Radiazioni RX lombo sacrale e pericoli ovaie
Buonasera gentilissimi dottori, sono una ragazza e da tempo, quando sollevo un peso o "uso" a la schiena, sento dolore in un punto della colonna vertebrale, così il mio medico mi ha prescritto radiografia lombo-sacrale. Chiesi al momento se le radiazioni erano pericolose visto il punto delicato per la presenza delle ovaie, e mi rispose che no non c'erano problemi. Oggi ho fatto la radiografia e dopo cercando su internet mi ha preso l'ansia di aver sbagliato e aver dato retta al medico con troppa leggerezza...Sono molto preoccupata e veramente in ansia... perciò vi prego vorrei delle risposte precise perchè del mio medico non mi fido adesso...: 1)Che conseguenze ci sono? Le "foto" mi sembra siano state 3 (due di lato e una a pancia in su), di quanto è aumentata la probabilità di sviluppare un tumore? E altre conseguenze? 2) Da ora in poi voglio controllare sempre le ovaie per scoprire in tempo qualcosa che non vada nel caso sopraggiungesse: qual'è l'esame adatto e ogni quanto tempo? Per favore non ditemi che non c'è bisogno perchè altrimenti dovrò rifare una domanda solo per questo, ditemi il nome dell'esame migliore ; 3)Se avessi fatto la risonanza magnetica, non prendendo queste maledette radiazioni, si sarebbe visto bene allo stesso modo il rachide lombo-sacrale???? E se si, perchè allora mi hanno fatto prendere radiazioni inutili???? Insomma si vedrà meglio così o potevo fare la risonanza col medesimo risultato?? 4) Non mi hanno messo niente a riparare le ovaie dalle radiazioni...hanno sbagliato??Io non l'ho chiesto perchè ho pensato che con la protezione non si sarebbe visto il rachide..giusto?Sono proprio sconfortata.......Vi ringrazio tantissimo siete bravissimi fate un servizio prezioso, Grazie
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Gentile signora,
le problematiche sulle radiazioni sono un argomento molto delicato e spesso i medici sottovalutano l'ansia presente nella popolazione generale che appare molto più informata di un tempo, ma contestualmente spesso disinformata; secondo me, prima di affrontare il problema bisogna rasserenarsi per catalogare meglio i rischi ed benefici; la prima cosa da capire è che se un'esame radiologico del rachide lombosacrale fosse "sempre" in grado di generare modificazioni genetiche negli ovociti, la metodica sarebbe bandita e non sarebbe possibile utilizzarla; peraltro noi radiologi interventisti, gli ortopedici e tutte le figure professionali che lavorano in una sala operatoria dove si utilizzano radiazioni ionizzanti saremmo o dei masochisti o dei kamikaze o dei pazzi incoscienti (perchè quotidianamente ci sottoponiamo a radiazioni mentre i pazienti lo fanno una o poche volte soltanto). Altra considerazione:
il rischio di modificazioni genetiche alle ovaie (così come in tutti i distretti corporei) è un rischio sempre presente anche in chi non ha mai fatto radiografie: radiazioni cosmiche, contaminanti alimentari, pesticidi, smog, alimentazione povera di antiossidanti, potrei citare una lista infinita di elementi in grado di colpire il genoma delle cellule ed ingenerare una patologia. Mi chiedo, lei ha mai preso l'aereo? E' mai andata in montagna? E al mare l'abbronzatura? Ha mai mangiato un prodotto confezionato pieno di conservanti? Una bibita? (quindi al bando viaggi in aereo, settimane bianche o vancanze al mare? Io direi che o ci spaventiamo di tutto, oppure guardiamo tutto con maggiore serenità e ragioniamo in termini di dose; farei eccezione solo per i melanomi per i quali sarebbe opportuno informare meglio, attraverso i media, la popolazione sui rischi reali delle esposizioni). Tutto in quantità eccessive fa male, anche l'acqua (vedi potomani e iponatremia)! Secondo me la regola principale è condurre una vita sana (mangiare bene, non essere obesi nè sottopeso, fare sport regolarmente, non fumare, etc); se sussistono validi motivi per effettuare un esame radiologico, si accetta "serenamente" il rischio perchè i benefici sono evidentemente maggiori ed i rischi sono particolarmente bassi. Se lei ha un dolore alla schiena può decidere di tenerselo e sopportarlo oppure di chiedere consiglio al medico: le armi diagnostiche a disposizione del medico sono: visita, esame radiologico, RM, TC. Se avesse fatto una risonanza non sarebbe stata sottoposta a radiazioni ionizzanti, ma a radiofrequenze. Al giorno d'oggi si conoscono bene i danni delle radiazioni ionizzanti, ma non sono ancora del tutto chiari i danni delle radiofrequenze (il che non vuol dire che non ne producano); i danni da onde elettromagnetiche (dei cellulari) stanno venendo a galla con alcuni tumori cerebrali in larghissimo aumento in fasce d'età fino ad oggi poco colpite. (che facciamo non usiamo il cellulare? io direi solo di usarlo con parsimonia e possibilmente con l'auricolare).
Tenga presente inoltre una cosa fondamentale: la sua ansia è un fattore di rischio probabilmente maggiore della singola esposizione a radiazioni subita; ormai sono numerosi gli studi che correlano lo stato d'animo e l'ansia con la riduzione delle difese immunitarie dell'organismo e il conseguente aumentato rischio di svilupparsi di patologie. Per quanto riguarda esami da effettuare per controllare le ovaie, la problematica non riguarda (sol)tanto lo sviluppo di patologie neoplastiche delle ovaie, quanto problematiche alla prole, ma che al giorno d'oggi per le esposizioni normali (cui si è sottoposta) non sono confermate. Perciò se serve a tranquillizzarla, può effettuare periodicamente un'ecografia delle ovaie, ma sappia che da questo esame non si rilevano modificazioni genetiche. Se vuole esami che le diano la certezza che non si ammalerà mai alle ovaie o che non si verificheranno mai nella sua vita modificazioni genetiche alle ovaie, al momento non esistono. Il consiglio è per il futuro di ridurre quanto più possible l'esposizione a radiazioni ionizzanti limitandole solo a quelle davvero indispensabili; queste ultime, se dovessero venire, dovranno essere accettate con serenità e giusta consapevolezza.
le problematiche sulle radiazioni sono un argomento molto delicato e spesso i medici sottovalutano l'ansia presente nella popolazione generale che appare molto più informata di un tempo, ma contestualmente spesso disinformata; secondo me, prima di affrontare il problema bisogna rasserenarsi per catalogare meglio i rischi ed benefici; la prima cosa da capire è che se un'esame radiologico del rachide lombosacrale fosse "sempre" in grado di generare modificazioni genetiche negli ovociti, la metodica sarebbe bandita e non sarebbe possibile utilizzarla; peraltro noi radiologi interventisti, gli ortopedici e tutte le figure professionali che lavorano in una sala operatoria dove si utilizzano radiazioni ionizzanti saremmo o dei masochisti o dei kamikaze o dei pazzi incoscienti (perchè quotidianamente ci sottoponiamo a radiazioni mentre i pazienti lo fanno una o poche volte soltanto). Altra considerazione:
il rischio di modificazioni genetiche alle ovaie (così come in tutti i distretti corporei) è un rischio sempre presente anche in chi non ha mai fatto radiografie: radiazioni cosmiche, contaminanti alimentari, pesticidi, smog, alimentazione povera di antiossidanti, potrei citare una lista infinita di elementi in grado di colpire il genoma delle cellule ed ingenerare una patologia. Mi chiedo, lei ha mai preso l'aereo? E' mai andata in montagna? E al mare l'abbronzatura? Ha mai mangiato un prodotto confezionato pieno di conservanti? Una bibita? (quindi al bando viaggi in aereo, settimane bianche o vancanze al mare? Io direi che o ci spaventiamo di tutto, oppure guardiamo tutto con maggiore serenità e ragioniamo in termini di dose; farei eccezione solo per i melanomi per i quali sarebbe opportuno informare meglio, attraverso i media, la popolazione sui rischi reali delle esposizioni). Tutto in quantità eccessive fa male, anche l'acqua (vedi potomani e iponatremia)! Secondo me la regola principale è condurre una vita sana (mangiare bene, non essere obesi nè sottopeso, fare sport regolarmente, non fumare, etc); se sussistono validi motivi per effettuare un esame radiologico, si accetta "serenamente" il rischio perchè i benefici sono evidentemente maggiori ed i rischi sono particolarmente bassi. Se lei ha un dolore alla schiena può decidere di tenerselo e sopportarlo oppure di chiedere consiglio al medico: le armi diagnostiche a disposizione del medico sono: visita, esame radiologico, RM, TC. Se avesse fatto una risonanza non sarebbe stata sottoposta a radiazioni ionizzanti, ma a radiofrequenze. Al giorno d'oggi si conoscono bene i danni delle radiazioni ionizzanti, ma non sono ancora del tutto chiari i danni delle radiofrequenze (il che non vuol dire che non ne producano); i danni da onde elettromagnetiche (dei cellulari) stanno venendo a galla con alcuni tumori cerebrali in larghissimo aumento in fasce d'età fino ad oggi poco colpite. (che facciamo non usiamo il cellulare? io direi solo di usarlo con parsimonia e possibilmente con l'auricolare).
Tenga presente inoltre una cosa fondamentale: la sua ansia è un fattore di rischio probabilmente maggiore della singola esposizione a radiazioni subita; ormai sono numerosi gli studi che correlano lo stato d'animo e l'ansia con la riduzione delle difese immunitarie dell'organismo e il conseguente aumentato rischio di svilupparsi di patologie. Per quanto riguarda esami da effettuare per controllare le ovaie, la problematica non riguarda (sol)tanto lo sviluppo di patologie neoplastiche delle ovaie, quanto problematiche alla prole, ma che al giorno d'oggi per le esposizioni normali (cui si è sottoposta) non sono confermate. Perciò se serve a tranquillizzarla, può effettuare periodicamente un'ecografia delle ovaie, ma sappia che da questo esame non si rilevano modificazioni genetiche. Se vuole esami che le diano la certezza che non si ammalerà mai alle ovaie o che non si verificheranno mai nella sua vita modificazioni genetiche alle ovaie, al momento non esistono. Il consiglio è per il futuro di ridurre quanto più possible l'esposizione a radiazioni ionizzanti limitandole solo a quelle davvero indispensabili; queste ultime, se dovessero venire, dovranno essere accettate con serenità e giusta consapevolezza.
Dott. Pierluigi Giordano
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore, la ringrazio infinitamente per la sua risposta che mi ha un pò tranquillizzato e ha contestualizzato meglio il rischio...devo cercare di non farmene un problema così grave. ultime due domande per favore mi risponda: per sapere la dose di radiazioni a cui sono stata sottoposta, dovrei chiederlo al personale al momento de ritiro del referto, oppure è scritto nel referto/nell'immagine sul cd che mi danno? Io ho molti nei sulla pelle,purtroppo anche nella zona che ha subito la radiazione.. i raggi x sono pericolosi per i nei, o lo sono maggiormente le radiazioni solari? Cioè, con questi raggi x che ho fatto, è come aver preso tanto sole sui nei e si potrebbero modificare????Premetto che ho la pelle chiara, sono bionda e con lentiggini e da molti anni mi espongo a sole esclusivamente (tranne sporadici casi in cui mi dimentico) con protezione solare alta. Grazie davvero lei è stato comprensivo e rassicurante, e ha ragione (lo dico scherzosamente ma non tanto) sono talmente ansiosa che alla fine mi farà fuori questo prima della comparsa di qualsiasi tumore..! Grazie mille ancora e buon lavoro
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Le radiazioni ionizzanti, durante l'esame radiologico, attraversano l'organismo per un tempo con scala di millisecondi (millesimi di secondo) e in quel tempo danneggiano (molto poco) tutto quello che incontrano. I raggi ultravioletti delle radiazioni solari non hanno il potere di penetrazione dei raggi x ma si fermano solo sulla cute, ed è solo lì che producono i loro effetti e danni....Ma ora ci pensi bene e confronti i tempi; quanto sta al sole? millisecondi, secondi, minuti o ore, per quanti giorni a stagione, per quanti anni? La radiografia è stata una singola esposizione. E' qui che si gioca la partita e che si capiscono le differenze. Per i nei sono pericolose le radiazioni solari. Quelle ionizzanti non sono pericolose più per i nei che per altri tessuti.
Nel reparto di radiologia le sapranno dare informazioni precise sull'assorbimento dosimetrico, ma io le consiglio di fare una bella passeggiata all'aria aperta ed al sole di autunno, decisamente più salutare per lei che un reparto ospedaliero.
Nel reparto di radiologia le sapranno dare informazioni precise sull'assorbimento dosimetrico, ma io le consiglio di fare una bella passeggiata all'aria aperta ed al sole di autunno, decisamente più salutare per lei che un reparto ospedaliero.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 36.4k visite dal 22/11/2012.
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