Ecodoppler arti inferiori
Buongiorno dottore,
sono un uomo di 65 anni e ho eseguito per la prima volta in data 24/10/2014 un ecodoppler venoso-arterioso agli arti inferiori in quanto avverto da tempo una specie di crampo alla gamba dx, che si localizza da sotto il ginocchio ed arriva fino al piede. Questo fastidio mi si presenta maggiormente quanto guido la macchina e anche quando sto seduto su una sedia, ma anche alcune volte quanto sto in piedi. Il fastidio sparisce o meglio migliora enormemente quando cammino, per poi presentarsi in momenti successivi. Voglio informarla, altresì, che per come diagnosticatomi qualche tempo fa, per mezzo di rx lombo-sacrale, una discopatia ma senza ombra di ernia discale.
Li scrivo il referto dell'eco:
"Lieve sovraccarico ateromasico per piccole placche calcifiche a carico delle biforcazioni femorali che non determinano stenosi emodinamiche . Non trombosi venose; non reflussi patologici. Ectasie capillari."
Posso stare tranquillo o devo fare qualche terapia per il fastdio sopracitato?
Resto in tale attesa e invio cordiali saluti.
sono un uomo di 65 anni e ho eseguito per la prima volta in data 24/10/2014 un ecodoppler venoso-arterioso agli arti inferiori in quanto avverto da tempo una specie di crampo alla gamba dx, che si localizza da sotto il ginocchio ed arriva fino al piede. Questo fastidio mi si presenta maggiormente quanto guido la macchina e anche quando sto seduto su una sedia, ma anche alcune volte quanto sto in piedi. Il fastidio sparisce o meglio migliora enormemente quando cammino, per poi presentarsi in momenti successivi. Voglio informarla, altresì, che per come diagnosticatomi qualche tempo fa, per mezzo di rx lombo-sacrale, una discopatia ma senza ombra di ernia discale.
Li scrivo il referto dell'eco:
"Lieve sovraccarico ateromasico per piccole placche calcifiche a carico delle biforcazioni femorali che non determinano stenosi emodinamiche . Non trombosi venose; non reflussi patologici. Ectasie capillari."
Posso stare tranquillo o devo fare qualche terapia per il fastdio sopracitato?
Resto in tale attesa e invio cordiali saluti.
[#1]
Gentile Signore,
dal referto che Lei riporta si evincono segni di invecchiamento delle arterie degli arti inferiori, che possono essere descritti come fossero delle "incrostazioni" delle "tubature" che conducono il sangue agli arti inferiori appunto, senza tuttavia mettere in risalto restringimenti critici che potrebbero dare sintomi e segni da ipoafflusso ematico (ischemie).
Si fa esplicito riferimento alle sezioni arteriose nella sede della radice delle cosce, mentre non si fa cenno alle sezioni intermedie e delle gambe.
Diamo per scontato che non siano stati evidenziati reperti patologici, e per questo non se ne parla.
Dal punto di vista venoso non vengono evidenziati particolari problemi.
Sembra una situazione compatibile con la Sua età e in atto tranquilla, ma che tuttavia, in assenza di disturbi invalidanti, deve almeno essere monitorata con cadenza periodica su indicazione dello specialista angiologo, dal quale penso dovrebbe comunque farsi visitare per fare il bilancio complessivo della situazione attuale e per stabilire le cadenze di monitoraggio.
Non ultima per importanza, laddove possibile, la correzione di eventuali fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Cordialità.
dal referto che Lei riporta si evincono segni di invecchiamento delle arterie degli arti inferiori, che possono essere descritti come fossero delle "incrostazioni" delle "tubature" che conducono il sangue agli arti inferiori appunto, senza tuttavia mettere in risalto restringimenti critici che potrebbero dare sintomi e segni da ipoafflusso ematico (ischemie).
Si fa esplicito riferimento alle sezioni arteriose nella sede della radice delle cosce, mentre non si fa cenno alle sezioni intermedie e delle gambe.
Diamo per scontato che non siano stati evidenziati reperti patologici, e per questo non se ne parla.
Dal punto di vista venoso non vengono evidenziati particolari problemi.
Sembra una situazione compatibile con la Sua età e in atto tranquilla, ma che tuttavia, in assenza di disturbi invalidanti, deve almeno essere monitorata con cadenza periodica su indicazione dello specialista angiologo, dal quale penso dovrebbe comunque farsi visitare per fare il bilancio complessivo della situazione attuale e per stabilire le cadenze di monitoraggio.
Non ultima per importanza, laddove possibile, la correzione di eventuali fattori di rischio per malattie cardiovascolari.
Cordialità.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
[#2]
Utente
Gentile dottore,
innanzitutto la ringrazio per la sollecita risposta e volevo informarla che il dottore che ha eseguito l'esame è cardiologo e angiologo (mi scusi se non è stato evidenziato nella mia prima lettera), il quale mi ha riferito che è tutto a posto, a parte una lieve placca all'arteria femorale dx, non dicendomi nient'altro e lasciandomi nel dubbio.
Il motivo per cui ho chiesto il suo consulto sta nel fatto che mi sono preoccupato quando nel referto ho letto "Lieve sovraccarico ateromasico per piccole placche calcifiche................"
Le debbo dire, inoltre, che lei si è spiegato in modo molto chiaro da dirimere ogni mio dubbio.
Cordiali saluti.
innanzitutto la ringrazio per la sollecita risposta e volevo informarla che il dottore che ha eseguito l'esame è cardiologo e angiologo (mi scusi se non è stato evidenziato nella mia prima lettera), il quale mi ha riferito che è tutto a posto, a parte una lieve placca all'arteria femorale dx, non dicendomi nient'altro e lasciandomi nel dubbio.
Il motivo per cui ho chiesto il suo consulto sta nel fatto che mi sono preoccupato quando nel referto ho letto "Lieve sovraccarico ateromasico per piccole placche calcifiche................"
Le debbo dire, inoltre, che lei si è spiegato in modo molto chiaro da dirimere ogni mio dubbio.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 06/11/2014.
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