Referto rmn lombo-sacrale

Salve, mio marito di 46 anni ha sempre lavorato in edilizia. Da anni si è dovuto fermare per dei forti dolore alla schiena. Finalmente siamo riusciti a convincerlo a fare degli esami. La sua risonanza recita così:
"Reperto di spondilosi cui si associano alterazioni degenerative artropatiche interapofisarie.
A livello L2-L3 si rilevano segni di fissurazione dell'anello fibroso sul versante sinistro del disco intersomatico, in sede iuxtaforaminale.
A livello L3-L4 si rileva espansione discale sul versante sinistro, che presenta parziale impegno nella porzione più caudale del forame di coniugazione omolaterale.
Aumento in toto dei diametri posteriore del disco L4-L5 con modesta impronta sul sacco durale, più accentuato in sede intraforaminale sinistra, ove si associa fissurazione dell'anello fibroso che giunge a contatto con la radice nervosa L4 omolaterale.
A livello L5-S1 si rileva ernia discale mediana-paramediana sinistra, con tendenza ad estrinsecarsi caudalmente, che impronta il sacco durale e giunge a contatto con la radice nervosa S1 omolaterale. Tale disco appare inoltre ridotto in spessore e presenta ridotta intensità di segnale in T2 in relazione alla presenza di fenomeni degenerativi.
Nei limiti l'ampiezza del canale spinale.
Non si rilevano macroscopiche aree di alterata intensità di segnale nel contesto del cono midollare"

Di cosa si tratta? Sono cose risolvibili?
E soprattutto a che genere di medico dobbiamo rivolgerci per fare leggere il referto? E' nel campo ortopedico o neurochirurgico??
Grazie mille.
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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21
Gentile Signora,
in sintesi nel referto si "legge" quanto segue:
Accanto ad alcuni segni di artrosi della colonna vertebrale si evincono segni di affaticamento degli "anelli" che fanno da cuscinetto alle vertebre.
Alcuni di questi anelli presentano delle sporgenze, diverse per entità, e variabili fino a configurare delle protrusioni/ernie (bisogna valutare le immagini), più evidenti nella parte bassa della colonna e che potrebbero essere alla base dei disturbi e del mal di schiena.
Per rendere certa questa correlazione un neurochirurgo dovrà visitare Suo marito e comprendere clinicamente quale di queste alterazioni è realmente responsabile dei sintomi. Di conseguenza proporrà un adeguato trattamento terapeutico che potrà essere conservativo (farmaci, fisioterapia, terapia fisica...) o chirurgico.
Cordiali saluti.

Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)

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Utente
Utente
Grazie mille per averci risposto..
Provvederemo presto..
Le auguro un buon Natale ed un felice anno nuovo.
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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21
Auguri anche a voi.