Esito tac con mezzo di contrasto
Salve! Mia mamma dopo aver effettuato una terapia chemioterapica a causa della presenza di lesioni secondarie ai polmoni ha effettuato una prima tac senza mezzo di contrasto che ha dato come esito una lesione secondaria di 1,3 cm, dopo altri tre mesi ha rifatto esame tac ma stavolta con mezzo di contrasto. Il radiologo ha scritto nel referto che rispetto all'esame precedentemente fatto (tac senza mezzo di contrasto) la lesione risulta ingrandita di 6 mm, pertanto la lesione risulta di 1,9 cm. L'oncologa ha suggerito di fare esame PET per capire se la lesione è attiva o inattiva e la predetta oncologa ha detto, inoltre, che l'aumento delle lesione può essere dovuto al fatto che il confronto, da parte del radiologo, è stato fatto con l'esame tac senza mezzo di contrasto. La mia domanda è la seguente: Una stessa lesione secondaria può essere "percepita" di dimensioni più grandi rispetto al fatto che si venga sottoposti ad un esame tac senza mezzo di contrasto?? Grazie!
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Gentile Utente,
le dimensioni delle lesioni non variano a seconda o meno della somministrazione del contrasto nelle TC del torace, possono variare ad esempio nel fegato.
Le variazioni di pochi millimetri possono anche essere determinate dalla "elasticità" delle lesioni stesse (vi sono lavori in letteratura che quantificano tale variazione anche fino al 12%).
Infine il modo di porre le misure sui margini della lesione può essere differente da Medico a Medico.
L'Oncologa saprà comunque inquadrare il dato radiologico con la clinica e trarrre le debite conclusioni.
Cordialità,
le dimensioni delle lesioni non variano a seconda o meno della somministrazione del contrasto nelle TC del torace, possono variare ad esempio nel fegato.
Le variazioni di pochi millimetri possono anche essere determinate dalla "elasticità" delle lesioni stesse (vi sono lavori in letteratura che quantificano tale variazione anche fino al 12%).
Infine il modo di porre le misure sui margini della lesione può essere differente da Medico a Medico.
L'Oncologa saprà comunque inquadrare il dato radiologico con la clinica e trarrre le debite conclusioni.
Cordialità,
Dr. Rodolfo Lanocita, Fondazione Istituto Nazionale Tumori - Milano
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 07/10/2012.
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