Eccesso di raggi x e tac
A seguito di un mio stato di malessere (mancanza di sonno, dimagrimento improvviso, disturbi intestinali, dispepsia, dolori fissi alla base della gola (esofago)) sono stata male diretta dal mio medico curante e preda di centri medici approfittatori o medici, anche di fama, troppo facili a prescrivere rx esofago con contrasto, clisma opaco o TAC total body. Mi sono anche sottoposta a frequenti RNM, con l'illusione che non fossero dannose come le TAC, cosa che ho letto non essere vera, confermate?
Stando in uno stato di confusione, ho subito tutto questo nel giro di un anno, nonostante all'inizio avessi detto "se uno non ha niente voi glielo fate venire", mi sono sentita ripetere da più parti, anche da un medico di medicitalia della necessità di questi esami.
Ora mi sento condannata. Potete darmi indicazioni, dati sugli effeti di questo trattamento?
Grazie.
Stando in uno stato di confusione, ho subito tutto questo nel giro di un anno, nonostante all'inizio avessi detto "se uno non ha niente voi glielo fate venire", mi sono sentita ripetere da più parti, anche da un medico di medicitalia della necessità di questi esami.
Ora mi sento condannata. Potete darmi indicazioni, dati sugli effeti di questo trattamento?
Grazie.
[#1]
Gentile signora,
i suoi sintomi sono numerosi e variegati così pure anche gli esami da lei eseguiti. Effettuare un esame per ogni sintomo, mi sembra un criterio decisamente inappropriato. Io credo che a lei occorra un buon medico internista che sappia ascoltare i suoi problemi e mettere insieme i disturbi che lei accusa, visitarla con accuratezza e indirizzare al meglio il percorso diagnostico-terapeutico.
Le domande che ha posto sono due, una sugli effetti della risonanza:
certamente le risonanze non fanno bene. Allora fanno male? No! O meglio non c'è certezza. Ad oggi non ci sono conferme di danni da risonanze. Tenga presente, comuque, che la risonanza utilizza radiofrequenze immerse in un campo magnetico. I danni da radiofrequenze sono oggetto di attenti studi perchè si è innalzata la percentuale di alcune patologie, sembra correlate con l'uso e l'abuso dei telefoni cellulari.
Altra domanda è sull'effetto del trattamento; ora, lei con questi esami non ha eseguito terapie. Sarebbe stato meglio non sottoporsi a tutti gli esami radiologici, così come sarebbe meglio non fumare e non mangiare cibi contaminati da diossine, o respirare aria ripiena di polveri sottili. Al giorno d'oggi nessuno può prevedere se lei, io o un'altra persona si ammalerà di qualche malattia. Possiamo dire con certezza che i fumatori si ammalano statisticamente molto di più dei non fumatori, ma nel singolo individuo non è possibile prevedere se si ammalerà o no. Questo vale anche per le radiazioni ionizzanti. La sua paura è di potersi ammalare per le radiazioni assorbite; di solito questa paura nasce quando dagli esami effettuati non è emersa alcuna patologia importante. Mi piacerebbe sapere se è effettivamente così. In questo caso vorrei farle notare la sua grande fortuna: le patologie sospettate dai medici che la seguivano non sono state confermate! A questo punto, piuttosto che concentrarmi sul passato e sulle radiazioni assorbite, penserei al presente e cercherei una figura professionale in grado di risolvere i miei problemi.
i suoi sintomi sono numerosi e variegati così pure anche gli esami da lei eseguiti. Effettuare un esame per ogni sintomo, mi sembra un criterio decisamente inappropriato. Io credo che a lei occorra un buon medico internista che sappia ascoltare i suoi problemi e mettere insieme i disturbi che lei accusa, visitarla con accuratezza e indirizzare al meglio il percorso diagnostico-terapeutico.
Le domande che ha posto sono due, una sugli effetti della risonanza:
certamente le risonanze non fanno bene. Allora fanno male? No! O meglio non c'è certezza. Ad oggi non ci sono conferme di danni da risonanze. Tenga presente, comuque, che la risonanza utilizza radiofrequenze immerse in un campo magnetico. I danni da radiofrequenze sono oggetto di attenti studi perchè si è innalzata la percentuale di alcune patologie, sembra correlate con l'uso e l'abuso dei telefoni cellulari.
Altra domanda è sull'effetto del trattamento; ora, lei con questi esami non ha eseguito terapie. Sarebbe stato meglio non sottoporsi a tutti gli esami radiologici, così come sarebbe meglio non fumare e non mangiare cibi contaminati da diossine, o respirare aria ripiena di polveri sottili. Al giorno d'oggi nessuno può prevedere se lei, io o un'altra persona si ammalerà di qualche malattia. Possiamo dire con certezza che i fumatori si ammalano statisticamente molto di più dei non fumatori, ma nel singolo individuo non è possibile prevedere se si ammalerà o no. Questo vale anche per le radiazioni ionizzanti. La sua paura è di potersi ammalare per le radiazioni assorbite; di solito questa paura nasce quando dagli esami effettuati non è emersa alcuna patologia importante. Mi piacerebbe sapere se è effettivamente così. In questo caso vorrei farle notare la sua grande fortuna: le patologie sospettate dai medici che la seguivano non sono state confermate! A questo punto, piuttosto che concentrarmi sul passato e sulle radiazioni assorbite, penserei al presente e cercherei una figura professionale in grado di risolvere i miei problemi.
Dott. Pierluigi Giordano
[#2]
Utente
Gentile dottore,
la mia odissea inizia da una visita ginecologica che rileva una massa che la ginecologa non riesce a discriminare con certezza. Il suo dubbio è tra un fibroma, qualcosa a carico della salpinge o a carico dell'intestino. Mi consiglia una RMN del basso addome. La RMN rileva con più precisione le dimensioni della massa e l'attribuisce alla salpinge. Mi viene consigliato l'intervento in laparoscopia. Mentre attendo (e rimando) per l'intervento, dimagrisco improvvisamente e comincio ad avere problemi intestinali e di alimentazione. Dopo altre esitazioni, mi convinco che è tutto legato all'agitazione e mi sottopongo all'intervento. Risultato laparoscopia esplorativa, cioè nulla di fatto, perchè l'operatore non trova niente a livello della salpinge.
Nessuno mi spiega perchè le analisi mostravano una massa ed all'intervento nulla. Nessuno mi consiglia alcunchè.
Cerco di riprendermi dal colpo di essermi sottoposta ad un intervento e tre mesi di agitazione inutile. Invece continuo a stare male ed a dimagrire.
Come diagnosi ho: poliposi della colecisti da ecoaddome, reflusso bilio-duodeno-gastrico e gastrite antrale superficiale da gastroscopia. Avrei dovuto limitarmi a queste due indagini. Purtroppo nessuno mi aveva spiegato la causa del dimagrimento, il mio bisogno di mangiare leggero ed in bianco, la mia debolezza con episodi di cuore, poi un dolore persistente alla base della gola che da vari segni associavo all'esofago (che mi ha condotto alla gastroscopia), dolori su tutto il tubo quando mangiavo, dolori alle spalle.
Ho realizzato solo di recente di non essere stata in me per la mancanza di sonno e mi sono mossa in modo avventato, purtroppo seguita malamente dal mio medico curante al quale debbo di non essere stato attento con le prescrizioni di radiografie e TAC, anche se suggerite da specialisti.
Una TAC mi dice che la massa nel basso addome e non rilevata dal chirurgo è sempre lì. Altre ecografie pelviche ed un'altra RMN confermano la massa a carico della salpinge, però chi dice destra e chi dice sinistra. Gli ecografisti e chi pratica l'RMN rimangono meravigliati perchè il chirurgo a cui mi ero rivolta è conosciuto sia per la sua abilità sia per le sue doti umane. Tutti mi dicono che bisogna intervenire di nuovo con laparoscopia esplorativa. Per questo problema non avevo mai avutio nessun fastidio, solo mi capita urgenza nell'urinare, non so se sia dovuto a questa massa che preme.
Avevo richiesto un altro consulto in cui riportavo l'esito della TAC, ecografia e RMN chiedendo un'opinione su perchè il chirurgo non ha visto niente, ma non ho avuto risposta.
la mia odissea inizia da una visita ginecologica che rileva una massa che la ginecologa non riesce a discriminare con certezza. Il suo dubbio è tra un fibroma, qualcosa a carico della salpinge o a carico dell'intestino. Mi consiglia una RMN del basso addome. La RMN rileva con più precisione le dimensioni della massa e l'attribuisce alla salpinge. Mi viene consigliato l'intervento in laparoscopia. Mentre attendo (e rimando) per l'intervento, dimagrisco improvvisamente e comincio ad avere problemi intestinali e di alimentazione. Dopo altre esitazioni, mi convinco che è tutto legato all'agitazione e mi sottopongo all'intervento. Risultato laparoscopia esplorativa, cioè nulla di fatto, perchè l'operatore non trova niente a livello della salpinge.
Nessuno mi spiega perchè le analisi mostravano una massa ed all'intervento nulla. Nessuno mi consiglia alcunchè.
Cerco di riprendermi dal colpo di essermi sottoposta ad un intervento e tre mesi di agitazione inutile. Invece continuo a stare male ed a dimagrire.
Come diagnosi ho: poliposi della colecisti da ecoaddome, reflusso bilio-duodeno-gastrico e gastrite antrale superficiale da gastroscopia. Avrei dovuto limitarmi a queste due indagini. Purtroppo nessuno mi aveva spiegato la causa del dimagrimento, il mio bisogno di mangiare leggero ed in bianco, la mia debolezza con episodi di cuore, poi un dolore persistente alla base della gola che da vari segni associavo all'esofago (che mi ha condotto alla gastroscopia), dolori su tutto il tubo quando mangiavo, dolori alle spalle.
Ho realizzato solo di recente di non essere stata in me per la mancanza di sonno e mi sono mossa in modo avventato, purtroppo seguita malamente dal mio medico curante al quale debbo di non essere stato attento con le prescrizioni di radiografie e TAC, anche se suggerite da specialisti.
Una TAC mi dice che la massa nel basso addome e non rilevata dal chirurgo è sempre lì. Altre ecografie pelviche ed un'altra RMN confermano la massa a carico della salpinge, però chi dice destra e chi dice sinistra. Gli ecografisti e chi pratica l'RMN rimangono meravigliati perchè il chirurgo a cui mi ero rivolta è conosciuto sia per la sua abilità sia per le sue doti umane. Tutti mi dicono che bisogna intervenire di nuovo con laparoscopia esplorativa. Per questo problema non avevo mai avutio nessun fastidio, solo mi capita urgenza nell'urinare, non so se sia dovuto a questa massa che preme.
Avevo richiesto un altro consulto in cui riportavo l'esito della TAC, ecografia e RMN chiedendo un'opinione su perchè il chirurgo non ha visto niente, ma non ho avuto risposta.
[#3]
Gentile signora,
effettivamente la sua sembra un'odissea. Il consiglio che posso darle è di affidarsi ad un ospedale pubblico dove ci sia un'equipe affiatata, dove i ginecologi collaborino con gli internisti (per inquadrare meglio le problematiche generali) e con i radiologi (per capire meglio se questa "massa" c'è o non c'è, se è destra o sinistra, se bisogna reintervenire o meno....). Credo che lei abbia eseguito fin troppi esami ma sembra mancare un filo conduttore, una guida che possa gestire tutte le problematiche.
effettivamente la sua sembra un'odissea. Il consiglio che posso darle è di affidarsi ad un ospedale pubblico dove ci sia un'equipe affiatata, dove i ginecologi collaborino con gli internisti (per inquadrare meglio le problematiche generali) e con i radiologi (per capire meglio se questa "massa" c'è o non c'è, se è destra o sinistra, se bisogna reintervenire o meno....). Credo che lei abbia eseguito fin troppi esami ma sembra mancare un filo conduttore, una guida che possa gestire tutte le problematiche.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.5k visite dal 29/11/2012.
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