Cavernoma gliosi cerebrale
Gentile Collega,
sono un medico di med generale della prov di roma.sono stato sottoposto ad intervento chirurgico il 30 marzo 2010 per rimozione angioma cavernoso frontale sinistro sanguinante.pochi giorni fa ho fatto rm:esiti di pregresso intervento in sede frontale sin sottocorticale.in corrispondenza del cavo chirurgico si evidenzia lesione neoformata con caratteristica moruliforme del diam max di 2,5 cm, caratterizzata da segnale iperintenso e marcatamente ipointenso rispettivamente nelle sequenze T2 dipendenti e ad echo di gradiente, con minimo edema perilesionale esteso nel contesto della sostanza bianca del lobo frontale, minimo effetto di trazione gliotico-cicatriziale sul corno frontale del ventricolo laterale di sinistra, caratterizzata dopo infusione di mdc da potenziamento netto ed omogeneo.
lo studio angio rm arterioso e venoso eseguito prima e dopo infusione di mdc non ha evidenziato vasi neoformati,feedings arteriosi,collettori di scarico venosi locoregionali ne angiomi venosi in corrispondenza e perifericamente al reperto descritto..
conclusioni..l'esame ha documentato esiti del pregresso intervento chirurgico con rimozione completa della raccolta ematicA intraparenchimale.nel contesto del cavo l'esame ha rilevato persistenza di tessuto patologico neoformato residuo di malformazione vascolare criptica...
il neuroradiologo parla quindi di residuo di angioma con rischio di sanguinamento,mentre il neurochirurgo che mi ha operato e che purtroppo sono riuscito solo a contattare via sms dice che non è il cavernoma è solo la lacuna dove era il cavernoma e nn può sanguinare..
volevo sapere se si possono confondere gli esiti cicatriziali di un intervento
con un residuo di angioma (anche se sono un po scettico al riguardo)e se le eventuali aree cicatriziali posso potenziarsi dopo mdc.la cosa curiosa è che il neurochirurgo aveva chiesto solo rmn encefalo senza mezzo di contrasto mentre poi il radiologo ha voluto comunque fare il mdc.mi chiedo se sarebbe stao meglio rispettare la decisione del neurochirurgo..sai a volte occhio nn vede cuore nn duole..grazie mille e scusami se mi sono dilungato
fabrizio
sono un medico di med generale della prov di roma.sono stato sottoposto ad intervento chirurgico il 30 marzo 2010 per rimozione angioma cavernoso frontale sinistro sanguinante.pochi giorni fa ho fatto rm:esiti di pregresso intervento in sede frontale sin sottocorticale.in corrispondenza del cavo chirurgico si evidenzia lesione neoformata con caratteristica moruliforme del diam max di 2,5 cm, caratterizzata da segnale iperintenso e marcatamente ipointenso rispettivamente nelle sequenze T2 dipendenti e ad echo di gradiente, con minimo edema perilesionale esteso nel contesto della sostanza bianca del lobo frontale, minimo effetto di trazione gliotico-cicatriziale sul corno frontale del ventricolo laterale di sinistra, caratterizzata dopo infusione di mdc da potenziamento netto ed omogeneo.
lo studio angio rm arterioso e venoso eseguito prima e dopo infusione di mdc non ha evidenziato vasi neoformati,feedings arteriosi,collettori di scarico venosi locoregionali ne angiomi venosi in corrispondenza e perifericamente al reperto descritto..
conclusioni..l'esame ha documentato esiti del pregresso intervento chirurgico con rimozione completa della raccolta ematicA intraparenchimale.nel contesto del cavo l'esame ha rilevato persistenza di tessuto patologico neoformato residuo di malformazione vascolare criptica...
il neuroradiologo parla quindi di residuo di angioma con rischio di sanguinamento,mentre il neurochirurgo che mi ha operato e che purtroppo sono riuscito solo a contattare via sms dice che non è il cavernoma è solo la lacuna dove era il cavernoma e nn può sanguinare..
volevo sapere se si possono confondere gli esiti cicatriziali di un intervento
con un residuo di angioma (anche se sono un po scettico al riguardo)e se le eventuali aree cicatriziali posso potenziarsi dopo mdc.la cosa curiosa è che il neurochirurgo aveva chiesto solo rmn encefalo senza mezzo di contrasto mentre poi il radiologo ha voluto comunque fare il mdc.mi chiedo se sarebbe stao meglio rispettare la decisione del neurochirurgo..sai a volte occhio nn vede cuore nn duole..grazie mille e scusami se mi sono dilungato
fabrizio
[#1]
Caro Fabrizio,
scusa se non ho risposto prima, pur avendo letto la tua richiesta di consulto sono sempre stato distolto da telefonate o lavoro prima di risponderti.
Da quello che hai scritto, sembra che ci sia appunto tessuto nel cavo chirurgico, ma non è cavernoma come dice il neurochirurgo anche perchè l'angio-RM non ha evidenziato vasi afferenti o efferenti. Inoltre aree fibroaderenziali possono potenziarsi dopo mdc specie nel primo anno dopo l'intervento in quanto sono ancora in fase di evoluzione prima di stabilizzarsi completamente.
Sicuramente la cosa da fare sarebbe una rm con mdc di follow-up (su indicazione del neurochirurgo dopo che avrà visionato le lastre RM).
Saluti e in bocca al lupo.
scusa se non ho risposto prima, pur avendo letto la tua richiesta di consulto sono sempre stato distolto da telefonate o lavoro prima di risponderti.
Da quello che hai scritto, sembra che ci sia appunto tessuto nel cavo chirurgico, ma non è cavernoma come dice il neurochirurgo anche perchè l'angio-RM non ha evidenziato vasi afferenti o efferenti. Inoltre aree fibroaderenziali possono potenziarsi dopo mdc specie nel primo anno dopo l'intervento in quanto sono ancora in fase di evoluzione prima di stabilizzarsi completamente.
Sicuramente la cosa da fare sarebbe una rm con mdc di follow-up (su indicazione del neurochirurgo dopo che avrà visionato le lastre RM).
Saluti e in bocca al lupo.
Dr. Raffaello Sutera
Specialista in Radiodiagnostica
www.raffaellosutera.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.7k visite dal 18/07/2010.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.