Sospetto recidiva cancro al pancreas
Buongiorno a tutti.
Cercherò di essere il più sintetico e preciso possibile, ma non è facile.
Mio padre, 80 anni, è stato sottoposto ad ottobre 2008 ad un intervento di "duodenocefalopancreasectomia" a seguito dii un "carcinoma mucinoso papillare del dotto di Wirsung localmente invasivo".
Sono passati 2 anni tranqulli, durante i quali l'unico problema è stato la scoperta ad ottobre 2009 di un versamento pleurico dx, il quale non ha mai dato nessun fastidio, è stato monitorato per un anno con una serie di rx torace e una tac, senza arrivare ad una toracentesi, in quanto i medici lo hanno ritenuto fermo e leggermente in regresso e quindi non degno di altro interesse.
Ad ottobre 2010 le analisi del sangue hanno riscontrato un CA 19.9 di 96.
A novembre una tac completa con mdc non ha evidenziato niente di particolare, e il versamento leggermente regredito rispetto ad un anno prima.
Le analisi di dicembre hanno riportato un CA 19.9 di 102, tutto il resto ok.
Dieci giorni fa si è sottoposto ad una PET/TC, il cui riscontro è il seguente:
"
PROCEDURA:
Controllo della glicemia; idratazione del paziente per os. Iniezione basale di 18FDG; dopo 60 min acquisizione corporea totale
PET/TC in modalità 3D; analisi qualitativa e semiquantitativa delle immagini scintigrafiche. TC multistrato a bassa dose eseguita per
correzione per l'attenuazione e localizzazione di aree di ipermetabolismo glucidico.
RISPOSTA:
L'analisi delle immagini ottenute con acquisizione corporea totale e dopo ricostruzione secondo gli assi coronale, longitudinale e
trasverso, scansione TC total body senza mdc e fusione di immagini, ha messo in evidenza un'area di lieve iperaccumulo del
radiofarmaco in prossimità dell'emergenza dell'arteria epatica (SUV max 3,2); tale reperto, di incerta attribuzione anatomica, appare
meritevole di valutazione radiologica mirata.
Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5mmm), non si segnalano ulteriori aree di patologico accumulo del
radiofarmaco nei restanti distretti corporei esplorati, in particolare in corrispondenza del noto versamento pleurico destro.
Aspecifico ristagno intestinale ed urinario del radiofarmaco.
CONCLUSIONI:
Indagine PET/TC positiva per area di lieve ipermetabolismo glucidico in area celiaca.
SUV (Standardized Uptake Value)
valori normali < 2,5
"
Cosa significa?
Cosa significa "ipermetabolismo glucidico in area celiaca"?
Trattasi sicuramente di una recidiva del tumore?
Localizzato dove?
Cosa si intende per "..tale reperto, di incerta attribuzione anatomica, appare
meritevole di valutazione radiologica mirata.." ? Quale è la valutazione radiologica mirata? Io avevo capito che più preciso di una PET non c'è nulla..
Cosa possiamo prevedere?
Premesso che mio padre al momento sta bene, che ancora nessuno ha visto questo referto, chiedo a voi un parere che sia il più possibile sincero, anche se in questi casi potrebbe essere amaro sentirselo dire..
Grazie.
Buona giornata.
Massimo
Cercherò di essere il più sintetico e preciso possibile, ma non è facile.
Mio padre, 80 anni, è stato sottoposto ad ottobre 2008 ad un intervento di "duodenocefalopancreasectomia" a seguito dii un "carcinoma mucinoso papillare del dotto di Wirsung localmente invasivo".
Sono passati 2 anni tranqulli, durante i quali l'unico problema è stato la scoperta ad ottobre 2009 di un versamento pleurico dx, il quale non ha mai dato nessun fastidio, è stato monitorato per un anno con una serie di rx torace e una tac, senza arrivare ad una toracentesi, in quanto i medici lo hanno ritenuto fermo e leggermente in regresso e quindi non degno di altro interesse.
Ad ottobre 2010 le analisi del sangue hanno riscontrato un CA 19.9 di 96.
A novembre una tac completa con mdc non ha evidenziato niente di particolare, e il versamento leggermente regredito rispetto ad un anno prima.
Le analisi di dicembre hanno riportato un CA 19.9 di 102, tutto il resto ok.
Dieci giorni fa si è sottoposto ad una PET/TC, il cui riscontro è il seguente:
"
PROCEDURA:
Controllo della glicemia; idratazione del paziente per os. Iniezione basale di 18FDG; dopo 60 min acquisizione corporea totale
PET/TC in modalità 3D; analisi qualitativa e semiquantitativa delle immagini scintigrafiche. TC multistrato a bassa dose eseguita per
correzione per l'attenuazione e localizzazione di aree di ipermetabolismo glucidico.
RISPOSTA:
L'analisi delle immagini ottenute con acquisizione corporea totale e dopo ricostruzione secondo gli assi coronale, longitudinale e
trasverso, scansione TC total body senza mdc e fusione di immagini, ha messo in evidenza un'area di lieve iperaccumulo del
radiofarmaco in prossimità dell'emergenza dell'arteria epatica (SUV max 3,2); tale reperto, di incerta attribuzione anatomica, appare
meritevole di valutazione radiologica mirata.
Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5mmm), non si segnalano ulteriori aree di patologico accumulo del
radiofarmaco nei restanti distretti corporei esplorati, in particolare in corrispondenza del noto versamento pleurico destro.
Aspecifico ristagno intestinale ed urinario del radiofarmaco.
CONCLUSIONI:
Indagine PET/TC positiva per area di lieve ipermetabolismo glucidico in area celiaca.
SUV (Standardized Uptake Value)
valori normali < 2,5
"
Cosa significa?
Cosa significa "ipermetabolismo glucidico in area celiaca"?
Trattasi sicuramente di una recidiva del tumore?
Localizzato dove?
Cosa si intende per "..tale reperto, di incerta attribuzione anatomica, appare
meritevole di valutazione radiologica mirata.." ? Quale è la valutazione radiologica mirata? Io avevo capito che più preciso di una PET non c'è nulla..
Cosa possiamo prevedere?
Premesso che mio padre al momento sta bene, che ancora nessuno ha visto questo referto, chiedo a voi un parere che sia il più possibile sincero, anche se in questi casi potrebbe essere amaro sentirselo dire..
Grazie.
Buona giornata.
Massimo
[#1]
Gentile Utente,
il Medico Nucleare consiglia per suo padre di effettuare una TC (meglio se con MdC)per valutare una potenziale area di recidiva locale del problema originario o per individuare la causa della iperattività metabolica periceliaca (potrebbe trattarsi anche di un linfonodo patologico). Si consigli presso l'oncologo che abitualmente segue il babbo. Se papà fosse di esile corporatura, nell'attesa della TC si può forse cominciare a fare una valutazione preliminare con una ecografia.
Cordialità.
PS: "più preciso di una PET non vi è nulla".....in medicina non esiste l'assoluto...il processo diagnostico è composto da molti addendi ed ogniuno contribuisce per la propria parte.
il Medico Nucleare consiglia per suo padre di effettuare una TC (meglio se con MdC)per valutare una potenziale area di recidiva locale del problema originario o per individuare la causa della iperattività metabolica periceliaca (potrebbe trattarsi anche di un linfonodo patologico). Si consigli presso l'oncologo che abitualmente segue il babbo. Se papà fosse di esile corporatura, nell'attesa della TC si può forse cominciare a fare una valutazione preliminare con una ecografia.
Cordialità.
PS: "più preciso di una PET non vi è nulla".....in medicina non esiste l'assoluto...il processo diagnostico è composto da molti addendi ed ogniuno contribuisce per la propria parte.
Dr. Rodolfo Lanocita, Fondazione Istituto Nazionale Tumori - Milano
[#2]
Utente
Grazie, Dr. Lanocita.
La normale indagine di seguimento prevedeva come esame radiologico proprio un'ecografia addome, direi perchè meno invasiva di una tac. Ad ottobre, in parallelo agli esami del sangue, facemmo l'eco e da essa non risultò niente di particolare, anche a causa di "abbondante meteorismo". Questo è un problema che più o meno si presenta a tutte le eco. Il radiologo disse che il risultato di quella eco non era quindi molto attendibile. A quel punto però gli esami del sangue riportarono il CA 19.9 a 96 e allora il medico decise di fare la tac.
Come dicevo, la tac, con mdc, è del 23 novembre, quindi in effetti credo abbastanza vicina, e anche da quella non era emerso nulla di particolare.
Mio padre è alto 1e65 per 85kg, quindi non di esile corporatura, ma, le chiedo (ovviamente anche agli altri colleghi): fra quanto lei farebbe rifare la tac con mdc? Visti i problemi che le dicevo, anche se poco invasiva, l'ecografia non rischia di essere inutile?
Prima di decidere di fare la pet, in effetti l'oncologo aveva detto di rifare la tac a marzo. Fatta la pet, cambia qualcosa? Troppe radiazioni? La tac dovrebbe essere spostata più avanti? Certo, immagino che le radiazioni, pur se negative, in un caso come questo possano essere considerate il male minore..
Il risultato della pet, fa si che la prossima tac con mdc possa essere più mirata all'area di iperattività metabolica? Essa, quindi, è probabile che tolga tutti i dubbi?
Grazie.
Saluti. Massimo.
La normale indagine di seguimento prevedeva come esame radiologico proprio un'ecografia addome, direi perchè meno invasiva di una tac. Ad ottobre, in parallelo agli esami del sangue, facemmo l'eco e da essa non risultò niente di particolare, anche a causa di "abbondante meteorismo". Questo è un problema che più o meno si presenta a tutte le eco. Il radiologo disse che il risultato di quella eco non era quindi molto attendibile. A quel punto però gli esami del sangue riportarono il CA 19.9 a 96 e allora il medico decise di fare la tac.
Come dicevo, la tac, con mdc, è del 23 novembre, quindi in effetti credo abbastanza vicina, e anche da quella non era emerso nulla di particolare.
Mio padre è alto 1e65 per 85kg, quindi non di esile corporatura, ma, le chiedo (ovviamente anche agli altri colleghi): fra quanto lei farebbe rifare la tac con mdc? Visti i problemi che le dicevo, anche se poco invasiva, l'ecografia non rischia di essere inutile?
Prima di decidere di fare la pet, in effetti l'oncologo aveva detto di rifare la tac a marzo. Fatta la pet, cambia qualcosa? Troppe radiazioni? La tac dovrebbe essere spostata più avanti? Certo, immagino che le radiazioni, pur se negative, in un caso come questo possano essere considerate il male minore..
Il risultato della pet, fa si che la prossima tac con mdc possa essere più mirata all'area di iperattività metabolica? Essa, quindi, è probabile che tolga tutti i dubbi?
Grazie.
Saluti. Massimo.
[#3]
Con ordine:
il problema della radioesposizione in un paziente oncologico di 80 anni è secondario, meglio concentrarsi sulla utilità degli esami.
Vista la corporatura del babbo la TC con contrasto è sicuramente il meglio, per quanto concerne gli intervalli e la frequenza lo concorderà con l'oncologo.
Ci tenga aggiornati.
il problema della radioesposizione in un paziente oncologico di 80 anni è secondario, meglio concentrarsi sulla utilità degli esami.
Vista la corporatura del babbo la TC con contrasto è sicuramente il meglio, per quanto concerne gli intervalli e la frequenza lo concorderà con l'oncologo.
Ci tenga aggiornati.
[#5]
Utente
Salve.
Sono qui per aggiornarvi sugli ultimi sviluppi.
Come previsto dal Dr. Lanocita, alla pet di gennaio, sono seguiti prima un'ecografia, poi una tac e anche nuovi esami del sangue.
Questi i responsi:
-----
ECOGRAFIA ADDOME (mezzo di contrasto a microbolle di gas (SonoVue)) :
Lo studio contrastografico della regione celiaca e dell'asse mesenterico portale con e
senza mdc SonoVue evidenzia solo una immagine iposcogena ed ipovascolarizzata in sede
retroportale mediana, particolarmente evidente in fase tardiva.
Il reperto appare solo minimamente percepibile e dubbio nella TC di novembre us per cui
si richiede nuovo esame TC di conferma.
Resta dubbio anche il reperto di tessuto periarteria celiaca all'origine, anch'esso da
verificare con TC mirata.
Non raccolte libere o saccate in addome.
Non si osservano nodulazioni sospette nei due lobi del fegato.
-----
-----
TAC ADDOME SUPERIORE (senza e con contrasto) :
L'esame odierno, eseguito per valutazione della regione pancraetica in pz con esiti di DCP, come da specifica
richiesta, e posto a confronto con un precedente controllo eseguito in altra sede in data 23/11/10, rileva un
modesto incremento dimensionale di un circoscritto pacchetto linfonodale localizzato a sede
celiaca-interportocavale, che presenta nel complesso asse corto max attuale di 1,5cm circa (ex 1,3cm circa) ed una
modesta maggiore evidenza dell’areobilia intraepatica.
Sostanzialmente invariati i restanti reperti, in particolare anche al controllo odierno non si apprezzano segni di
recidiva locale di malattia con pancreas residuo omogeneo e Wirsung sottile; non distinte lesioni focali epatiche,
invariati i numerosi linfonodi, che mantengono asse corto max fin quasi centimetrico, nel piccolo omento, a sede
periaortica Sn, intercavoartica e nel ventaglio mesenteriale, l’ingrandimento del surrene Sn con una minuta
calcificazione a carico del braccio laterale, che mantiene comunque nel complesso valori densitometrici in
condizioni basali che rientrano nel range di benignità e le multiple formazioni cistiche a sede renale bilaterale.
Nelle porzioni di basi polmonari comprese nel campo d’indagine si apprezza una sostanziale stazionarietà degli
ispessimenti della pleura costale bilaterale, parzialmente calcifici, anche a disposizione antideclive, del
consolidamento parenchimale a morfologia ovalare, a disposizione basale posteriore Dx, riferibile in prima
istanza ad atelettasia rotonda e del versamento pleurico in campo medio-inferiore omolaterale con limitato e
diffuso ispessimento dei foglietti pleurici captanti il mdc ev: tali reperti appaiono riferibili in prima istanza
a pregressa esposizione l’asbesto e necessitano di correlazione con i dati anamnestico-lavorativi.
-----
Dalle analisi del sangue i valori fuori norma sono:
VES : 35
CA 19.9 : 164 (102 a dicembre)
Trascurando la parte relativa all'esposizione all'amianato,
cosa ne pensate?
Trattasi sicuramente di recidiva del tumore al pancreas?
È ipotizzabile che le cellule tumorali siano confinate nella ghiandola linfatica evidenziata? E in tal senso è ipotizzabile un nuovo intervento chirurgico per rimuovere solo quella ghiandola?
Altrimenti che altre strade possono essere percorribili e con quali speranze?
È possibile fare delle ipotesi su quale sarà la progressione della malattia e quindi quando/quali si presenteranno i primi sintomi?
Grazie a tutti. Saluti.
Sono qui per aggiornarvi sugli ultimi sviluppi.
Come previsto dal Dr. Lanocita, alla pet di gennaio, sono seguiti prima un'ecografia, poi una tac e anche nuovi esami del sangue.
Questi i responsi:
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ECOGRAFIA ADDOME (mezzo di contrasto a microbolle di gas (SonoVue)) :
Lo studio contrastografico della regione celiaca e dell'asse mesenterico portale con e
senza mdc SonoVue evidenzia solo una immagine iposcogena ed ipovascolarizzata in sede
retroportale mediana, particolarmente evidente in fase tardiva.
Il reperto appare solo minimamente percepibile e dubbio nella TC di novembre us per cui
si richiede nuovo esame TC di conferma.
Resta dubbio anche il reperto di tessuto periarteria celiaca all'origine, anch'esso da
verificare con TC mirata.
Non raccolte libere o saccate in addome.
Non si osservano nodulazioni sospette nei due lobi del fegato.
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TAC ADDOME SUPERIORE (senza e con contrasto) :
L'esame odierno, eseguito per valutazione della regione pancraetica in pz con esiti di DCP, come da specifica
richiesta, e posto a confronto con un precedente controllo eseguito in altra sede in data 23/11/10, rileva un
modesto incremento dimensionale di un circoscritto pacchetto linfonodale localizzato a sede
celiaca-interportocavale, che presenta nel complesso asse corto max attuale di 1,5cm circa (ex 1,3cm circa) ed una
modesta maggiore evidenza dell’areobilia intraepatica.
Sostanzialmente invariati i restanti reperti, in particolare anche al controllo odierno non si apprezzano segni di
recidiva locale di malattia con pancreas residuo omogeneo e Wirsung sottile; non distinte lesioni focali epatiche,
invariati i numerosi linfonodi, che mantengono asse corto max fin quasi centimetrico, nel piccolo omento, a sede
periaortica Sn, intercavoartica e nel ventaglio mesenteriale, l’ingrandimento del surrene Sn con una minuta
calcificazione a carico del braccio laterale, che mantiene comunque nel complesso valori densitometrici in
condizioni basali che rientrano nel range di benignità e le multiple formazioni cistiche a sede renale bilaterale.
Nelle porzioni di basi polmonari comprese nel campo d’indagine si apprezza una sostanziale stazionarietà degli
ispessimenti della pleura costale bilaterale, parzialmente calcifici, anche a disposizione antideclive, del
consolidamento parenchimale a morfologia ovalare, a disposizione basale posteriore Dx, riferibile in prima
istanza ad atelettasia rotonda e del versamento pleurico in campo medio-inferiore omolaterale con limitato e
diffuso ispessimento dei foglietti pleurici captanti il mdc ev: tali reperti appaiono riferibili in prima istanza
a pregressa esposizione l’asbesto e necessitano di correlazione con i dati anamnestico-lavorativi.
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Dalle analisi del sangue i valori fuori norma sono:
VES : 35
CA 19.9 : 164 (102 a dicembre)
Trascurando la parte relativa all'esposizione all'amianato,
cosa ne pensate?
Trattasi sicuramente di recidiva del tumore al pancreas?
È ipotizzabile che le cellule tumorali siano confinate nella ghiandola linfatica evidenziata? E in tal senso è ipotizzabile un nuovo intervento chirurgico per rimuovere solo quella ghiandola?
Altrimenti che altre strade possono essere percorribili e con quali speranze?
È possibile fare delle ipotesi su quale sarà la progressione della malattia e quindi quando/quali si presenteranno i primi sintomi?
Grazie a tutti. Saluti.
[#6]
Utente
Salve.
A seguito degli esami precedentemente riportati, nell'ultimo consulto, ci è stato proposto un
"TRATTAMENTO RADIOTERAPICO STEREOTASSICO".
Mi potete spiegare esattamente cos'è, quali i benefici e i possibili effetti collaterali? Davvero si riesce a colpire solo i tessuti malati senza ledere gli organi vicini? Davvero, visti i risultati degli esami, vi sembra corretto ricorrere a questo tipo di trattamento? Generalmente quante sedute sono necessarie? In che modo e dopo quanto si riesce a capire se il trattamento ha avuto successo?
Grazie a tutti.
Saluti
A seguito degli esami precedentemente riportati, nell'ultimo consulto, ci è stato proposto un
"TRATTAMENTO RADIOTERAPICO STEREOTASSICO".
Mi potete spiegare esattamente cos'è, quali i benefici e i possibili effetti collaterali? Davvero si riesce a colpire solo i tessuti malati senza ledere gli organi vicini? Davvero, visti i risultati degli esami, vi sembra corretto ricorrere a questo tipo di trattamento? Generalmente quante sedute sono necessarie? In che modo e dopo quanto si riesce a capire se il trattamento ha avuto successo?
Grazie a tutti.
Saluti
[#7]
Gentile Utente,
il quesito è sicuramente più pertinente per l'area del sito riservata ai Colleghi radioterapisti. Comunque si tratta di un trattamento radiante assai mirato con notevole risparmio dei tessuti sani circostanti la lesione che si vuole trattare. Il numero di sedute varia a seconda della patologia. In genere a 30-40 giorni dal termine del trattamento di esegue un nuovo controllo radiologico.
Cari saluti
il quesito è sicuramente più pertinente per l'area del sito riservata ai Colleghi radioterapisti. Comunque si tratta di un trattamento radiante assai mirato con notevole risparmio dei tessuti sani circostanti la lesione che si vuole trattare. Il numero di sedute varia a seconda della patologia. In genere a 30-40 giorni dal termine del trattamento di esegue un nuovo controllo radiologico.
Cari saluti
[#8]
Utente
Nel ringraziarla della risposta Dr. Pastore,
mi può dire come poter girare le mie lettere ai Colleghi radioterapisti? (Dr. Alongi,...)
Ovviamente occorre che possano leggere tutte le lettere intercorse in questo consulto, e non solo l'ultima, visto che nelle precedenti sono riportati i risultati degli esami.
Grazie.
Cordiali saluti.
mi può dire come poter girare le mie lettere ai Colleghi radioterapisti? (Dr. Alongi,...)
Ovviamente occorre che possano leggere tutte le lettere intercorse in questo consulto, e non solo l'ultima, visto che nelle precedenti sono riportati i risultati degli esami.
Grazie.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 11k visite dal 01/02/2011.
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Approfondimento su Celiachia
Cos'è la celiachia e come si manifesta? Caratteristiche della malattia celiaca in adulti e bambini, esami da fare e consigli di alimentazione senza glutine.