Tac alta risoluzione in 2 mesi
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Gentile Utente,
Solo relativamente a quello che Lei racconta, la cosa che può esser detta con sicurezza è che l'ecografia non procura danni all'organismo, mentre le indagini che usano radiazioni ionizzanti vanno effettuate tenendo conto dei principi di giustificazione (devono essere valutate le reali indicazioni all'esame) e di ottimizzazione (effettuare l'esame cercando di erogare la minor dose possibile al paziente ottenendo comunque un esame diagnostico).
Non sappiamo la motivazione per cui la tac è stata ripetuta in così breve tempo, ma se ciò è servito ad ottenere le corrette conclusioni diagnostiche non stia troppo in pensiero e si tranquillizzi.
Magari ne parli anche con il radiologo che ha effettuato l'esame per meglio comprendere le motivazioni che hanno portato ad eseguire una nuova tac.
Ripeto, stia comunque sereno.
Cordialità.
Solo relativamente a quello che Lei racconta, la cosa che può esser detta con sicurezza è che l'ecografia non procura danni all'organismo, mentre le indagini che usano radiazioni ionizzanti vanno effettuate tenendo conto dei principi di giustificazione (devono essere valutate le reali indicazioni all'esame) e di ottimizzazione (effettuare l'esame cercando di erogare la minor dose possibile al paziente ottenendo comunque un esame diagnostico).
Non sappiamo la motivazione per cui la tac è stata ripetuta in così breve tempo, ma se ciò è servito ad ottenere le corrette conclusioni diagnostiche non stia troppo in pensiero e si tranquillizzi.
Magari ne parli anche con il radiologo che ha effettuato l'esame per meglio comprendere le motivazioni che hanno portato ad eseguire una nuova tac.
Ripeto, stia comunque sereno.
Cordialità.
Dott. Alessandro Aiello
Dirigente Medico di Radiodiagnostica
U.O. Radiologia - Ospedale Giovanni Paolo II° - Sciacca (AG)
[#2]
Ex utente
GRAZIEPER IL TEMPO DEDICATOMI
il radiologo me la fatto ripetere perche' in un punto soltanto e uscito un tratto sfuocato(solo in uno, e nello stesso punto in altre immagini nn c'e niente)e lui pensa che la macchina abbia''slittata''.io sn un po preoccupato perche' in un anno ho fatto anche altre radiografie(ginocchio,stommaco cn contrasto,e al cranio per i turbinati)alla fine e' il reflusso che mi porta tutto questo compreso asma nott. vorrei sapere se c'e un modo pr smaltire tutto queste raiazioni o in quanto tempo il corpo si''purifica''
grazie mille dottore per la sua pazienza mi rivolgo a lei perche' e la sua materia specifica e ho piu fiducia rispetto al pneumologo e il gastroenterologo
il radiologo me la fatto ripetere perche' in un punto soltanto e uscito un tratto sfuocato(solo in uno, e nello stesso punto in altre immagini nn c'e niente)e lui pensa che la macchina abbia''slittata''.io sn un po preoccupato perche' in un anno ho fatto anche altre radiografie(ginocchio,stommaco cn contrasto,e al cranio per i turbinati)alla fine e' il reflusso che mi porta tutto questo compreso asma nott. vorrei sapere se c'e un modo pr smaltire tutto queste raiazioni o in quanto tempo il corpo si''purifica''
grazie mille dottore per la sua pazienza mi rivolgo a lei perche' e la sua materia specifica e ho piu fiducia rispetto al pneumologo e il gastroenterologo
[#3]
Può capitare che se il paziente non collabora bene durante l'esame, e nella fattispecie trattenendo bene il fiato durante l'acquisizione, questo presenti delle zone con artefatti detti "da movimento o da respiro". In effetti in quei punti il valore diagnostico scende di parecchio, comportando a volte la ripetizione dell'esame.
Penso tuttavia che il Collega abbia ripetuto l'indagine mirando solo a quella zona.
Le radiazioni non si smaltiscono alla stessa stregua degli isotopi radioattivi (che vengono eliminati nel tempo) o dei farmaci, ma esercitano il loro "effetto negativo" solo nel momento in cui attraversano in qualche modo l'organismo.
Senza scendere nei dettagli della radioprotezione Le posso dire che l'ipotetico danno da radiazioni che potrebbe interessarLa si basa su criteri strettamente probabilistici e pertanto di non semplice definizione.
Come mi è capitato di dire ad altri pazienti che espongono le sue stesse perplessità, ripeto: non stia troppo in pena, pensando che gli esami diagnostici cui è stata sottoposta sono serviti per fare delle diagnosi.
La cosa importante è sottoporsi ad indagini che usano radiazioni ionizzanti solo quando ritenute indispensabili e non sostituibili con da altre metodiche (ad es. ecografia o RM) e che queste siano eseguite secondo i principi di ottimizzazione della dose (valutazioni che competono strettamente al Medico Radiologo).
Ancora cordiali saluti.
Penso tuttavia che il Collega abbia ripetuto l'indagine mirando solo a quella zona.
Le radiazioni non si smaltiscono alla stessa stregua degli isotopi radioattivi (che vengono eliminati nel tempo) o dei farmaci, ma esercitano il loro "effetto negativo" solo nel momento in cui attraversano in qualche modo l'organismo.
Senza scendere nei dettagli della radioprotezione Le posso dire che l'ipotetico danno da radiazioni che potrebbe interessarLa si basa su criteri strettamente probabilistici e pertanto di non semplice definizione.
Come mi è capitato di dire ad altri pazienti che espongono le sue stesse perplessità, ripeto: non stia troppo in pena, pensando che gli esami diagnostici cui è stata sottoposta sono serviti per fare delle diagnosi.
La cosa importante è sottoporsi ad indagini che usano radiazioni ionizzanti solo quando ritenute indispensabili e non sostituibili con da altre metodiche (ad es. ecografia o RM) e che queste siano eseguite secondo i principi di ottimizzazione della dose (valutazioni che competono strettamente al Medico Radiologo).
Ancora cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 19/09/2014.
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