Tac al torace con contrasto
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Gentile Utente, stia tranquillo, la TAC con contrasto non presenta particolari "rischi" ivi inclusa la somministrazione del contrasto. Le reazioni allergiche "gravi" sono estremamente rare e difficilmente possono essere previste mediante esami ematochimici o specifiche interviste anamnestiche, naturalemente se un soggetto è "poliallergico" il riscio è lievemente aumentato.
Più frequenti sono le reazioni minori quali pomfi (tipo puntura di zanzara) ed eritemi (arrossamenti diffusi) che di solito è sufficiente trattare con abbondante idratazione o con modeste dosi di cortisonico.
Comunque sia il mezzo di contrasto viene di norma impiegato in presidi dove sia disponibille in tempi ultrarapidi il servizio di rianimazione ed i radiologi "devono" frequentare corsi di primo intervento di rianimazione ogni due anni.
La visita si svolgerà nel sguente modo:
- accoglienza e disbrigo pratiche amministrative
- raccolta dell'anamnesi e storia clinica e firma del consenso alla somministrazione del contrasto, previa visione degli esami ematochimici da parete del radiologo
-incannulamento di una vena periferica da parte di un infermiere
- esecuzione dell'esame da parte del tecnico di radiologia sotto la supervisione del medico
- rimozione dell'agocannula dopo breve periodo di osservazione
- refertazione dell'esame da parte del radiologo (da 1 a 5giorni a seconda della struttura).
PS: durante l'iniezione del contrasto potrà avvertire una vampata di calore e palpitazioni al cuore....non si spaventi è transitorio e non pericoloso.
Cordialità,
Più frequenti sono le reazioni minori quali pomfi (tipo puntura di zanzara) ed eritemi (arrossamenti diffusi) che di solito è sufficiente trattare con abbondante idratazione o con modeste dosi di cortisonico.
Comunque sia il mezzo di contrasto viene di norma impiegato in presidi dove sia disponibille in tempi ultrarapidi il servizio di rianimazione ed i radiologi "devono" frequentare corsi di primo intervento di rianimazione ogni due anni.
La visita si svolgerà nel sguente modo:
- accoglienza e disbrigo pratiche amministrative
- raccolta dell'anamnesi e storia clinica e firma del consenso alla somministrazione del contrasto, previa visione degli esami ematochimici da parete del radiologo
-incannulamento di una vena periferica da parte di un infermiere
- esecuzione dell'esame da parte del tecnico di radiologia sotto la supervisione del medico
- rimozione dell'agocannula dopo breve periodo di osservazione
- refertazione dell'esame da parte del radiologo (da 1 a 5giorni a seconda della struttura).
PS: durante l'iniezione del contrasto potrà avvertire una vampata di calore e palpitazioni al cuore....non si spaventi è transitorio e non pericoloso.
Cordialità,
Dr. Rodolfo Lanocita, Fondazione Istituto Nazionale Tumori - Milano
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.7k visite dal 22/01/2010.
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