Tac in paziente operata di carcinoma renale

Chiederei, se possibile, il parere sia di un radiologo che di un oncologo per quanto segue:
Sono stata operata di nefrectomia parziale per carcinoma renale di 4 cm in ottobre 2008. Ho eseguito:
tac addome e rx torace in ottobre 2008
tac addome + torace a marzo 2009
eco addome e rx torace a settembre 2009

E' prevista tac addome + torace a marzo 2010.

La settimana scorsa ho eseguito TAC CRANIO-ENCEFALO E MAXILLO-FACCIALE al pronto soccorso in seguito ad un incidente. Ritengo che in alcuni casi, come questo mio incidente, i medici prescrivano certi esami per salvaguardare se stessi più che la salute del paziente, comunque ormai è fatta. Il mio medico mi suggerisce di prendere in considerazione l'idea di posticipare di alcuni mesi la tac prevista dal mio follow-up a marzo, perchè sono troppe radiazioni in un mese. Vorrei esprimere la mia paura per i rischi causati dalle radiazioni ionizzanti che va ad aggiungersi al timore delle recidive. Mi trovo tra due fuochi. COSA MI CONSIGLIATE DI FARE? Il rimandare di 3/4 mesi la tac diminuisce il rischio? Le radiazioni vengono smaltite col tempo? Però resterei scoperta per i controlli. Come conciliare le due cose? Quali dati esistono sul rapporto tra quantità di radiazioni assorbite, l'arco di tempo in cui si assorbono e sviluppo di tumori? A che livello di rischio sono io?
Ringrazio anticipatamente i medici che risponderanno.
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Dr.ssa Anna Maria Martin Anestesista 2k 68
Gentile utente buon giorno, le consiglio di seguire i protocolli stabiliti per i controlli dopo l'intervento subito. La paura delle radiazioni è immotivata, è molto più pericoloso non fare i controlli e trovarsi poi, Dio non voglia, con una recidiva.
In ogni modo perchè non sente il parere dei medici che la seguono per il follow up del Ca renale, mi sembra la cosa migliore.
Un saluto

La consulenza e' prestata a titolo
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Dottoressa Anna Maria Martin

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Utente
Utente
Ho sentito la mia oncologa e mi pare dia importanza al rischio radiazioni infatti consiglia di rimandare la tac. Suggerisce di fare eco addome e rx torace così si vedono intanto le eventuali"cose più grandi". Ha usato queste parole, ma io ho paura, voglio vedere anche masse di piccole dimensioni, se ci sono. Non sono tranquilla. Vorrei sapere se la RMN non possa essere una valida alternativa alla TAC. La mia oncologa ha detto che la Risonanza sul torace non vede niente. Sono disperata aiutatemi, sto perdendo fiducia nella mia oncologa; forse sbaglio, sarà solo perchè non mi dice quello che vorrei. Vi prego, consigliatemi. Se c'è anche un oncologo e un radiologo a leggermi, li prego di rispondermi. Grazie mille
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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Gentile utente, leggo solo ora di ritorno da un congresso questa richiesta e la posso tranquillizare sul rischio radiazioni.
Intanto non si "smaltiscono col tempo", il danno, se viene fatto alle cellule, è fatto al momento dell'irradiazione, poi eventuali tumori (comunque rarissimi e totalmente indipendenti dalla dose subita a meno che non si venga esposti a dosi che sono circa 1000-2000 volte quelle di una singola TC per cui il danno allora è dose-dipendente in quei casi).
Inoltre, al PS ha fatto TC ad una regione che è diversa da quella che deve essere controllata, cioè l'addome ed il torace, per cui potrebbe tranquillamente fare la TC programmata.
In ogni caso, anche l'ecografia è un'ottima modalità per il follow-up dei pazienti oncologici, e la sua sensibilità ed accuratezza è elevata anche se non pari a quella di una TC.
La RM per questi casi (studio di torace ed addome) non è indicata se non per valutare eventuali lesioni dubbie alla TC in organi parenchimatosi come il fegato.
Le consiglio di seguire comunque le indicazioni della sua oncologa.
Cordialità.

Dr. Raffaello Sutera
Specialista in Radiodiagnostica
www.raffaellosutera.it

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Utente
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta, ma scusi se insisto sul tema radiazioni: la mia oncologa ha detto che esiste un rischio legato all'accumulo di rx e ai tempi di assunzione per questo consiglia di rinviare la tac. Invece da quello che lei dice, mi sembra di capire che, essendo il rischio nel momento in cui si viene colpiti, ripeterla dopo una settimana o 4 mesi non fa differenza. Non è così? Ho letto anche su internet che recenti studi statunitensi sostengono che il rischio che la tac provochi sviluppo di tumori è molto superiore di quanto si pensava finora.
Ma la RM non è indicata per i tessuti molli? Quindi non si vedono bene gli organi dell'addome e i linfonodi?
Mi perdoni l'insistenza, ma sono molto ansiosa.
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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Gentile utente, la tematica è un pò complessa, ma si può dire che il danno radio-indotto a livello molecolare viene prontamente riparato da enzimi preposti allo scopo e solo quando questo non avviene è possibile che si abbia una mutazione che a lungo andare (in un arco di molti anni) può portare alla formazione di un tumore.
In America il problema è reale, ma questo per via del fatto che molte persone si sottopongono ad esami TC ripetuti anche 10-20 volte l'anno (per lo più senza nessuna motivazione medica, ma per puro capriccio)...ecco perchè alla fine gli studi riportano incidenze più elevate di tumori radio-indotti. In Italia per fortuna questo non avviene, perchè c'è un maggiore controllo da parte dei radiologi e maggiore consapevolezza dei colleghi che prescrivono gli esami.
La RM è indicata per i tessuti molli superficiali e per valutare alcuni problemi di fegato e milza (restando nell'addome superiore), o problemi vascolari (angio-RM) ma non va bene per il torace e le strutture vicine ai grossi vasi a causa di artefatti respiratori e da pulsazione arteriosa.
Cordialità.
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Utente
Utente
La ringrazio, lei è stato molto chiaro. Avrei un'ultima domanda da porre in merito all'esito della tac cranio e maxillo-facciale che ho eseguito in seguito all'incidente. Il referto riporta: una minuta bolla aere su pavimento dell'orbita di sx. Cosa significa? E' importante?
la ringrazio ancora e la saluto
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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Non capisco se nel referto ci si riferisce ad una struttura ossea, inoltre le chiedo se ha avuto fratture alla regione studiata.
Comunque non credo sia nulla di importante, e che sia stata segnalata semplicemente perchè si vedeva, a tipo reperto accessorio.
Cordiali saluti.
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Utente
Utente
Le riporto il referto per intero:
strutture della linea mediana di riferimento in asse.
Non lesioni intra e extra parenchimali sovra e sottotentoriali di significato acuto. Nei limiti il sistema ventricolare e gli spazi liquorali periencefalici. Non linee di frattura alle scansioni TC, minuta bolla aere su pavimento dell'orbita di sn. ( aere sta per aerea?)
Spero non sia niente di importante. Sa, dopo esperienze come la mia si pensa sempre al peggio. E' comunque da tenersi sotto controllo o siamo sicuri che non abbia alcun significato?
Grazie tante ancora
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Dr. Raffaello Sutera Radiologo, Senologo, Neuroradiologo 797 24
Ok, leggendo il referto in toto capisco che quella cosa non è niente di preoccupante.
Cordial saluti