Diagnosi errata frattura femore

gentili dottori .a gennaio mio padre di 93 anni cardiopatico.insufficienza renale e demenza senile ,e viene portato al pronto soccorso non certoper sua volonta'. vengono fatte le radiografie per sospetta frattura e al torace .dalle radiografie e seguite con fatica si evince niente di particolare per la precisione trauma contusivo femore sx in soggetto con demenza. alla richiesta della dottoressa di turno se potevamo ricoverarlo o meno mio fratello decide di portare a casa mio padre visto che non aveva nulla di rotto e considerate le condizioni del paziente disorientato. la dottoressa consegna le lastre a mio fratello e contenti andiamo a casa. i dolori sono forti e consulto un ortopedico che non riscontra nulla siva avanti con antidolofici.porto le lastre ad un altro ortopedico che invece rileva la frattura del femore . ricoverato in clinica l'anestesista ci informa che il rischio e' alto e porto a casa mio padre . faccio domanda per la cartella clinica del pronto soccorso e leggo che il paziente abbandona ilps che rifiuta qualsiasi altra indagine .! ma se ci fosse stata l'esatta diagnosi radiologica certamente mio padre non sarebbe stato portato via ! e non avremmo perso tempo e danaro per capire che cosa avesse.
grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
è difficile esprimere un parere su eventuali negligenze.
Se dal verbale di Pronto Soccorso risulta, con firma del paziente o di un parente, la dimissione volontaria, cioè il rifiuto ad ulteriori accertamenti o al ricovero, che mi par di capire è stato proposto, non è prospettabile alcuna responsabilità dei Sanitari.
Bisogna poi vedere se nel Verbale di Pronto Soccorso è trascritto il referto del radiologo e la visita del consulente ortopedico.
Nel caso in tali referti risultasse non diagnosticata la frattura, il discorso cambia, anche in rapporto agli esiti di tali prospettate omissioni.

Cordiali saluti
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Utente
Utente
gentile dottore grazie della risposta ,volevo semplicemente sottolineare che nel referto radiologico non era stata diagnosticata nessuna frattura ma trauma contusivo femore e cosi mio fratello su consegna delle lastre da parte della dottoressa la stessa sera .ha firmato le dimissioni .invece sulla cartella clinica che ho successivamente richiesto c'era scritto nella relazione medica : analgesico al bisogno e consulenza ortopedica .Da cio si evince che non c'era stata una consulenza ortopedica probabilmente ,ma sia mio fratello quanto la dottoressa hanno fatto riferimento solo alle radiografie .e dal momento che dalle lastre non risultava frattura e considerate le condizioni del paziente in cosi tarda ora mio fratello ha ritenuto opportuno le dimissioni. mi chiedo anche a questo punto se la dottoressa era tenuta a dare le lastre senza richiesta ,magari lo ha fatto in buona fede !
grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Ma poi Suo padre è stato operato o no? Se è stato operato e non ci sono state conseguenze dannose, non c'è materia di contestazione. Se Suo padre ha ricevuto un danno per la mancata diagnosi, allora si può prospettare una omissione che però verrebbe ridimensionata dall'aver firmato il rifiuto al ricovero.
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Utente
Utente
Gentile dottore ,mio padre e' stato operato tre giorni fa epare che tutto proceda per il meglio ,ma e' stato operato tre mesi dopo l'accaduto dopo aver peregrinato con quelle benedette lastre e dopo tante sofferenze di mio padre ,inutili se non si fosse verificato quello sbaglio . grazie
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Sono contento che Suo padre sta bene e mi dispiace per come siano andate le cose, ma per le eventuali responsabilità, andrei un pò cauto.
Cordialità
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Utente
Utente
gentile dottore da quanto e' uscito dall'ospedale mio padre sembra traumatizato ,non si fa toccare da nessuno e urla anche quando bisogna cambiarlo o pulirlo .rifiuta il cibo e beve solo un po di latte .mi sento affranta dopo tanto tergiversare sull'interveeeeento e sdesso non riconosco piu' il padre che era ,solo un gesto di una carezza lo terrorizza. non so piu cosa fare .
un saluto
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
questi comportamenti riconducibili a uno stato di agitazione psico-motoria vanno inquadrati clinicamente al fine di scoprirne le cause.
Non credo però che tale condizione sia da mettersi in relazione con la vicenda di cui ci ha riferito.

Cordialmente
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Utente
Utente
gentile dottore c'e' molto dolore dentro me ,mio padre viene ricoverato d'urgenza perche linfermire ravvisa una fuoriuscita di sangue dalla ferita ..l'ortopedico che lo ha operato esce dalla sala e mi rassicura che tutto a posto e dopo esami di analisi mi riporto mio padre a casa .mi accorgo che mio padre nn mangia piu nulla ed e' terrorizzato da tutti ma la badante nell'eseguire l'igiene del mattino si accorge delle macchie nere nel pannolone ..altro viaggio verso il pronto soccorso .viene ricoverato in medicina ,altri prelievi. altre trasfusioni ,le braccia non si riconoscono piu' sono gonfie e nere .viene trasferito di urgenza per fare una gastroscopia in un altro centro ospedaliero ,altre urla altro dolore . il medico referta ulcera ma grossa non ritiene l'intervento ma solo cure mediche . viene riportato in reparto e viene sottoposto a cure penso adeguate per questa ulcera ma nel contempo la ferita alla gamba sanguina .fanno un drenaggio manuale ma capisco gia' che la situazione sta diventando pericolosa .in pochi attimi parlo con gli rianimatori che mi dicoo che la ferita ha una infezione e rimango allibita !! infezione ? e perche' da cosa? non rispondono capita! dicono ! dall'altra il primario mi dice che mio padre e' grave rimango immobile ho capito che mio padre e' morto ! perche' per una lastra sbagliata ,per i tempi lunghi prima di un intervento. , tutto sembrava andare bene considerate le condizioni del paziente ! che beffa ! ulcera e infezione ferita .si muore cosi ? tra le cause di rischio nessuno aveva accennato ne' ad una possibile ulcera ne' una infezione alla ferita !! risposta datami : capita! e' capitato a mio padre di anni 93 a cui potevo evitare tante sofferenze alla fine dei suoi giorni . mi sento nulla mi chiedo cosa avrei potuto fare di piu o cosa non avrei dovuto fare ....
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
intanto Le porgo veramente le mie sentite condoglianze. La perdita di un genitore è sempre un gran dolore di qualsiasi età egli possa essere.
Sicuramente le complicanze sono la causa del decesso, ma bisogna capire molte cose che a distanza non è possibile valutare.
Un caloroso saluto a Lei e famiglia
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Utente
Utente
gentile dottore ,e' passato quasi un mese dalla perdita di mio padre ,ma faccio fatica a non pensare a tante cose .in primis l'errore diagnostico ,la visita dello specialista dell'ospedale domiciliare e che non si fa pagare e che poi scompare al momento dell'intervento !!!! perche'? avrebbe dovuto avere il buon senso di dirmelo che sarebbe stato operato da altri !!! perche' il giorno in cui mio padre ha avuto la fuoriuscita di sangue dalla ferita lo hanno dimesso ? perche' non mi hanno mai messa al corrente della reale situazione ? neanche quando e' stato ricoverato per melena ...perche' mio padre morto ,il primario mi dice che vuol fare una gastroscopia rientrando poi per dirmi che i valori erano normali ? perche' non hanno pensato di porlo in rianimazione quando ancora era possibile farlo ? perche' una melena se nella fase delle informazioni io avevo detto che el 96 aveva gia' avuto una melena e che quindi avrebbero dovuto avere attenzione a riguardo !!! potrei continuare ancora ma mi accorgo che il dolore e' ancora vivo perche' mio padre non era un anziano di anni 93.ma un padre dolce e con tanta voglia di vivere !!!
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Cara signora,
che posso fare per Lei?
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Utente
Utente
la ringrazio molto della gentilezza, forse lei e nessun altro potra' fare qualcosa in quanto i miei perche non avranno risposta e posso capire anche la ragione ,ma i miei perche' rimangono impressi nella mente come macigni...forse tutto cio che ho scrittoon ha valore ?
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Gentile signora,
quello che Lei ha scritto ha certamente valore soprattutto per ciò che Lei prova, l'indiscutibile dolore, rabbia, forse rimorso ritenendo di non aver fatto tutto ciò che poteva essere necessario per Suo padre.
Non credo che debba, però, avere alcun rimorso.
Se vuole sgombrare del tutto questo campo deve far consultare la documentazione clinica allo specialsita ortopedico in primis e poi anche al neurologo che potranno o meno rassicurarLa sulla vicenda clinica di Suo padre.

Cordialmente
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Utente
Utente
gentile dottore ,con quale specialista ortopedico dovrei parlare !!! con quello che lo ha visitato e che poi on ha operato oppure allo specialista sconosciuto che ha fatto l'intervento. sinceramente non desidero incontrarli mai piu'!! non capisco poi perche dovrei rivolgermi al neurologo , a che titolo se e' stato ricoverato in ortopedia e medicina ? mi sono messa in contatto con un medico legale .forse potra' chiarirmi lui
cosa e' successo. grazie comunque !
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Dr. Giovanni Migliaccio Neurochirurgo 13.7k 398
Cara signora,
il neurologo può essere utile in considerazione che Suo padre dopo l'intervento ha avuto sintomi di agitazione, confusione. Questi sono sintomi neurologici.
Il medico Legale, se non è un clinico esperto in una determinata disciplina, sarà senz'altro utile per gli eventuali aspetti inerenti alle conseguenze di una eventuale colpa,ma dovrà affiancarsi allo specialista (in questo caso un ortopedico) per valutare insieme se ci sono gli estremi per una vertenza legale.

Cordialmente