Risonanza magnetica mgus mieloma
buongiorno. mi rivolgo a Voi perchè mia madre, la quale al riscontro occasionale di un' elettroforesi proteica presenta una componente monoclonale IgG relativamente piccola (3,5 grammi/litro) in zona beta2, lamentando dolori di ragionevole origine compressiva artrosica ha effettuato una RM colonna cervicale.
nel referto oltre alle righe spese per descrivere le anomalie ortopediche all'origine del dolore alla spalla si fa riferimento ad un'iperintensità del segnale T2 compatibile con formazione angiomatosa in un corpo vertebrale. non sono un medico ma immagino che, per il radiologo, in assenza di documentazione (in effetti l'unica cosa che il radiologo che ha refertato sapeva su mia madre era: cassiera 52 anni dolore spalla) non possa descrivere altro che cioè che vede con l'imaging e non possa dire "lesione mielomatosa" a prescindere da un ausilio anamnestico, obiettivo e laboratoristico.
a mio avviso manca un'interpretazione integrata del riscontro radiologico con quello elettroforetico e avendo letto molto riguardo le discrasie plasmacellulari temo in una evoluzione dell'epifenomeno MGUS in mieloma.
quello che proprio non posso sapere è: conviene far vedere ad un ematologo il CD della risonanza? devo prenotarle un consulto radiologico?
inutile dire che la figura del medico di base per quanto riguarda questo tipo di problematiche è quanto mai insufficiente e mi sento in dovere di sostituirla almeno parzialmente vista la componente "ansia".
vi ringrazio moltissimo per la grande disponibilità
nel referto oltre alle righe spese per descrivere le anomalie ortopediche all'origine del dolore alla spalla si fa riferimento ad un'iperintensità del segnale T2 compatibile con formazione angiomatosa in un corpo vertebrale. non sono un medico ma immagino che, per il radiologo, in assenza di documentazione (in effetti l'unica cosa che il radiologo che ha refertato sapeva su mia madre era: cassiera 52 anni dolore spalla) non possa descrivere altro che cioè che vede con l'imaging e non possa dire "lesione mielomatosa" a prescindere da un ausilio anamnestico, obiettivo e laboratoristico.
a mio avviso manca un'interpretazione integrata del riscontro radiologico con quello elettroforetico e avendo letto molto riguardo le discrasie plasmacellulari temo in una evoluzione dell'epifenomeno MGUS in mieloma.
quello che proprio non posso sapere è: conviene far vedere ad un ematologo il CD della risonanza? devo prenotarle un consulto radiologico?
inutile dire che la figura del medico di base per quanto riguarda questo tipo di problematiche è quanto mai insufficiente e mi sento in dovere di sostituirla almeno parzialmente vista la componente "ansia".
vi ringrazio moltissimo per la grande disponibilità
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Gentile Signore,
vorrei anzitutto rassicurarla: nelle vertebre cervicale è molto frequente che vi siano angiomi ossei, privi di significato pratico.
E' comunque conveniente contattare il radiologo che ha refertato l'esame e porgli il quesito, in modo che, notiziato della gammopatia monoclonale, possa verificare che le caratteristiche del segnale siano quelle proprie di un angioma.
Cordiali saluti.
vorrei anzitutto rassicurarla: nelle vertebre cervicale è molto frequente che vi siano angiomi ossei, privi di significato pratico.
E' comunque conveniente contattare il radiologo che ha refertato l'esame e porgli il quesito, in modo che, notiziato della gammopatia monoclonale, possa verificare che le caratteristiche del segnale siano quelle proprie di un angioma.
Cordiali saluti.
Dr. Francesco Peruzzi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.6k visite dal 20/02/2012.
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