Pericolosità tac
Gentili medici,
ringrazio anticipatamente chiunque di voi voglia rassicurarmi su un dubbio insinuatomi da un amico medico (non radiologo). Circa 18 fa, all'età di 20 anni, ho fatto una TAC senza mdc. A seguito di un trauma cranico il neurologo del P.S. ha rilevato un nistagmo destro, sinistro e centrale, il tutto confermato da una seconda visita fatta da un altro neurologo e da un esame cocleo-vestibolare. Per la presenza di tali sintomi mi è stata prescritta una TAC. Fortunatamente il tutto si è rivelato congenito e non legato a patologie. L'anno scorso a giugno, all'età di 38 anni, a causa di un'altro trauma cranico e per sintomi di leggera confusione e sonnolenza, al P.S. mi hanno fatto una seconda TAC senza mdc (anche in questo caso non si è rilevato nulla anomalo). Infine, quest'anno a dicembre, un otorino che ho consultato per un dolore al palato, che dura da mesi, mi ha fatto fare una TAC senza mdc al massiccio facciale. Secondo il mio amico con queste tre TAC avrei aumentato di molto la possibilità di sviluppare un tumore al cervello. Vi chiedo:
- Ha ragione?
- Di quanto ho aumentato effettivamente il rischio?
- C'è una finestra di tempo oltre la quale l'eventuale rischio aggiuntivo, dato dalle tre TAC, possa ragionevolmente ritenersi trascurabile?
- Ha esagerato?
Spero possiate darmi delucidazioni utili, anche oltre i quesiti posti, sperando possano essere utili ad altri utenti per meglio valutare i rischi legati alla diagnostica a raggi X.
Comunque, non credo farò mai più una TAC alla testa; spero solo di non aver preso coscenza delle eventuali conseguenze troppo tardi.
Grazie.
ringrazio anticipatamente chiunque di voi voglia rassicurarmi su un dubbio insinuatomi da un amico medico (non radiologo). Circa 18 fa, all'età di 20 anni, ho fatto una TAC senza mdc. A seguito di un trauma cranico il neurologo del P.S. ha rilevato un nistagmo destro, sinistro e centrale, il tutto confermato da una seconda visita fatta da un altro neurologo e da un esame cocleo-vestibolare. Per la presenza di tali sintomi mi è stata prescritta una TAC. Fortunatamente il tutto si è rivelato congenito e non legato a patologie. L'anno scorso a giugno, all'età di 38 anni, a causa di un'altro trauma cranico e per sintomi di leggera confusione e sonnolenza, al P.S. mi hanno fatto una seconda TAC senza mdc (anche in questo caso non si è rilevato nulla anomalo). Infine, quest'anno a dicembre, un otorino che ho consultato per un dolore al palato, che dura da mesi, mi ha fatto fare una TAC senza mdc al massiccio facciale. Secondo il mio amico con queste tre TAC avrei aumentato di molto la possibilità di sviluppare un tumore al cervello. Vi chiedo:
- Ha ragione?
- Di quanto ho aumentato effettivamente il rischio?
- C'è una finestra di tempo oltre la quale l'eventuale rischio aggiuntivo, dato dalle tre TAC, possa ragionevolmente ritenersi trascurabile?
- Ha esagerato?
Spero possiate darmi delucidazioni utili, anche oltre i quesiti posti, sperando possano essere utili ad altri utenti per meglio valutare i rischi legati alla diagnostica a raggi X.
Comunque, non credo farò mai più una TAC alla testa; spero solo di non aver preso coscenza delle eventuali conseguenze troppo tardi.
Grazie.
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Gentile Utente,
mi sento di suggerirLe di stare sereno.
Le dosi erogate nel corso di tutto questo tempo trascorso, a causa delle tre TAC cui si è sottoposto, non sono correlate al rischio di sviluppare tumori secondo "leggi matematiche rigorose". In questo caso si parla di effetti probabilistici, non facilmente calcolabili.
Come dico sempre... se gli esami TAC sono stati prescritti per rispondere a quesiti specifici allora vuol dire che erano giustificati e che dovevano essere eseguiti per salvaguardare il Suo stato di salute, e tanto basta (due TAC sono state eseguite in urgenza in PS!).
In definitiva... sì il suo amico ha un pò esagerato.
Per carità, le radiazioni non sono certo noccioline, ma da qui a indurre uno stato di ansia esagerato, legato ad una possibile spada di Damocle... non condivido.
Stia sereno, e sperando non sia più necessario che Lei si sottoponga ad esame TAC nel corso della sua vita, La invito a valutare sempre il rapporto rischio-beneficio.
Cordialit saluti.
mi sento di suggerirLe di stare sereno.
Le dosi erogate nel corso di tutto questo tempo trascorso, a causa delle tre TAC cui si è sottoposto, non sono correlate al rischio di sviluppare tumori secondo "leggi matematiche rigorose". In questo caso si parla di effetti probabilistici, non facilmente calcolabili.
Come dico sempre... se gli esami TAC sono stati prescritti per rispondere a quesiti specifici allora vuol dire che erano giustificati e che dovevano essere eseguiti per salvaguardare il Suo stato di salute, e tanto basta (due TAC sono state eseguite in urgenza in PS!).
In definitiva... sì il suo amico ha un pò esagerato.
Per carità, le radiazioni non sono certo noccioline, ma da qui a indurre uno stato di ansia esagerato, legato ad una possibile spada di Damocle... non condivido.
Stia sereno, e sperando non sia più necessario che Lei si sottoponga ad esame TAC nel corso della sua vita, La invito a valutare sempre il rapporto rischio-beneficio.
Cordialit saluti.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
[#2]
Utente
Gentile Dott. Aiello,
La ringrazio infinitamente per aver risposto al mio quesito. Sono felice di leggere le Sue parole, sicuramente rassicuranti rispetto al quadro che mi era stato prospettato prima. Spero vivamente di non avere ancora necessità di fare altre TAC, ma il dolore al palato per il quale mi hanno prescritto la terza TAC non si è ancora risolto. In caso fosse necessario fare degli approfondimenti o si presentasse la necessità in futuro, potrei sostituire con la risonanza magnetica? È più sicura della TAC?
Grazie ancora per la sua celere risposta e per la comprensione per i dubbi di una persona non competente.
La ringrazio infinitamente per aver risposto al mio quesito. Sono felice di leggere le Sue parole, sicuramente rassicuranti rispetto al quadro che mi era stato prospettato prima. Spero vivamente di non avere ancora necessità di fare altre TAC, ma il dolore al palato per il quale mi hanno prescritto la terza TAC non si è ancora risolto. In caso fosse necessario fare degli approfondimenti o si presentasse la necessità in futuro, potrei sostituire con la risonanza magnetica? È più sicura della TAC?
Grazie ancora per la sua celere risposta e per la comprensione per i dubbi di una persona non competente.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.6k visite dal 21/12/2014.
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