualcosa sfugga -soprattutto se molto piccolo- o che venga osservato e giudicato come non rilevante e comunque a posteriori non è possibile rivedere le immagini.
2) La TAC prende delle immagini in sezioni diverse più o meno distanti a seconda dell' apparecchiatura. Una lesione più piccola dello spessore della "fetta" può sfuggire (per fare un esempio: se una mela è bacata all' interno e io la taglio a fette, la probabilità che io veda la parte bacata dipende da quanto è grando la parte e da quanto sottili sono le fette).
3) Il contrasto (SonoVue) rende molto più ecogene le strutture riccamente vascolarizzate con capillari, e lo fa molto rapidamente. Quindi le metastsi dovrebbero opacizzarsi prapidamente e intensamente.
Quindi è possibilissimo che ci fosse un piccolo angioma in passato e che sia sfuggito ai vari esami in quanto molto piccolo (anche adesso si parla di 12 mm!) e magari che si sia leggermente ingrandito adesso.
Comunque, adesso che è stato individuato, sicuramente nei prossimi esami valuteranno con attenzione quella zona e se ci sono variazioni di dimensioni.
Siccome le immagini TAC sono archiviate, possono anche essere riviste e magari si poitrebeb scoprire che c'ear una piccola cosa in quel punto, e che è stata considerata trascurabile per le sue piccole dimensioni.
Se si dovesse ingrandire, c'è sempre tempo per intervenire!
Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)
[#2]
Utente
Dottoressa Lestuzzi la ringrazio, lei è stata veramente esaustiva e finalmente sono più tranquilla. E' riuscita a redimere quasi tutti i miei dubbi. Ancora grazie. Nel frattempo è arrivato anche il risultato della tac che conferma la presenza dell'angioma. Le allego la parte relativa al fegato:
A livello del V segmento epatico, in sede sottocapsulare, si conferma la presenza di una piccola lesione focale di 13 mm. Iperdensa in fase arteriosa, che non mostra wash out in fase tardiva. Altra piccola lesione del diametro di 5 mm è presente nel VI segmento epatico con le stesse caratteristiche densitometriche. Il quadro radiologico descritto è da riferire ad angiomi epatici.
La tac conferma l'eco...unica cosa, gli angiomi ora sono due...(l'ultima eco, di 15 giorni fa aveva parlato di ciste semplice sottocentimetrica al VI segmento, invece è un angioma). Comunque tutto ok, a quanto pare...grazie ancora , le auguro una buona giornata. Silvia
A livello del V segmento epatico, in sede sottocapsulare, si conferma la presenza di una piccola lesione focale di 13 mm. Iperdensa in fase arteriosa, che non mostra wash out in fase tardiva. Altra piccola lesione del diametro di 5 mm è presente nel VI segmento epatico con le stesse caratteristiche densitometriche. Il quadro radiologico descritto è da riferire ad angiomi epatici.
La tac conferma l'eco...unica cosa, gli angiomi ora sono due...(l'ultima eco, di 15 giorni fa aveva parlato di ciste semplice sottocentimetrica al VI segmento, invece è un angioma). Comunque tutto ok, a quanto pare...grazie ancora , le auguro una buona giornata. Silvia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.3k visite dal 06/11/2015.
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