Possibili effetti genotossici risonanza magnetica
Buongiorno,
volevo avere un parere da esperti sui possibili danni al DNA per effetto della esposizione a radiazioni non ionizzanti come quelle rappresentate dai campi magnetici statici che vengono emessi durante un esame di risonanza magnetica.
A settembre ho subito la rottura parziale (in realtà quasi totale) del legamento crociato anteriore. La prima risonanza magnetica effettuata dava un esito incerto circa la rottura perché probabilmente effettuata troppo presto rispetto al trauma e quindi con la presenza di discreto liquido. A distanza di 3 settimane circa ho ripetuto l’esame (che tra l’altro è durata circa 25 minuti invece dei 15 minuti che mi erano stati detti perché avevo delle contrazioni involontarie che hanno portato ad un allungamento dei tempi di esposizione). Poiché la seconda risonanza magnetica evidenziava anche una discreta contusione osseo femorale ho ripetuto per una terza volta l’esame (dopo circa 2 mesi) prima di sottopormi all’intervento chirurgico per essere certi che l’edema osseo si fosse riassorbito.
Sono al momento in fase di riabilitazione ed il protocollo del chirurgo che mi ha operato prevede, al termine dei sei mesi del percorso riabilitativo, una nuova risonanza per valutare l’integrazione del neo legamento.
Ora mi chiedevo se tutte queste risonanze in un lasso di tempo relativamente breve non potessero essere dannose e se almeno questa ultima non potesse essere evitata.
Ho cercato su internet e ho trovato 2-3 studi in inglese su possibili effetti genotossici sulle cellule da esposizione ai campi magnetici statici ad alta frequenza come quelli della risonanza magnetica che non chiariscono i miei dubbi in quanto evidenziano danni al DNA delle cellule (valutati tramite test dei micronuclei, comet test ecc.) ma per almeno 1 studio di questi si parlerebbe di danno transitorio in quanto i valori rientrerebbero in range ”normali” gradualmente a partire dalle 48 ore dall’esame. Questi studi parlano sia di test in vitro che in vivo principalmente su linfociti e leucociti.
Come stanno quindi le cose? La risonanza magnetica è un esame “sicuro”? Io pensavo che il rischio di danni permanenti fosse molto basso mentre sapevo che era reale in caso di esami come i raggi.
Inoltre le radiazioni che vengono assorbite dal corpo sono dose/tempo dipendenti? In altre parole se una risonanza magnetica al ginocchio mediamente dura 15 minuti e una all’addome dura 30 minuti, la quantità di radiazioni assorbite di una risonanza all’addome è il doppio?
Infine è possibile recarsi presso qualche laboratorio di analisi e richiedere a pagamento (anche qualora si trattasse di esami molto costosi) di effettuare uno dei test indicati negli studi che ho sopra menzionato come quello dei micronuclei, aberrazioni cromosomiche, comet test ecc. per valutare il possibile rischio corso?
Grazie in anticipo per la disponibilità
volevo avere un parere da esperti sui possibili danni al DNA per effetto della esposizione a radiazioni non ionizzanti come quelle rappresentate dai campi magnetici statici che vengono emessi durante un esame di risonanza magnetica.
A settembre ho subito la rottura parziale (in realtà quasi totale) del legamento crociato anteriore. La prima risonanza magnetica effettuata dava un esito incerto circa la rottura perché probabilmente effettuata troppo presto rispetto al trauma e quindi con la presenza di discreto liquido. A distanza di 3 settimane circa ho ripetuto l’esame (che tra l’altro è durata circa 25 minuti invece dei 15 minuti che mi erano stati detti perché avevo delle contrazioni involontarie che hanno portato ad un allungamento dei tempi di esposizione). Poiché la seconda risonanza magnetica evidenziava anche una discreta contusione osseo femorale ho ripetuto per una terza volta l’esame (dopo circa 2 mesi) prima di sottopormi all’intervento chirurgico per essere certi che l’edema osseo si fosse riassorbito.
Sono al momento in fase di riabilitazione ed il protocollo del chirurgo che mi ha operato prevede, al termine dei sei mesi del percorso riabilitativo, una nuova risonanza per valutare l’integrazione del neo legamento.
Ora mi chiedevo se tutte queste risonanze in un lasso di tempo relativamente breve non potessero essere dannose e se almeno questa ultima non potesse essere evitata.
Ho cercato su internet e ho trovato 2-3 studi in inglese su possibili effetti genotossici sulle cellule da esposizione ai campi magnetici statici ad alta frequenza come quelli della risonanza magnetica che non chiariscono i miei dubbi in quanto evidenziano danni al DNA delle cellule (valutati tramite test dei micronuclei, comet test ecc.) ma per almeno 1 studio di questi si parlerebbe di danno transitorio in quanto i valori rientrerebbero in range ”normali” gradualmente a partire dalle 48 ore dall’esame. Questi studi parlano sia di test in vitro che in vivo principalmente su linfociti e leucociti.
Come stanno quindi le cose? La risonanza magnetica è un esame “sicuro”? Io pensavo che il rischio di danni permanenti fosse molto basso mentre sapevo che era reale in caso di esami come i raggi.
Inoltre le radiazioni che vengono assorbite dal corpo sono dose/tempo dipendenti? In altre parole se una risonanza magnetica al ginocchio mediamente dura 15 minuti e una all’addome dura 30 minuti, la quantità di radiazioni assorbite di una risonanza all’addome è il doppio?
Infine è possibile recarsi presso qualche laboratorio di analisi e richiedere a pagamento (anche qualora si trattasse di esami molto costosi) di effettuare uno dei test indicati negli studi che ho sopra menzionato come quello dei micronuclei, aberrazioni cromosomiche, comet test ecc. per valutare il possibile rischio corso?
Grazie in anticipo per la disponibilità
[#1]
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
metta un freno al galoppo della sua fantasia.
Non vi sono prove scientifiche che tre RM possano provocare tutto il putiferio di cui lei ha terrore.
Come non vi sono prove che l'uso del telefono cellulare causi il neurinoma dell'acustico.
Faccia le sue RM in tutta tranquillità.
Cordiali saluti.
metta un freno al galoppo della sua fantasia.
Non vi sono prove scientifiche che tre RM possano provocare tutto il putiferio di cui lei ha terrore.
Come non vi sono prove che l'uso del telefono cellulare causi il neurinoma dell'acustico.
Faccia le sue RM in tutta tranquillità.
Cordiali saluti.
[#2]
Utente
La ringrazio per la celere risposta.
Quindi Lei ritiene di rilevanza trascurabile questo documento che, in una review dei papaers pubblicati dal 2006 ad oggi (in totale 59 studi), mostra una percentuale del
82% di studi che attestano effetti genetici post esposizione a campi elettromanetici statitici e più in generale a campi elettromagnetici non-ionizzanti?
http://www.bioinitiative.org/report/wp-content/uploads/pdfs/sec06_2012_genetic_effects_non-ionizing.pdf
Quindi Lei ritiene di rilevanza trascurabile questo documento che, in una review dei papaers pubblicati dal 2006 ad oggi (in totale 59 studi), mostra una percentuale del
82% di studi che attestano effetti genetici post esposizione a campi elettromanetici statitici e più in generale a campi elettromagnetici non-ionizzanti?
http://www.bioinitiative.org/report/wp-content/uploads/pdfs/sec06_2012_genetic_effects_non-ionizing.pdf
[#3]
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
Lei mi posta un link con una monotematica review sui danni indotti dagli alti campi magnetici.
Ci sono studi validissimi che affermano il contrario.
In realtà ci vuole solo un pò di buon senso: nessun esame, memmeno una banale RX grafia del rorace in digitale, nemmeno una TC sono scevre da pericoli di danno cromosomico e genetico, tutt'altro.
Nè io le ho suggerito di andare a vivere in un magnete da 2 Tesla o nella sala che lo ospita, allegramente e spensieratamente.
Le RM sono servite a curare la sua patologia: nessuno la ha obbligata ad eseguirle.
Se non vorrà eseguire la quarta prevista dal protocollo non la potrà obbligare nessuno. E' una scelta che spetta a Lei e soltanto a Lei.
Quindi valuti se sia opportuno, secondo i suoi criteri e le sue letture, sottoporvisi o meno.
Se deciderà che" il gioco non vale la candela" se ne assumerà le responsabilità ma se si verificassero poi incidenti che si sarebbero potuti evitare con la risonanza programmata e non eseguita, faccia riferimento al detto Latino:"causa mali est ipse clamabit"
Con simpatia.
Lei mi posta un link con una monotematica review sui danni indotti dagli alti campi magnetici.
Ci sono studi validissimi che affermano il contrario.
In realtà ci vuole solo un pò di buon senso: nessun esame, memmeno una banale RX grafia del rorace in digitale, nemmeno una TC sono scevre da pericoli di danno cromosomico e genetico, tutt'altro.
Nè io le ho suggerito di andare a vivere in un magnete da 2 Tesla o nella sala che lo ospita, allegramente e spensieratamente.
Le RM sono servite a curare la sua patologia: nessuno la ha obbligata ad eseguirle.
Se non vorrà eseguire la quarta prevista dal protocollo non la potrà obbligare nessuno. E' una scelta che spetta a Lei e soltanto a Lei.
Quindi valuti se sia opportuno, secondo i suoi criteri e le sue letture, sottoporvisi o meno.
Se deciderà che" il gioco non vale la candela" se ne assumerà le responsabilità ma se si verificassero poi incidenti che si sarebbero potuti evitare con la risonanza programmata e non eseguita, faccia riferimento al detto Latino:"causa mali est ipse clamabit"
Con simpatia.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 23/02/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.