Dolori dopo embolizzazione varicocele pelvico
Salve sono una donna di 40 anni
il mio calvario è iniziato a marzo scorso con piccolo dolore in fossa iliaca dx e crampi alla parte alta dell'addome. A pronto soccorso mi hanno fatto 1 eco addome che risulta negativa, ma dato che avevo diarrea mi sono stati prescritti normix e debridat con i quali i crampi al colon sono andati via, ma non il dolore in fossa iliaca dx e il bruciore al fianco dx e alla natica dx che mi venivano alleviati da fiale di magnesio. A settembre fatta la visita dal ginecologo che mi ha trovato l'ovaio dx molto dolente tanto che toccato l'ovaio i dolori si irradiavano anche nella parte alta dell'addome ho eseguito un rmn con esito: varicocele pelvico bilaterale. Sono stata trattata con primolut per sospetta endometriosi, poi con digossina e bassado per il varicocele e una infezione da micoplasma, ma i sintomi peggioravano: dolori in fossa iliaca dx e forti crampi al colon, dolori alla schiena, retrosternali vicino all'ombellico e sensazione di addome irritato e tenesmo, dolori e bruciori soprattutto alla gamba e alla natica dx, tanto che non riuscivo a stare in piedi, a volte a camminare ne a passare la mano sull'addome, il tutto migliorava notevolmente da sdraiata e il primo gg del ciclo. I dolori iniziano al mattino dopo poco che sto in piedi. Dopo una visita dal gastroenterologo e una cura a base antibiotici e intesticort ero riuscita a stare meglio anche se non potevo fare una corsa o lunghe passeggiate cosi mi hanno embolizzato il varicocele il 17.12.14; dal gg successivo all'intervento avverto gli stessi sintomi di quando stavo male, ma molto più accentuati: bruciore a tutto l'addome e alla zona pelvica sia a dx che a sx, gonfiore addominale e fori crampi, come se avessi delle ferite interne e non posso nemmeno più stare su un fianco o prona o seduta; inoltre a sx si è formato un cordone duro e dolente nella fossa iliaca. Sto facendo una cura a base di deltacortene da una settimana ma i sintomi sembrano peggiorare e sono costretta a prendere il palexia; prima del'intervento avevo usato pochissimi analgesici, i dolori passavano con miorilassanti naturali.Ho fatto eco addome eco doppler e rmn con mdc, tutto sembra a posto a parte un versamento retroperitoneale. Chiedo se avesse esperienza di un caso come il mio e se le cose poi si sono risolte. Grazie infinite
il mio calvario è iniziato a marzo scorso con piccolo dolore in fossa iliaca dx e crampi alla parte alta dell'addome. A pronto soccorso mi hanno fatto 1 eco addome che risulta negativa, ma dato che avevo diarrea mi sono stati prescritti normix e debridat con i quali i crampi al colon sono andati via, ma non il dolore in fossa iliaca dx e il bruciore al fianco dx e alla natica dx che mi venivano alleviati da fiale di magnesio. A settembre fatta la visita dal ginecologo che mi ha trovato l'ovaio dx molto dolente tanto che toccato l'ovaio i dolori si irradiavano anche nella parte alta dell'addome ho eseguito un rmn con esito: varicocele pelvico bilaterale. Sono stata trattata con primolut per sospetta endometriosi, poi con digossina e bassado per il varicocele e una infezione da micoplasma, ma i sintomi peggioravano: dolori in fossa iliaca dx e forti crampi al colon, dolori alla schiena, retrosternali vicino all'ombellico e sensazione di addome irritato e tenesmo, dolori e bruciori soprattutto alla gamba e alla natica dx, tanto che non riuscivo a stare in piedi, a volte a camminare ne a passare la mano sull'addome, il tutto migliorava notevolmente da sdraiata e il primo gg del ciclo. I dolori iniziano al mattino dopo poco che sto in piedi. Dopo una visita dal gastroenterologo e una cura a base antibiotici e intesticort ero riuscita a stare meglio anche se non potevo fare una corsa o lunghe passeggiate cosi mi hanno embolizzato il varicocele il 17.12.14; dal gg successivo all'intervento avverto gli stessi sintomi di quando stavo male, ma molto più accentuati: bruciore a tutto l'addome e alla zona pelvica sia a dx che a sx, gonfiore addominale e fori crampi, come se avessi delle ferite interne e non posso nemmeno più stare su un fianco o prona o seduta; inoltre a sx si è formato un cordone duro e dolente nella fossa iliaca. Sto facendo una cura a base di deltacortene da una settimana ma i sintomi sembrano peggiorare e sono costretta a prendere il palexia; prima del'intervento avevo usato pochissimi analgesici, i dolori passavano con miorilassanti naturali.Ho fatto eco addome eco doppler e rmn con mdc, tutto sembra a posto a parte un versamento retroperitoneale. Chiedo se avesse esperienza di un caso come il mio e se le cose poi si sono risolte. Grazie infinite
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Gentile Utente normalmente i dolori da PCS provocati dal varicocele pelvico si accentuano i gg dopo la scleroembolizzazione percutanea per poi ridursi nelle settimane successive.Ora è passato circa un mese dall'intervento e normalmente i dolori dovrebbero essersi risolti.La persistenza dei fastidi associata alla presenza di piccola quota fluida nel Douglas fa pensare che non sia solo stato il varicocele la causa dei sintomi ma per esempio un endometriosi o un infezione pelvica associata (o altro ancora).
Credo che la cosa migliore sia quella di eseguire una nuova consulenza ginecologica al più presto.
Credo che la cosa migliore sia quella di eseguire una nuova consulenza ginecologica al più presto.
DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce
[#2]
Utente
Gentilissimo Dott Prudenzano
La ringrazio infinitamente per la sua risposta. Come mia ha consigliato ho fatto subito una visita da un ginecologo che dall'eco transvaginale e dalla visita non rileva niente di anomalo, sospetta una endometriosi e vorrebbe fare una laparoscopia. Lunedi scorso ho fatto una tac pet che risulta negativa e questa è la risposta del terapista del dolore che me la aveva ordinata "Ho riguardato le immagini e siamo giunti alla conclusione che non ci sono segni di patologia in corso. Nella TAC-PET nn ci sono segni di flogosi (come invece indicava la RMN con il versamento esistente) e pertando cominicerei a ridurre il Deltacortene a metà compressa per una settimana poi toglierlo. Rimane il problema di una diagnosi o meglio di una causa del suo dolore e dei suoi sintomi. Quando l'ho visitata ho avuto una immediata sensazione che si potesse trattare di un dolore viscerale vuoi per l'estensione dei sintomi e vuoi per l'assoluta mancanza di segni di deficit neurologico). La risposta al Palexia (in condizioni di riposo) mi sostiene ancor più l'ipotesi. Ma da dove origina il dolore che ora è bilaterale? Esiste una relazione con l'intervento subito? Nella TAC-PET si evidenzia una modesta reazione flogistica intorno alle spirali endovenose (vene ovariche) che appoggiano sulla fascia degli psoas e dei vasi iliaci. Lo psoas scende alla regione inguinale ed è utilizzato per stare in piedi e per qualsiasi movimento delle gambe. Le due spirali metalliche amagnetiche potrebbero essere viste con l'ecografia. Mi monitorizzi con ecografia addominale la situazione e veda se c'è versamento intorno. Non so se l'ecografista può farlo."
Io Le chiedo come è possibile che lapet non veda ciò che vedeva la rmn? E Visto che il dott che ha esguito l'embolizzazione continua solo a dire ce non gli è mai successo e non mi da una soluzione chiedo a Lei se le spirali possano essere monitorate e come e se possono essere rimosse.
Grazie infinite
La ringrazio infinitamente per la sua risposta. Come mia ha consigliato ho fatto subito una visita da un ginecologo che dall'eco transvaginale e dalla visita non rileva niente di anomalo, sospetta una endometriosi e vorrebbe fare una laparoscopia. Lunedi scorso ho fatto una tac pet che risulta negativa e questa è la risposta del terapista del dolore che me la aveva ordinata "Ho riguardato le immagini e siamo giunti alla conclusione che non ci sono segni di patologia in corso. Nella TAC-PET nn ci sono segni di flogosi (come invece indicava la RMN con il versamento esistente) e pertando cominicerei a ridurre il Deltacortene a metà compressa per una settimana poi toglierlo. Rimane il problema di una diagnosi o meglio di una causa del suo dolore e dei suoi sintomi. Quando l'ho visitata ho avuto una immediata sensazione che si potesse trattare di un dolore viscerale vuoi per l'estensione dei sintomi e vuoi per l'assoluta mancanza di segni di deficit neurologico). La risposta al Palexia (in condizioni di riposo) mi sostiene ancor più l'ipotesi. Ma da dove origina il dolore che ora è bilaterale? Esiste una relazione con l'intervento subito? Nella TAC-PET si evidenzia una modesta reazione flogistica intorno alle spirali endovenose (vene ovariche) che appoggiano sulla fascia degli psoas e dei vasi iliaci. Lo psoas scende alla regione inguinale ed è utilizzato per stare in piedi e per qualsiasi movimento delle gambe. Le due spirali metalliche amagnetiche potrebbero essere viste con l'ecografia. Mi monitorizzi con ecografia addominale la situazione e veda se c'è versamento intorno. Non so se l'ecografista può farlo."
Io Le chiedo come è possibile che lapet non veda ciò che vedeva la rmn? E Visto che il dott che ha esguito l'embolizzazione continua solo a dire ce non gli è mai successo e non mi da una soluzione chiedo a Lei se le spirali possano essere monitorate e come e se possono essere rimosse.
Grazie infinite
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Nella nostra esperienza di moltissimi varicoceli embolizzati (fra maschili e femminili oltre 600) non abbiamo mai riportato un singolo caso di intolleranza al platino quindi possiamo affermare che l'intolleranza al platino esiste solo come ipotesi ma che non trova un substrato nella realtà dei fatti.
Nel corso della nostra esperienza invece ritroviamo una casistica altissima di varicoceli femminili anche non sintomatoci o iposintomatici che possono rispondono bene alla terapia medica (o altre terapie) e che quindi non devono essere embolizzati.
Vista l'elevata prevalenza di varicoceli femminili nella popolazione generale (a 40 anni attualmente e con gravidanza alle spalle si aggira intorno addirittura quasi al 40%) è facile ipotizzare la concomitanza di un varicocele e di un dolore pelvico la cui "radice" non è affatto il varicocele.
Percui cosa puo accarede?
Il varicocele viene embolizzato ma il dolore rimane poichè non è il varicocele la sua causa.
Quindi suppongo che in base a quello che Lei mi riferisce probabilmente e, con i limiti della consulenza "a distanza" , Lei si potrebbe trovare in questo secondo gruppo di Pazienti.
Le spirali si vedono con RX e male con eco.
Distinti saluti
Nel corso della nostra esperienza invece ritroviamo una casistica altissima di varicoceli femminili anche non sintomatoci o iposintomatici che possono rispondono bene alla terapia medica (o altre terapie) e che quindi non devono essere embolizzati.
Vista l'elevata prevalenza di varicoceli femminili nella popolazione generale (a 40 anni attualmente e con gravidanza alle spalle si aggira intorno addirittura quasi al 40%) è facile ipotizzare la concomitanza di un varicocele e di un dolore pelvico la cui "radice" non è affatto il varicocele.
Percui cosa puo accarede?
Il varicocele viene embolizzato ma il dolore rimane poichè non è il varicocele la sua causa.
Quindi suppongo che in base a quello che Lei mi riferisce probabilmente e, con i limiti della consulenza "a distanza" , Lei si potrebbe trovare in questo secondo gruppo di Pazienti.
Le spirali si vedono con RX e male con eco.
Distinti saluti
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Utente
La ringrazio ancora per la sua gentilezza e disponibilita. Il mio problema è che la grave sintomatologia fortemente invalivante è comparsa subito dopo l'embolizzazione chè quindi deve in qualche modo esserne la causa. Ho letto alcuni lavori in cui si riporta un peggioramento della sintomatologia dopo il trattamento 4-17% dei casi.
www.veinews.com/2012/09/04pelvic-congestione-syndrome-an-update/#
Inoltre navigando in Internet presa dalla disperazione ho letto queste esperienze e ho veramente paura di non riuscire più a riavere indietro la mia vita.http://forum.alfemminile.com/forum/f286/__f386_f286-Chi-ha-fatto-scleroembolizzazione-per-varicocele.
htmlhttp://forums.webmd.com/3/gynecology-exchange/forum/263
Avessi trovato un medico come Lei probabilmente nun mi troverei in questa situazione, purtroppo non sono stata fortunata, mi sono fidata di chi mi aveva assicurato più volte che non sarei mai potuta peggiorare e che al massimo sarei rimasta nella mia condizione, anzi sarei tornata a correre nell'arco di due settimane! Addirittura non so ancora oggi cosa sia stato fatto esattamente durante l'intervento, quante spirali siano state usate etc. Ho richiesto la cartella e spero di trovare li qualche risposta.
A questo punto non so cosa fare, lei come mi consiglia di procedere? Sono disposta anche a venire fino a Lecce da Lei.
Grazie ancora
www.veinews.com/2012/09/04pelvic-congestione-syndrome-an-update/#
Inoltre navigando in Internet presa dalla disperazione ho letto queste esperienze e ho veramente paura di non riuscire più a riavere indietro la mia vita.http://forum.alfemminile.com/forum/f286/__f386_f286-Chi-ha-fatto-scleroembolizzazione-per-varicocele.
htmlhttp://forums.webmd.com/3/gynecology-exchange/forum/263
Avessi trovato un medico come Lei probabilmente nun mi troverei in questa situazione, purtroppo non sono stata fortunata, mi sono fidata di chi mi aveva assicurato più volte che non sarei mai potuta peggiorare e che al massimo sarei rimasta nella mia condizione, anzi sarei tornata a correre nell'arco di due settimane! Addirittura non so ancora oggi cosa sia stato fatto esattamente durante l'intervento, quante spirali siano state usate etc. Ho richiesto la cartella e spero di trovare li qualche risposta.
A questo punto non so cosa fare, lei come mi consiglia di procedere? Sono disposta anche a venire fino a Lecce da Lei.
Grazie ancora
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Intanto recuperi la cartella clinica così vedrà quante spirali e dove il Collega le ha posizionate.Le consiglio pure un "sereno" colloquio con lui
Conosco il caso della Signora del post allegato in quanto ha parlato con me 3 anni fa.
A me risulta oltremodo strana una intolleranza al platino ma la medicina non è una scienza esatta percui mi tenga aggiornato
Conosco il caso della Signora del post allegato in quanto ha parlato con me 3 anni fa.
A me risulta oltremodo strana una intolleranza al platino ma la medicina non è una scienza esatta percui mi tenga aggiornato
[#6]
Utente
Grazie ancora. Sa ho provato a parlare con il collega, ma mi sono sentita dire che sono troppo ansiosa; sfido chiunque a essere serena dopo 2 mesi costretta a letto da un intervento che doveva essere risolutivo........Le faccio sicuramente sapere gli sviluppi. Bisogna venirne z capo grazie saluti
[#7]
Buonasera,
Purtroppo, a volte il posizionamento di spirali nel varicocele femminile può provocare dolore perché puo rendersi responsabile di compressione di strutture nervose. Pertanto nella nostra esperienza non utilizziamo questo tipo di presidi ma solamente agenti sclerosanti che funzionano molto bene se ottimamente somministrati attraverso l'utilizzo di palloncini occlusivi removibili al termine dell' intervento.
Sicuramente questa a procedura puo' risultare più complessa ma in centri con comprovata esperienza e' comunque veloce e soprattutto più sicura.
Purtroppo, a volte il posizionamento di spirali nel varicocele femminile può provocare dolore perché puo rendersi responsabile di compressione di strutture nervose. Pertanto nella nostra esperienza non utilizziamo questo tipo di presidi ma solamente agenti sclerosanti che funzionano molto bene se ottimamente somministrati attraverso l'utilizzo di palloncini occlusivi removibili al termine dell' intervento.
Sicuramente questa a procedura puo' risultare più complessa ma in centri con comprovata esperienza e' comunque veloce e soprattutto più sicura.
Dr. Tommaso Lupattelli
Specialista in radiologia e radiologia interventistica
Specialista in chirurgia vascolare
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Le cause di algie pelviche sono molteplici una di queste è la pcs sostenuta dal varicocele. Ribadisco che la selezione delle Paz è importantissima altrimenti noi staremmo ad embolizzare varicocele femminili tutti i giorni vista la sua altissima incidenza specie dopo i 40 anni e dopo due figli. Esistono molte forme nueuralgiche che poco hanno a che fare col varicocele pelvico .li bisogna indagare ora .Sicuramente un anestesista specializzato in terapia del dolore la può aiutare a risolvere definitivamente questo problema..
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 10.3k visite dal 22/01/2015.
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