Problemi da raggi x

Buona sera mia figlia all' età di un anno e mezzo in seguito ad una miocardite è stata ricoverata d' urgenza in rianimazione. Proprio in qst gg ho scoperto , a seguito della richiesta della cartella clinica completa, che ha fatto più di 16 rx torace a letto e 2/3 tac encefalo nel giro di un mese.Ma le radiazioni??? che problemi possono comportare? se ce ne fossero dovrebbe gia avere qualcosa?potete spiegarmi per favore grazie .... il tutto è successo un anno fa.. salve
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
In situazioni di gravita' come quella che ha richiesto il ricovero della sua bambina e' possibile che vengano eseguiti numerosi esami Rx /TAC per monitorare le condizioni di diversi organi e apparati.
In tutti questi esami di solito si provvede ad eseguire tutte le norme di prevenzione proteggendo il paziente e soprattutto i bambini con camici di piombo dedicati.
Inoltre le tecniche Rx digitalizzate utilizzate modernamente prevedono una emissione di raggi Rx molto piu' bassa del passato in quanto l'elaborazione digitale e l'ottimizzazione dei tubi catodici consente di ottenere immagini di ottima qualita' con bassissime dosi di raggi X. Pertanto eventuali complicanze sono rarissime e attualmente non sembrano influire su un aumento del rischio di patologie attiniche (da raggi).
Cordialita'
Dr. A. Valassina

Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante

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Utente
Utente
Buona sera grazie della sua risposta... io pero mi chiedevo se potrebbe portarle problemi a lungo termine (tumori, ecc...) ma le misure di protezione sono obbligatorie, giusto? Quando le facevano questi esami io nn potevo vedere quindi nn ne so niente.. grazie
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Dr. Antonio Valassina Ortopedico, Chirurgo vascolare 2k 66
- L'analisi dei dati epidemiologici relativi a popolazioni irradiate ha permesso la derivazione del rischio approssimativo di cancro indotto dalle radiazioni. Il valore dell’aumento di cancro
mortale esteso alla vita per una persona media è approssimativamente del 5% per una dose al corpo intero di 1 Sv (che è molto più alta di quanto si possa incontrare nella maggi
or parte delle procedure mediche). Un aumento statisticamente significativo del cancro non è stato rilevato in popolazioni
esposte a dosi inferiori a 50 mSv.
- Sembra che il rischio nella vita fetale, nei bambini e negli
adolescenti superi di poco questo livello medio di rischio (di un fattore di 2 o di 3) e che nelle persone al di sopra dell'età di 60 anni dovrebbe essere più basso approssimativamente di un fattore circa 5 (a causa della limitata speranza di vita e quindi del minor tempo a disposizione per la manifestazione di un cancro, che è un effetto tardivo dell'esposizione).
- I procedimenti medici diagnostici a dose più elevata (come un esame di tomografia computerizzata dell'addome o del bacino) comportano una dose efficace di circa 10 mSv. Se cifosse una grande popolazione nella quale ogni persona fosse stata sotto
posta ad un tale esame, il rischio teorico esteso alla vita di un cancro mortale indotto dalle radiazioni sarebbe di circa 1 su 2.000 (0,05%). Questo valore può essere confrontato con il normale rischio spontaneo di cancro mortale che è di circa 1 su 4 (25%) nei paesi industrializzati.
- Il rischio individuale può essere diverso rispetto ai calcoli teorici. La dose cumulativa da radiazioni dovuta alle procedure sanitarie è molto piccola in molti individui, però in alcuni pazienti le dosi accumulate superano i 50 mSv; in tal caso dovrebbe essere accuratamente considerato il rischio di cancro.
- Molti procedimenti diagnostici con dosi relativamente elevate (come la tomografia computerizzata) dovrebbero senza
dubbio essere giustificati e quando questa valutazione viene fatta,
il vantaggio supererà di gran lunga il rischio. Le procedure non giustificate, a qualsiasi livello di dose, dovrebbero essere evitate. In radioterapia c'è un rischio di secondi cancri, ma il rischio è
piccolo paragonato alla necessità di trattare il tumore maligno in corso.
- Gli effetti ereditari a seguito dell'esposizione alle radiazioni non
sono stati osservati negli esseri umani. Nessun effetto ereditario è stato trovato negli studi della progenie e dei nipoti dei
sopravvissuti alla bomba atomica.
Tuttavia, sulla base dei modelli animali e sulla conoscenza della
genetica umana, si è stimato che il rischio di effetti ereditari deleteri non sia maggiore del 10% del rischio cancerogeno indotto dalle radiazioni.