2 tac in 2 mesi
SALVE
DA POCO HO DOVUTO FARE 1 TAC AI POLMONI,MA IL MIO PNEUMOLOGO AVEVA DEI DUBBI(PENSAVA AD UN ERRORE DELLA TAC O DA ME CHE MI ERO MOSSO DURANTE) E ME L'HA FATTA RIPETERE DOPO 2 MESI,IO SN UN PO PREOCCUPATO DALLE RADIAZIONI CHE HO PRESO,E VORREI UN PARERE DI UN ESPERTO IN MATERIA SULLE POSSIBILI CONTRINDICAZIONI.
PS. HO VISTO IL CD E IL RAPPORTO DOSI E: 1225,48 E L'ALTRA 1789,72 ,SONO TANTE? C,E UN LIMITE ANNUO?
GRAZIE MILLE
DA POCO HO DOVUTO FARE 1 TAC AI POLMONI,MA IL MIO PNEUMOLOGO AVEVA DEI DUBBI(PENSAVA AD UN ERRORE DELLA TAC O DA ME CHE MI ERO MOSSO DURANTE) E ME L'HA FATTA RIPETERE DOPO 2 MESI,IO SN UN PO PREOCCUPATO DALLE RADIAZIONI CHE HO PRESO,E VORREI UN PARERE DI UN ESPERTO IN MATERIA SULLE POSSIBILI CONTRINDICAZIONI.
PS. HO VISTO IL CD E IL RAPPORTO DOSI E: 1225,48 E L'ALTRA 1789,72 ,SONO TANTE? C,E UN LIMITE ANNUO?
GRAZIE MILLE
[#1]
Gentile Utente,
non rapporti mai la necessità di dover sottoporsi ad un'indagine radiologica per motivi clinici reali a dei dati numerici.
Gli unici fattori che devono essere valutati quando si deve effettuare un esame che comporti l'utilizzo di radiazioni, come dico spesso in questa Sede, è la giustificazione dell'esame stesso (ovvero la motivazione deve essere reale così come il vantaggio derivante dalle informazioni ottenute) e l'ottimizzazione, secondo cui le dosi devono essere mantenute ai livelli più bassi possibili compatibilmente con una una ottimale qualità diagnostica dell'indagine di cui trattasi.
Sono principi fondamentali della radioprotezione, ovvero della disciplina che ha tra i suoi obiettivi quello di "regolamentare" l'esposizione alle radiazioni.
Il limite cui Lei si riferisce è dato solo dalle reali necessità cliniche di dover effettuare un esame radiologico.
E' ovvio che maggiori sono le radiazioni cui ci si espone e maggiori saranno gli effetti biologici derivanti.
Per le due tac cui si è sottoposto stia sereno.
Cordialità.
non rapporti mai la necessità di dover sottoporsi ad un'indagine radiologica per motivi clinici reali a dei dati numerici.
Gli unici fattori che devono essere valutati quando si deve effettuare un esame che comporti l'utilizzo di radiazioni, come dico spesso in questa Sede, è la giustificazione dell'esame stesso (ovvero la motivazione deve essere reale così come il vantaggio derivante dalle informazioni ottenute) e l'ottimizzazione, secondo cui le dosi devono essere mantenute ai livelli più bassi possibili compatibilmente con una una ottimale qualità diagnostica dell'indagine di cui trattasi.
Sono principi fondamentali della radioprotezione, ovvero della disciplina che ha tra i suoi obiettivi quello di "regolamentare" l'esposizione alle radiazioni.
Il limite cui Lei si riferisce è dato solo dalle reali necessità cliniche di dover effettuare un esame radiologico.
E' ovvio che maggiori sono le radiazioni cui ci si espone e maggiori saranno gli effetti biologici derivanti.
Per le due tac cui si è sottoposto stia sereno.
Cordialità.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.2k visite dal 30/10/2014.
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