Andare in terapia ???
nell'ultimo anno a causa del susseguirsi di diversi eventi negativi in campo sentimentale, fisico e lavorativo, sono piombato in una situazione di malessere interiore e di inquietudine, che mi fa star male. Ho perso la tranquillità e la fiducia di un tempo, continuo a pensare alla mia ex ragazza e alla mia vecchia vita, prima della fine del nostro rapporto, nonostante sia passato un anno dalla sua conclusione. I disturbi fisici che mi hanno colpito (un'infiammzione del viso) hanno limitato molto la mia vita sociale, contribuendo a peggiorare il mio stato. Vorrei cercare di non pensare più al passato, cercare di recuperare un minimo di stabilità interiore perchè in questo modo la mia vita mi sembra un inferno.
Essendo la mia situazione psicologica causata solo da fattori esterni da me incontrollabili e che sono la causa del mio malessere, andare da uno psicologo potrebbe essere utile e in che modo ?
Grazie anticipatamente per la risposta.
Essendo la mia situazione psicologica causata solo da fattori esterni da me incontrollabili e che sono la causa del mio malessere, andare da uno psicologo potrebbe essere utile e in che modo ?
Grazie anticipatamente per la risposta.
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Gentile Utente, i fattori che si ritengono esterni ed incontrollabili possono divenire controllabili "lavorando" all'interno, nell'animo della Persona. Sicuramente un sostegno in un momento di disagio e di bisogno non può che aiutarla a trovare le risorse che lei possiede già, ma che ora non riesce a vedere.
Inoltre in momenti un "pò così" si può arrivare a somatizzare le difficoltà interiori proprio con malesseri fisici, i quali possono anche essere letti come richieste di aiuto espresse con il corpo.
La saluto cordialmente
Marco Marilungo
Roma
Inoltre in momenti un "pò così" si può arrivare a somatizzare le difficoltà interiori proprio con malesseri fisici, i quali possono anche essere letti come richieste di aiuto espresse con il corpo.
La saluto cordialmente
Marco Marilungo
Roma
Dr. Marco Marilungo
marcomarilungo@hotmail.it
[#2]
Gentile Utente,
vista comunque la sofferenza ed il disagio che traspare dalla sua mail, io mi sento di consigliarle un approfondimento di tipo psicologico. Si informi sulla presenza di terapeuti cognitivo-comportamentali nella sua zona (consultando la rete, ad es www.aiamc.it).
Cordialmente
Daniel Bulla
vista comunque la sofferenza ed il disagio che traspare dalla sua mail, io mi sento di consigliarle un approfondimento di tipo psicologico. Si informi sulla presenza di terapeuti cognitivo-comportamentali nella sua zona (consultando la rete, ad es www.aiamc.it).
Cordialmente
Daniel Bulla
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#3]
Gentile utente,
puo' rivolgersi a Roma al Terzo Centro di Psicoterapia Cognitiva.
www.terzocentro.it
Saluti
F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
puo' rivolgersi a Roma al Terzo Centro di Psicoterapia Cognitiva.
www.terzocentro.it
Saluti
F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Gentile Utente,
dal suo racconto traspare la sofferenza che stà provando. Mi permetto solo di puntualizzare su una cosa: è molto difficile che si possa soffrire (come sostiene Lei) esclusivamente a causa di fattori esterni alla propria persona e quindi fuori dal proprio controllo, infatti questo significherebbe "io non ho nessun problema, sono gli altri che fanno degli errori ed io ne soffro", già, però è Lei stesso a soffrirne e questo ha a che fare con il suo modo di elaborare cognitivamente le cose che accadono nella sua vita. Questa si chiama attribuzione esterna instabile e significherebbe che il suo benessere dipenda interamente da ciò che le succede attorno senza che Lei possa fare nulla per modificare lo stato delle cose. Questo stile di pensiero non è infrequente ed è già abbastanza per giustificare un intervento psicoterapeutico.
Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
dal suo racconto traspare la sofferenza che stà provando. Mi permetto solo di puntualizzare su una cosa: è molto difficile che si possa soffrire (come sostiene Lei) esclusivamente a causa di fattori esterni alla propria persona e quindi fuori dal proprio controllo, infatti questo significherebbe "io non ho nessun problema, sono gli altri che fanno degli errori ed io ne soffro", già, però è Lei stesso a soffrirne e questo ha a che fare con il suo modo di elaborare cognitivamente le cose che accadono nella sua vita. Questa si chiama attribuzione esterna instabile e significherebbe che il suo benessere dipenda interamente da ciò che le succede attorno senza che Lei possa fare nulla per modificare lo stato delle cose. Questo stile di pensiero non è infrequente ed è già abbastanza per giustificare un intervento psicoterapeutico.
Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.1k visite dal 29/09/2005.
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