Scleroembolizzazione varicocele

Gentile Utente sono ormai anni che si preferisce la scleroembolizzazione retrograda di I intenzione per questa patologia .........certo che se il Centro non è attrezzato con personale,apparecchiature e materiali cerca sempre di trattenere il Paziente in altro modo .
Ciò accade molto più frequentemente in Italia che negli altri Stati

Le allego questo link lo legga attentamente

https://www.medicitalia.it/blog/radiologia-interventistica/5054-operazione-al-varicocele-cosa-e-giusto-sapere.html

Mi stupisco poi ancor di più della sede da cui mi arriva la richiesta..........MIlano
Che dire.......!!!!!!!!!


E' doveroso fare però alcuni distinguo l'ospedale o la clinica che esegue la scleroebolizzazione retrograda deve essesre un Centro qualificato con operatori esperti cioè che abbiano eseguito almeno 100 di questi interventi-

Ecco i Centri qualificati
http://www.varicocele.it/centri_qualificati.html

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

Gentile Dottor Prudenzano,

Grazie della sua risposta.
Avevo già letto il suo articolo che avevo trovato poco dopo aver inserito la richiesta di consulto e mi fa piacere ricevere un'ulteriore conferma della preferibilità dell'intervento di scleroembolizzazione se eseguita da personale specializzato e in centri attrezzati.
Quanto al suo stupore, è stato probabilmente pari al mio quando, dopo il primo consulto, ho scoperto l'esistenza di interventi alternativi e molto meno invasivi tramite internet. Preciso solo che la prima struttura a cui mi sono rivolto non si trova proprio a Milano città, ma è comunque un ospedale molto importante, il che, unito alla faccia un po' spaesata del mio medico di base riguardo la scleroembolizzazione, ha creato anche in me quella perplessità di cui scrivevo.
Un motivo in più per ringraziare Lei e i suoi colleghi per il vostro aiuto su questo e simili siti!

Purtroppo i medici di base spesso non si aggiornano sulle tecniche a minor invasività (non tutti ne conosco alcuni preparatissimi) e alcuni colleghi non rispettano le normative sul consenso informato prima di ogni intervento
.Infatti non basta far firmare un foglio in cui non si capisce niente ma soprattutto bisognerebbe colloquiare con il Paziente e spiegare i rischi e i benefici della procedura e se ne esistono altre magari non praticate nel proprio centro che sono meno invasive di quella proposta......poi magari il paziente può scegliere ugualmente la struttura o l'operatore che vuole anche con tecniche più invasive e questo si chiama anche "libero arbitrio".
Ribadisco però che l'operatore deve essere esperto che esegua a regime almeno 20 di questi interventi /anno e almeno 100 intutto altrimenti tutto quello che ho scritto non vale niente.

legga anche questo link nel Suo interesse

https://www.medicitalia.it/minforma/medicina-legale-e-delle-assicurazioni/158-il-consenso-informato-come-spiegare-al-paziente.html

Poi mi permetta " una licenza poetica"
Non credo proprio che la struttura dove Lei si è rivolto sia di eccellenza..... ( quella dell'intervento "open") non voglio sapere quale sia nè dove si trovi (altrimenti rischiamo pure una querela visto che il post sarà letto) ma d'ora in avanti la eviti nel Suo interesse