Referto pet


Buongiorno,

Vi scrivo in merito all'esito ritirato quest'oggi dell'esame PET effettuato con tecnica 2D (emissiva,trasmissiva), a digiuno e a 45 minuti dall'iniezione di FDG; scansione whole body dalla base cranica alla radice degli arti inferiori.

Il quesito diagnostico era una linfopatia ascellare bilaterale riscontrata durante ecografia mammaria svolta per controllo dopo sei mesi da un intervento d'asportazione formazione al mesenchima sottoclaveare risultata benigna ad esame istologico.

Riporto esito:


L'analisi delle immagini tomoscintigrafiche PET evidenzia la presenza di una circoscritta area di moderata iperfissazione dell'analogo radiomarcato del glucosio posto in regione laterocervicale destra, di possibile pertinenza linfonodale,ancora compatibile con natura aspecifico/flogistica.
Non si osservano ulteriori aree di iperaccumulo del tracciante di sicuro significato oncologico nell'ambito corporeo esplorato. In particolare,non si osserva incremento patologico del metabolismo glucidico nei linfonodi ascellari modicamente ingranditi bilateralmente rilevati in recente esame ecografico mammario.
Come reperto collaterale si segnala la presenza di un'immagine di "minus" di fissazione del tracciante in regione pelvica a sinistra, superiorente e lateralmente alla vescica (cisti annessiale?).

CONCLUSIONI: indagine PET globale corporea indicativa per la presenza di moderata iperfissazione del tracciante in sede laterocervicale a destra, di possibile pertinenza linfonodale; ultile controllo ecografico.



Per quanto l'esito mi abbia rassicurata sui dubbi nati rispetto i linfonodi ascellari,mi ha procurato ulteriori domande.

In quale caso l'esame PET può rilevare la situazione descritta in zona laterocervicale?..E' di possibile pertinenza oncologica?

Colgo l'occasione per porgere distinti saluti e ringraziare anticipatamente del tempo rubatoVi
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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Gentile utente, l'esame PET chiaramente ha alcuni limiti in quanto è capace solo di valutare l'attività biologoca dei tessuti ma non la loro morfologia.
Quasi sicuramente il reperto collaterale ritrovato in sede laterocervicale è dovuto ad un linfonodo infiammato, ma sarà necessaria un'altra ecografia (questa volta al collo) per valutare la morfologia del linfonodo e con quest'esame si potrà dire se ha caratteristiche benigne.
Cordialità.

Dr. Raffaello Sutera
Specialista in Radiodiagnostica
www.raffaellosutera.it

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