Tac cone beam

Salve, sono andato oggi dal mio dentista di fiducia e mi ha detto che dovrei levare due denti del giudizio entrambi sull'arcata inferiore mandibolare (uno incluso ed un semi incluso). Solo che per farlo senza rischiare di strappare insieme ai denti i rispettivi nervi sensitivi del labbro che passano vicini mi ha detto che devo fare per forza una TAC dell'arcata inferiore (l'Opt già fatta non gli basta per vedere bene). Mi sono quindi informato da internet relativamente alla TAC Cone Beam che emette meno radiazioni di una TAC spirale. Unico problema è che trovo dati di dosi espressi in msv (millisievert) totalmente contrastanti. Alcuni siti internet riportano come dose assorbitaper mandibola e tessuti circostanti circa 0,05 msv. Altri 0,5. Altri ancora dicono che è 6 volte inferiore come esposizione ad una TAC tradizionale, altri invece dicono che corrisponde a circa 15 -20 OPT (quindi 0,02 msv x 20 = 0,4 ?.....). Insomma non si capiscono i dati reali, che a me invece interesserebbero molto. Vedete, le semplici rassicurazioni senza dati sono secondo me, almeno per certi pazienti, un pò fini a sè stesse ed anche poco convincenti per vincere le proprie paure sui possibili rischi derivanti dall'esposizione ad un esame radiologico di tale tipo.
Ciò che chiedo in conclusione a voi radiologi sono quindi risposte quanto mai precise, punto per punto e con dati oggettivi, relativi ad una TAC Cone Beam dell'arcata mandibolare in termini di:

1) Dose effettiva di millisievert assorbita dalla mandibola e dai tessuti molli irradiati)
2) Rischio statistico effettivo di sviluppo di neoplasie (stocastico e deterministico) per le zone colpite nell'esame in oggetto?
Premetto che nella mia vita ho già fatto un esame OPT di entrambe le arcate dentarie.
3) A quante OPT effettive circa corrisponde il suddetto esame e/o a quanti giorni di esposizione solare?
4) Consigliate tale esame con assoluta tranquillità in termini di rischio tumori indotti, avendo anche un'età piuttosto giovane?

Scusatemi se chiedo tanta precisione ma credo che senza dati, e anche visto che sulla rete si leggono davvero tante cose contrastanti, una risposta davvero precisa e puntuale sarà chiarificatrice per tanti utenti che hanno i miei stessi dubbi in merito. Vi ringrazierei moltissimo se mi rispondeste in modo piuttosto celere. Grazie mille. Distinti saluti.
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Dr. Paolo Diotallevi Radiologo 139 4
Gentile utente,
cerco di risponderle in maniera precisa e dettagliata come lei desidera, anche se in tal modo si rischia di fornire una serie di informazioni della stessa utilita' del foglietto contenuto nella scatola dei farmaci.
Dunque:
- nel suo caso (studio pre-chirurgico dei rapporti tra dente incluso e nervo alveolare inferiore) uno studio TC e' opportuno
- la TC come beam ha alcuni limiti diagnostici rispetto alla TC multislice, ma non nel suo caso
- la TC come beam emette sicuramente meno radiazioni rispetto a una TC multislice
- la dose erogata dalla TC come beam varia moltissimo con il tipo e la marca di apparecchiatura usata e dipende dal campo di vista (FOV) scelto dal Radiologo: pertanto non e' possibile quantificarla con precisione
- in linea di massima possiamo comunque affermare che con una TC cone beam la dose localmente assorbita e' sicuramente inferiore a 1 milli-Sv mentre con la TC multislice supera i 2 milli-Sv
- sempre in linea di massima, la dose assorbita con una TC cone beam corrisponde a 20-30 OPT, a 6 mesi di esposizione solare a l.d.m. e a un giorno in cima all'Everest
-rischi deterministici nessuno, rischi stocastici non valutabili.
Tutto cio' che lei trovera' su internet diverso da quanto le ho appena detto costituisce "fandonia commerciale". La informo anzi che il dilagare incontrollato di fandonie sulle TC cone beam ha persino costretto recentemente il ministero della salute ad emanare raccomandazioni sul loro uso (per la cui stesura e' stato consultato un gruppo di radiologi tra cui il sottoscritto): tali raccomandazioni sono visionabili per esteso sul sito SIRM e su quello dell'ARASS. Credo le sia utile sapere che il citato documento stabilisce esplicitamente e perentorIamente che la TC cone beam deve essere di norma effettuata dal Radiologo e in ambito radiologico, salvo casi di emergenza-urgenza indilazionabile.

Detto cio' mi permetto "paternalisticamente" di consigliarle di eseguire l'esame senza timori.

Cordialità
Paolo Diotallevi

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Utente
Utente
Grazie per le informazioni Dott. Diotallevi.
In realtà 20-30 OPT tutte assieme non mi sembrano assolutamente poche visto che poi è un esame che cmq aiuta chi deve eseguire l'estrazione ma non scongiura in nessun modo totalmente il rischio di fare un danno temporaneo o permanente (più raramente). A mioavviso il rischio stocastico è sempre molto sottovalutato solo perchè non è precisamente quantificabile. Uno studio americano ha attestato che i medici ed i radiologi stessi (non parlo certamente di Lei) sotto stimano il rischio radiologico, degli esami Tac in particolare, del 50 - 70 % rispetto alla realtà. Questo non fà stare molto tranquilli mi creda. Soprattutto quando l'esame è si di aiuto ma non certamente salva vita come nel follow up di una neoplasia o nella sua eventuale disgnosi o per altre importanti cause. Pertanto pur tenendo ben presente il suo consiglio valuterò bene. Mi avevano detto che la Tac Cone Beam emetteva molti meno raggi di queste dosi (e già ero cmq perplesso..). Quindi quando sarà il momento valuterò attentamente il da farsi. Grazie ancora Dottore. Saluti.
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