Mancanza di amici
Sono un ragazzo di 19 anni, sono sempre stato molto chiuso, non ho mai avuto veri amici, per la solitudine, nei momenti più difficili, sono arrivato più volte a pensare al suicidio. Solo negli ultimi anni ho coltivato due amicizie stupende con due ragazze della mia classe, le quali avevano anche loro avuto problemi di “estrema timidezza” in passato. Ho paura della solitudine. Quest’anno ho la maturità e dovrò, poi, allontanarmi dalle mie amiche, le quali andranno a studiare al nord. Spero di rimanere in contatto con loro almeno telefonicamente. Spero che il prossimo anno conoscerò nuovi ragazzi e ragazze che siano degli amici veri e non solo dei compagni di corso. Mi sento terribilmente solo, mi nascondo dietro la falsa apparenza di ragazzo felice, soddisfatto e non bisognoso degli altri, ho una vita super impegnata, me ne vanto spesso, anche perché ho raggiunto importanti risultati, ma in realtà è solo un modo per sfuggire alla solitudine. Ho bisogno di amici veri, di affetto, di amore. Non sono mai stato fidanzato, sono stanco del solito autoerotismo. Spero di trovare la mia anima gemella, di realizzarmi nel lavoro, di sposarmi, di avere dei figli. Solo così potrò rialzarmi da questo stato di continua ansia e depressione. Cosa mi consigliate? Grazie.
[#1]
E' frequente a una età di confine in cui si impongono delle scelte, alcune delle quali sono caratterizzanti per il futuro, avere queste sensazioni miste di paura/blocco/fuga.
Che dire? Prendi contatto con uno psicologo o eventualmente con uno psicoterapeuta della tua città per affrontare l'argomento o intraprendere una terapia.
La timidezza nei casi più gravi diventa una specie di "malattia" e va affrontata prima che cronicizzi in uno stato che porti a un vero e proprio isolamento sociale.
F.V.
Che dire? Prendi contatto con uno psicologo o eventualmente con uno psicoterapeuta della tua città per affrontare l'argomento o intraprendere una terapia.
La timidezza nei casi più gravi diventa una specie di "malattia" e va affrontata prima che cronicizzi in uno stato che porti a un vero e proprio isolamento sociale.
F.V.
franco vianini
[#2]
Gentile collega Vianini,
mi spiegheresti in quale categoria del DSM IV c'e' la timidezza che sfocia nell'isolamento sociale?
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
mi spiegheresti in quale categoria del DSM IV c'e' la timidezza che sfocia nell'isolamento sociale?
Dr. F.S. Ruggiero
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[#3]
il fatto che tu abbia pensato al suicidio è segno che in quel momento stavi veramente male, quindi mi associo al collega per consigliare un colloquio con uno psicoterapeuta. Poi valuterete insieme se è necessario un percorso psicoterapico o no.
Gaspare Palmieri
[#4]
Caro ragazzo,
il tuo problema esistenziale è talmente profondo e complesso che sinceramente non me la sentirei di cercare di interpretarlo nel poco spazio che qui abbiamoa disposizione. E' perciò utile che tu ti rivolga nella tua zona ad una bravo psicoterapeuta e/o psichiatra che possa aiutarti a fare chiarezza. Puoi guardare nel sito alla Società Italiana di Terapia Cognitiva (www.sitcc.it) e vedere quali soci operano nelle tuà città.
Cari auguri
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
il tuo problema esistenziale è talmente profondo e complesso che sinceramente non me la sentirei di cercare di interpretarlo nel poco spazio che qui abbiamoa disposizione. E' perciò utile che tu ti rivolga nella tua zona ad una bravo psicoterapeuta e/o psichiatra che possa aiutarti a fare chiarezza. Puoi guardare nel sito alla Società Italiana di Terapia Cognitiva (www.sitcc.it) e vedere quali soci operano nelle tuà città.
Cari auguri
Silvio Presta
www.silvio-presta-psichiatra.tk
Silvio Presta
[#5]
Caro ragazzo,
dal tuo messaggio, molto intenso, si coglie un senso di sofferenza piuttosto profonda meritevole di un approfondimento con un collega esperto. Mi sembra utile il suggerimento del collega Presta di dare un'occhiata al sito SITCC. Nella scelta del terapeuta, tieni conto che una terapia efficace si basa su di una buona "relazione terapeutica" al di là della specifica competenza e preparazione scientifica del professionista.
Cordiali Saluti
Dr. Gianni Ronzani
dal tuo messaggio, molto intenso, si coglie un senso di sofferenza piuttosto profonda meritevole di un approfondimento con un collega esperto. Mi sembra utile il suggerimento del collega Presta di dare un'occhiata al sito SITCC. Nella scelta del terapeuta, tieni conto che una terapia efficace si basa su di una buona "relazione terapeutica" al di là della specifica competenza e preparazione scientifica del professionista.
Cordiali Saluti
Dr. Gianni Ronzani
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.4k visite dal 13/06/2006.
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