Calcificazioni spalla

Buongiorno,
soffro da anni di calcificazioni a entrambe le spalle, ho sentito parlare del loro trattamento con radiologia interventistica.
Vorrei avere qualche informazione in merito e se possibile sapere a chi potrei rivolgermi per questo trattamento nella zona di Milano.

Grazie, cordiali saluti.

Marco
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Dr. Luca De Flaviis Anestesista, Radiologo 2
Un dolore alla spalla, che spesso perdura da mesi. Che magari di giorno limita solo un po' i movimenti, ma che di notte si fa sentire di più ed impedisce di coricarsi a dormire. Sono i sintomi più frequenti della "tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori", cioè della formazione di calcificazioni inserzionali dei tendini dei muscoli che si inseriscono nell’articolazione scapolo-omerale. Per questo problema esistono diverse soluzioni. La prima è aspettare che passi, sopportando il dolore: la calcificazione può risolversi spontaneamente e essere riassorbita. In questo caso se si è fortunati il disturbo non torna più, ma se si è meno fortunati tende a diventare cronico. Altre possibilità sono rappresentate da diversi trattamenti: in primo luogo le onde d'urto (le stesse che si usano per i calcoli renali), che rappresentano oggi la terapia fisica di prima scelta, efficace anche per curare le tendinopatie senza calcificazioni e di prima scelta nelel piccole calcificazioni anche multiple (che dà beneficio in circa 4 pazienti su 5) oppure l’intervento chirurgico in artroscopia (eseguito cioè senza "aprire" la spalla) per asportare la calcificazione. Un'ulteriore alternativa è un piccolo intervento di "radiologia interventistica". «Si tratta di una tecnica concettualmente molto semplice che si esegue sotto guida ecografica, ideata per primo dal Prof.Giovanni Serafini, primario di Radiologia all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona), che ha inventato il metodo. L'operazione è in anestesia locale (iniezione locale di anestetico come quella che esegue il dentista per curare un dente) e consiste nell’introduzione di due robusti aghi da iniezione nella spalla: con uno s’inietta soluzione fisiologica, che scioglie la calcificazione; con l’altro si aspira contemporaneamente la "polvere" che si è formata. Il paziente dopo l'intervento può andarsene a casa, se necessario anche guidando la propria automobile, e tornare a lavorare entro 24/48 ore, anche se svolge un lavoro con impegno fisico, come quello del muratore o dell'idraulico». Com'è possibile che la soluzione fisiologica sciolga la calcificazione? La calcificazione in alcuni casi non è affatto "dura", bensì costituita da un materiale molto più friabile, simile al gesso che si usa per scrivere alla lavagna, e molto idrofilo, cioè pronto a sciogliersi rapidamente in acqua. E non c’è un limite alla grandezza delle calcificazioni perché si possa eseguire questa terapia. Più la calcificazione è grossa e friabile più è indicata l'agoaspirazione in luogo delle onde d'urto, che si eseguono in genere anche in assenza di calcificazioni o in presenza di calcificazioni piccole e dure. Da qualche tempo il Dr. Luca Sconfienza, radiologo che ha lavorato per anni nell’equipe del Prof.Serafini, , lavora ora all'Ospedale di San Donato Milanese ed esegue il trattamento anche nel lo studio di Radiologia Dott. De Flaviis a Milano, in viale Tunisia.

Dr. Luca De Flaviis