Angioma nel deltoide
Da quando sono nato (ora ho 30anni) ho una malformazione chiamata su alcuni referti medici come emangioma molto esteso all’interno del muscolo deltoide della spalla destra.
Non soffro di dolori continui, ma puo capitare mediamente che 1-2giorni al mese, questa spalla di gonfia notevolmente provocandomi un dolore quasi insopportabile.
Associato al dolore perdo completamente la mobilità della spalla.
Ho provato a chiedere diversi consulti medici negli anni, ma oltre a soluzioni medicamentose (che non danno per altro sollievo) non ho avuto altre proposte.
Anche medicamenti contenenti codeina, ibuprofene, paracetamolo, ecc non mi danno un significativo sollievo. Cosi come anche cerotti per dolori muscolari.
Uno chirurgo specialista sulla spalla mi ha proposto come ultima spiaggia, qualora il male diventasse più frequentemente e non più sopportabile di affrontare un intervento chirurgico. Questo prevederebbe l’asportazione del muscolo deltoide e la sostituzione con il muscolo del gran dorsale.
Ovvio a seguire tanta terapia riabilitativa.
Un altro specialista aveva analizzato la possibilità di fare delle inizioni localizzate e ripetute su piu sedute (all’interno di una speciale apparecchiatura a risonanza magnetica) con una specie di collagine che avrebbe ostruito e a sua volta fatto seccare questo groviglio di vene nel deltoide per evitare successivi rigonfiamenti.
Tuttavia vista la grandezza dell’emangioma ha rivalutato la proposta e sconsigliato l’intervento.
Non so davvero che fare.
Cerco proposte di trattamenti meno invasivi che mi permettano di avere almeno un sollievo durate le fasi acute del male.
Ho a disposizione immagini delle risonanze, ma ho visto che qui non posso allegarvele.
Ev posso trasmetterle per email a chi potrebbero interessare.
Vi ringrazio per qualsiasi vostro spunto.
Saluti
CP
Non soffro di dolori continui, ma puo capitare mediamente che 1-2giorni al mese, questa spalla di gonfia notevolmente provocandomi un dolore quasi insopportabile.
Associato al dolore perdo completamente la mobilità della spalla.
Ho provato a chiedere diversi consulti medici negli anni, ma oltre a soluzioni medicamentose (che non danno per altro sollievo) non ho avuto altre proposte.
Anche medicamenti contenenti codeina, ibuprofene, paracetamolo, ecc non mi danno un significativo sollievo. Cosi come anche cerotti per dolori muscolari.
Uno chirurgo specialista sulla spalla mi ha proposto come ultima spiaggia, qualora il male diventasse più frequentemente e non più sopportabile di affrontare un intervento chirurgico. Questo prevederebbe l’asportazione del muscolo deltoide e la sostituzione con il muscolo del gran dorsale.
Ovvio a seguire tanta terapia riabilitativa.
Un altro specialista aveva analizzato la possibilità di fare delle inizioni localizzate e ripetute su piu sedute (all’interno di una speciale apparecchiatura a risonanza magnetica) con una specie di collagine che avrebbe ostruito e a sua volta fatto seccare questo groviglio di vene nel deltoide per evitare successivi rigonfiamenti.
Tuttavia vista la grandezza dell’emangioma ha rivalutato la proposta e sconsigliato l’intervento.
Non so davvero che fare.
Cerco proposte di trattamenti meno invasivi che mi permettano di avere almeno un sollievo durate le fasi acute del male.
Ho a disposizione immagini delle risonanze, ma ho visto che qui non posso allegarvele.
Ev posso trasmetterle per email a chi potrebbero interessare.
Vi ringrazio per qualsiasi vostro spunto.
Saluti
CP
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Gentilissimo Utente
Sono una Radiologa Interventista e lavoro anche in team di persone che si occupano solo di malformazioni vascolari.
Avrei bisogno di vedere la sua documentazione clinica e radiologica per poi eventualmente sottoporla ai colleghi in corso di riunione multidisciplinare per proporle la migliore strada da seguire.
Mi contatti quando meglio crede e cerchiamo di organizzarci.
A presto
Anna Maria Ierardi
Sono una Radiologa Interventista e lavoro anche in team di persone che si occupano solo di malformazioni vascolari.
Avrei bisogno di vedere la sua documentazione clinica e radiologica per poi eventualmente sottoporla ai colleghi in corso di riunione multidisciplinare per proporle la migliore strada da seguire.
Mi contatti quando meglio crede e cerchiamo di organizzarci.
A presto
Anna Maria Ierardi
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 03/01/2019.
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