Linfoadenomegalia
Buongiorno,
il giorno 05/10/11 mi è stata fatta un'ecografia tiroidea, ed il referto recita:
"Tiroide di dimensioni nei limiti, ad ecostruttura diffusamente disomogenea, per la presenza di aree pseudonodulari ipoecogene confluenti, in quadro compatibile con tireopatia subacuta/cronica. Presenti linfoadenomegalie latero/cervicali ad aspetto reattivo".
Sono un po' preoccupato e Vi chiedo:
1- Cosa significa "aree pseudonodulari ipoecogene confluenti"? C'è il rischio che in queste zone si stiano formando o si formeranno noduli?
2- La presenza di linfoadenomegalie necessita approfondimenti?
Aggiungo che da qualche anno mi è stato diagnosticato ipotiroidismo subclinico (senza però prescrivere alcuna terapia) e questi sono i risultati delle ultime analisi del sangue:
TSH *6,66 uUI/ml (0,34-5,60)
FT4 0,72 ng/dl (0,61-1,12)
FT3 3,65 pg/ml (2,50-3,90)
ANTICORPI ANTI-TG 18,1 UI/ml (<34)
ANTICORPI ANTI-TIREOPEROSSIDASI *24,6 UI/ml (<12)
Inoltre avverto la presenza, al tatto, di una specie di pallina mobile di circa 1-2 cm (credo che sia un linfonodo di quelli avvistati dall'ecografia) proprio a lato della tiroide, che da anni si gonfia e sgonfia e diventa dolente e fastidiosa ad ogni mal di gola.
Grazie e cordiali saluti.
il giorno 05/10/11 mi è stata fatta un'ecografia tiroidea, ed il referto recita:
"Tiroide di dimensioni nei limiti, ad ecostruttura diffusamente disomogenea, per la presenza di aree pseudonodulari ipoecogene confluenti, in quadro compatibile con tireopatia subacuta/cronica. Presenti linfoadenomegalie latero/cervicali ad aspetto reattivo".
Sono un po' preoccupato e Vi chiedo:
1- Cosa significa "aree pseudonodulari ipoecogene confluenti"? C'è il rischio che in queste zone si stiano formando o si formeranno noduli?
2- La presenza di linfoadenomegalie necessita approfondimenti?
Aggiungo che da qualche anno mi è stato diagnosticato ipotiroidismo subclinico (senza però prescrivere alcuna terapia) e questi sono i risultati delle ultime analisi del sangue:
TSH *6,66 uUI/ml (0,34-5,60)
FT4 0,72 ng/dl (0,61-1,12)
FT3 3,65 pg/ml (2,50-3,90)
ANTICORPI ANTI-TG 18,1 UI/ml (<34)
ANTICORPI ANTI-TIREOPEROSSIDASI *24,6 UI/ml (<12)
Inoltre avverto la presenza, al tatto, di una specie di pallina mobile di circa 1-2 cm (credo che sia un linfonodo di quelli avvistati dall'ecografia) proprio a lato della tiroide, che da anni si gonfia e sgonfia e diventa dolente e fastidiosa ad ogni mal di gola.
Grazie e cordiali saluti.
[#1]
Radiologo
Le aree pseudonodulari ipoecogene descritte sono tipiche del quadro di patologia tiroidea che lei riferisce essere già stata diagnosticata ( ipotiroidismo subclinico autoimmune) e confermato dagli esami di laboratorio ( con incremento del TSH, T4 libero nei limiti della norma ed anticorpi Anti-TPO aumentati).
E' necessario rivolgersi allo specialista endocrinologo per una migliore interpretazione dei dati di laboratorio, anche alla luce del quadro ecografico, e per stabilire i tipi di controlli da eseguire nel tempo al fine di tenere sotto controllo la situazione.
I linfonodi reattivi sono dei linfonodi infiammati, possono essere correlati sia al problema tiroideo sia ad altri fattori concomitanti, come nel suo caso l'infezione delle alte vie aeree.
E' necessario rivolgersi allo specialista endocrinologo per una migliore interpretazione dei dati di laboratorio, anche alla luce del quadro ecografico, e per stabilire i tipi di controlli da eseguire nel tempo al fine di tenere sotto controllo la situazione.
I linfonodi reattivi sono dei linfonodi infiammati, possono essere correlati sia al problema tiroideo sia ad altri fattori concomitanti, come nel suo caso l'infezione delle alte vie aeree.
[#2]
Ex utente
Gent.ma Dott.ssa Marras,
innanzitutto ringrazio per la risposta.
Sono stato visitato da due specialisti endocrinologi, ai quali ho fatto vedere ecografia ed analisi del sangue (anche quelle fatte precedentemente, con TSH sempre oscillante tra valori di 5 e 8 uUI/ml e FT4 e FT3 nella norma con valori simili), ma i loro pareri sono discordanti (concordano solo sulla diagnosi: ipotiroidismo subclinico autoimmune, codice esenzione 056).
Il primo sostiene la necessità iniziare una terapia con eutirox 25, stupendosi che non fosse mai stata proposta ed iniziata prima, affermando che se non si mette a riposo la tiroide e non si dimezzano i valori di TSH andrò incontro ad un'evoluzione negativa con il rischio che si formeranno noduli e/o che mi verrà il gozzo, aggiungendo di ricontrollare TSH, FT3, FT4 tra sei mesi per monitorare la terapia.
Il secondo invece afferma che non è il caso di iniziare nessuna terapia se i valori degli ormoni tiroidei restano nella norma e/o se il TSH non si alza oltre 9 uUI/ml, aggiungendo che non è detto che si formeranno noduli o che la tiroide si ingrosserà e che tale rischio si presenta indipendentemente dalla terapia con eutirox (la quale, comunque, impigrisce la tiroide rendendo poi necessari aggiustamenti e non agisce contro gli anticorpi responsabili della patologia). Mi consiglia inoltre di rifare i controlli ogni sei mesi per monitorare la situazione.
Ciò mi rende non poco dubbioso...Sarei propenso a seguire la seconda via e non prendere farmaci finché FT4 e FT3 restano nella norma, ma sono anche preoccupato che da qui a qualche tempo si possano formare noduli o che la tiroide si possa ingrossare (perciò domandavo se c'è il rischio che in queste "aree pseudonodulari ipoecogene confluenti" si stiano formando o si formeranno noduli).
Lei cosa ne pensa?
Inoltre, se i linfonodi sono stati definiti reattivi dall'ecografia, posso escludere che si tratti di linfomi?
Cordiali saluti
innanzitutto ringrazio per la risposta.
Sono stato visitato da due specialisti endocrinologi, ai quali ho fatto vedere ecografia ed analisi del sangue (anche quelle fatte precedentemente, con TSH sempre oscillante tra valori di 5 e 8 uUI/ml e FT4 e FT3 nella norma con valori simili), ma i loro pareri sono discordanti (concordano solo sulla diagnosi: ipotiroidismo subclinico autoimmune, codice esenzione 056).
Il primo sostiene la necessità iniziare una terapia con eutirox 25, stupendosi che non fosse mai stata proposta ed iniziata prima, affermando che se non si mette a riposo la tiroide e non si dimezzano i valori di TSH andrò incontro ad un'evoluzione negativa con il rischio che si formeranno noduli e/o che mi verrà il gozzo, aggiungendo di ricontrollare TSH, FT3, FT4 tra sei mesi per monitorare la terapia.
Il secondo invece afferma che non è il caso di iniziare nessuna terapia se i valori degli ormoni tiroidei restano nella norma e/o se il TSH non si alza oltre 9 uUI/ml, aggiungendo che non è detto che si formeranno noduli o che la tiroide si ingrosserà e che tale rischio si presenta indipendentemente dalla terapia con eutirox (la quale, comunque, impigrisce la tiroide rendendo poi necessari aggiustamenti e non agisce contro gli anticorpi responsabili della patologia). Mi consiglia inoltre di rifare i controlli ogni sei mesi per monitorare la situazione.
Ciò mi rende non poco dubbioso...Sarei propenso a seguire la seconda via e non prendere farmaci finché FT4 e FT3 restano nella norma, ma sono anche preoccupato che da qui a qualche tempo si possano formare noduli o che la tiroide si possa ingrossare (perciò domandavo se c'è il rischio che in queste "aree pseudonodulari ipoecogene confluenti" si stiano formando o si formeranno noduli).
Lei cosa ne pensa?
Inoltre, se i linfonodi sono stati definiti reattivi dall'ecografia, posso escludere che si tratti di linfomi?
Cordiali saluti
[#3]
Radiologo
Anche se nella mia regione le tireopatie autoimmuni sono molto più diffuse rispetto al resto d'Italia, purtroppo il problema della terapia non fa parte della mia pratica quotidiana, dato che mi occupo di diagnostica e le ribadisco, pertanto, la necessità di far riferimento ai colleghi endocrinologi che terranno conto, nella decisione di una terapia o meno, oltre che dei dati di laboratorio e degli esami strumentali , anche della clinica.
Le posso dire che la questione della terapia si/no nell'ipotiroidismo subclinico è molto dibattuta e la letteratura è stata anche di recente revisionata.
Non esistono delle linee guida unanimemente accettate: un basso dosaggio espone a pochi rischi nel correggere il TSH lievemente aumentato (con associati modesti benefici clinici), inoltre, esiste qualche rischio che la condizione possa progredire.
Per quanto riguarda i linfonodi, è chiaro che essendo stati descritti come reattivi mostrino ecograficamente delle caratteristiche di benignità, inoltre la storia clinica di mal di gola, dolore e dolorabilità dei linfonodi confermano questi reperti.
Le posso dire che la questione della terapia si/no nell'ipotiroidismo subclinico è molto dibattuta e la letteratura è stata anche di recente revisionata.
Non esistono delle linee guida unanimemente accettate: un basso dosaggio espone a pochi rischi nel correggere il TSH lievemente aumentato (con associati modesti benefici clinici), inoltre, esiste qualche rischio che la condizione possa progredire.
Per quanto riguarda i linfonodi, è chiaro che essendo stati descritti come reattivi mostrino ecograficamente delle caratteristiche di benignità, inoltre la storia clinica di mal di gola, dolore e dolorabilità dei linfonodi confermano questi reperti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.9k visite dal 09/10/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.