Lettura risonanz

Salve, vorrei avere delucidazioni su un esito di RM addome superiore senza e con contrasto, in generale sui reni sembra che non ci siano variazioni, in particolare vorrei avere delucidazioni su S7 epatico, credo si riferisca al fegato, e cosa sia l'angioma cavernoso e come procedere. Vi ringrazio anticipatamente per il consulto
" Esame eseguito con acquisizioni TSE T2 dipendenti FFE T1 dipendenti- con e senza soppressione del grasso, sul piano di scansione assiale e coronale, e completato con acquisizione THRIVE T1 volumetriche 3D prima e dopo somministrazione e.v. di m.d.c. paramagnetico, in paziente sottoposto a resezione chirurgica di oncocitoma renale bilaterale.
In S7 epatico centimetrica formazione ovalare iperintesa in T2, ipointensa in T1 e con progressivo enanchement globulare centipetro dopo mdc come da angioma cavernoso.
L'esame odierno confrontato con un precedente RM del 01/02/2014, non mostra sostanziali modificazioni, in paricolare:
- reni in sede, di regolare morfovulumetria,con regolari fasi cortico-midollare, nefro-pielografica ed escretoria dopo mdc e.v..
- esiti di tumorectomia bilaterali, in assenza di immagini da riferire a recidiva.
- cisti corticali renali bilaterali, la maggiore al polo renale superiore destro del DT max di 10cm.
- formazione a intensità di segnale adiposa del DT di 1.3 cm circa riferibile a mielolipoma, al surrene sinistro.
Restanti reperti invariati.
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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21
Gentile Signora,
il rilievo di questa formazione angiomatosa evidenziata a carico del fegato non deve generare ansia immotivata. Stia serena. Si tratta di una formazione costituita in gran parte (e più frequentemente) da piccoli vasellini raggruppati ed oggi interpretata come una sorta di lesione malformativa con carattere assolutamente benigno. L'angioma che viene rilevato a carico del suo fegato presenta inoltre dimensioni definite intorno al centimetro, e quindi molto piccolo.
Si tratta di lesioni benigne di frequente riscontro, anche casuale, sono sostanzialmente stabili nel tempo, non danno sintomatologia tranne nei casi di lesioni molto voluminose (non è il suo caso!) e non sono noti casi di degenerazione maligna.
L'indicazione attuale pertanto, date le piccole dimensioni, è solo volta ad un razionale monitoraggio strumentale, ovvero "non ossessivo". Il monitoraggio potrebbe essere effettuato anche tramite esame ecografico, senza il bisogno di ricorrere alla risonanza (l' RM è servita a caratterizzare la lesione, ma adesso può bastare una buona ecografia).
Un cordiale saluto.

Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)