Risonanza magnetica a cielo aperto

Salve,
dovrei far eseguire a mia mamma di 82 anni esami diagnostici tramite risonanza magnetica.
Il medico di base ci ha prescritto risonanza per entrambe le anche e per il tratto lombo sacrale.
Ora siccome mia mamma non sopporta i luoghi chiusi abbiamo optato per la risonanza a cielo aperto a pagamento, ma per fare questo esame praticamente considerano come se fossero 3 esami distinti, cioè 3 distretti: anca sx, anca dx e colonna per un costo totale di oltre 300 €.
L'esame è stato richiesto in quanto mia mamma soffre di artrosi e ha già fatto diversi esami con semplici rx un po' di tempo fà.
Il problema che ha sempre dolore e non deambula quasi più autonomamente se non con un sostegno o appoggiata a qualcuno.
Innanzi tutto chiedo se la RSM a cielo aperto è attendibile o è più precisa quella standard?
Inoltre dovendo scegliere è meglio fare la risonanza alla colonna e semplici rx per le anche o viceversa?
In sintesi è necessaria la RSM per vedere lo stato artrosico delle anche, o è sufficiente un rx?
grazie
saluti
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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21
Gentile Utente,
a meno che non esistano specifiche indicazioni da parte dello Specialista Ortopedico, una radiografia delle anche o al massimo una tac bastano per avere contezza dello stato artrosico delle articolazioni coxo.femorali, ossia le anche.
Dovendo effettuare una RM questa sarebbe più utile se mirata al rachide lombo-sacrale. Una RM delle anche sarebbe indicata se si ponesse il dubbio di uno stato flogistico delle articolazioni o di lesioni neoformate, ad esempio.
Come principio generale apparecchiature RM chiuse, con campo magnetico "di maggior intensità", generano immagini di qualità superiore.
Le "macchine aperte" lavorano con campi magnetici di intensità inferiore, ma uno dei vantaggi è quello di poter effettuare l'esame anche in pazienti claustrofobici.
Tenga tuttavia presente che le apparecchiature aperte moderne possono essere abbastanza performanti. Dipende anche dalla macchina e dal grado di ottimizzazione dei protocolli. Il giudizio sulla qualità delle immagini ottenute può essere espresso solo dopo averle viste in prima persona.
Sarebbe opportuno sentire il parere dell'Ortopedico per meglio definire l'obiettivo diagnostico e pertanto la tecnica adeguata a raggiungerlo. Da non trascurare le finalità terapeutiche cui un'indagine diagnostica può contribuire.
Cordialità.

Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)

[#2]
Utente
Utente
Salve,
grazie per la risposta.
Oggi abbiamo chiesto chiarimenti al medico e in realtà intendeva una risonanza unica per vedere il tratto lombosacrale in particolare la zona iliaca.
Ma c'è un po' di confusione, l'impiegata del centro medico mi farà contattare domani dal medico che si occupa delle RSM per capire se facendo l'esame nella zona lombosacrale si vede anche quella zona in particolare.
Lei che ne pensa?
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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21
Gentilissima,
sono d'accordo con Lei, in realtà c'è un pò di confusione.
Come Le dicevo tutto dipende dallo specifico quesito clinico, cioè da cosa il Medico richiedente cerca in base al sospetto emerso da un accurato esame clinico (visita).
Non esiste un esame che va bene per ogni cosa, convizione spesso dura da eradicare nell'immaginario comune.
Una RM che debba studiare la colonna lombo-sacrale viene condotta diversamente da una che deve studiare, suppongo, le articolazioni sacro-iliache (penso Lei si riferisca a questo); ma è diversa sia per il modo in cui l'esame viene condotto, sia per la sede anatomica che per le risposte che il Medico richiedente si aspetta (per carità possono essere eseguite entrambe, ma sono due esami diversi che richiedono più tempo!). Diversa ancora la RM mirata allo studio delle anche. Ripeto ancora, possono essere eseguite anche tutte e tre. Volendo si potrebbe anche ridurre i tre esami a due (effettuando uno studio ibrido del bacino, che comprenda le sacro-iliache ed estendendolo alle anche, deciderà il Radiologo sul come fare).
Tuttuavia, per ottimizzare i tempi e la spesa (nel Suo caso) tutto dovrebbe partire dalle domande: "Cosa dobbiamo studiare di preciso? A quale esigenza clinico-diagnostica e terapeutica si deve rispondere con questo esame?"
Sono ragionamenti che essenzialmente deve affrontare il medico richiedente sulla scorta del dato obiettivo.
Scusandomi se sono stato prolisso e se l'ho tediata, spero di essere riuscito a porgerLe adeguatamente il concetto.
Cordialità.
[#4]
Utente
Utente
Su consiglio del radiologo, il giorno dell'esame contatterà direttamente il medico che ha prescritto la risonanza per eseguire il tutto nel modo più corretto possibile.
grazie mille delle risposte.
Cordiali saluti
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Dr. Alessandro Aiello Radiologo 808 21
Mi pare proprio che sia la strada migliore da percorrere.
Bene.
Auguri.