Voglia di vivere

Gentili specialisti,
anche se ho gia letto un articolo simile al mio vorrei inserirne uno mio, tanto per avere un aiuto in piu e sentire che qualcuno fa qualcosa per me.
Ho 18 anni compiuti da poco e mi sta passando la voglia di vivere...Sto cercando qualsiasi cosa che possa aiutarmi ma ogni giorno va sempre peggio. Sono sempre stato imbarazzato di me stesso e nn ho molti amici, praticamente solo 2. Ho avuto una sola ragazza e il rapporto è finito per lontananza. A scuola ho avuto sempre voti bassi, come anche quest'anno, anche se mi manca un mese all'esame di qualifica e sinceramente non credo di farcela.
questa settimana ho deciso di stare a casa da scuola per capire veramente cosa volevo nella vita e per tranquillizzarmi un pò e invece succede tutto il contrario! I miei genitori si arrabbiano, mia madre stamattina ha pianto...e io nn voglio far soffrire altra gente per colpa mia...
Ogni giorno penso "vorrei non essere mai nato" e penso spesso che non mi piace vivere. Non riesco a trovare niente che mi faccia stare bene!! Non voglio passare tutta la mia vita nella solitudine e nella disperazione, ma non voglio nemmeno morire. Cosa posso fare? Mi aiutate per favore?
Grazie per la disponibilità anche nel caso in cui non lo facciate.
Cordiali saluti
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Psicoterapeuta, Medico di medicina generale attivo dal 2006 al 2008
Psicoterapeuta, Medico di medicina generale
Gentilissimo
certo che rispondiamo, lei si rivolge a noi perchè non dovremmo farlo ?
Leggo nelle sue parole una scarsa autostima,uno stato depressivo,vede tutto nero : Forza! La soluzione c'è anche se in questo momento le appare tutto nero.
Comprensibile la reazione della mamma, ma ora deve pensare a sè e a superare questa crisi.
Le consiglio una visita con psichiatra o con medico psicoterapeuta, per iniziare subito un percorso farmacologico e psicoterapeutico.
Ci faccia sapere
Saluti
Di Sipio
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Dr. Alberto Mazzotti Psicologo, Psicoterapeuta 22
Gentile utente,
la risposta che spesso viene naturale, vista la giovane età, è quella di considerare vissuti di questo tipo come "nella norma" rispetto ad un periodo giovanile transitorio, che entro pochi anni si modificherà e pian piano prenderà una forma più definita ed una identità propria.
Ritengo però relativamente superfluo risponderle in questo modo, perchè immagino che considerazioni di questo tipo possono privenirle da numerose altre fonti, anche "non scientifiche".
Per cui penso sia importante dare valore al suo disagio in quanto, come lei ben descrive, incide in mariera consistente e massiccia sulla sua qualità della vita, in toto.
Detto questo, il consiglio più immediato che potrei darle è quello di informarsi rispetto all'esistenza, nella sua città, di un "consultorio giovani", luogo in cui equipe di specialisti lavorano quotidianamente per ascoltare e supportare problematiche come la sua. E' un servizio sanitario presente nelle AUSL di ogni città, gratuito, anonimo e di facile fruizione. Da quì, assieme a specialisti adeguatamente preparati, potrà vagliare meglio la sua situazione e intraprendere poi il percorso più adeguato alle sue esigenze, non escludendo quindi anche eventuali percorsi psicologici o psicoterapeutici, se ritenuti opportuni.
Cordiali saluti.

Dr. ALBERTO MAZZOTTI
- PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA a Forlì T.331/2394517
info@albertomazzotti.it - www.AlbertoMazzotti.it

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Utente
Utente
Grazie per le risposte e i consigli!
L'unica cosa è che vorrei risolvere questo problema senza farmaci e senza consultare psichiatri o psicologi.
Grazie comunque cercherò di riprendermi un pò magari cercando di non dare troppa importanza a problemi come questi.
Cordiali saluti
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Dr. Alberto Mazzotti Psicologo, Psicoterapeuta 22
Gentile utente,
il mio consiglio in direzione di un "centro di ascolto" contemplava proprio questa possibilità, assolutamente lecita ed opportuna, spesso espressa da persone in età giovanile quale è lei.
Sono ambienti che normalmente tengono conto di queste importanti esigenze dei giovani di non sentirsi "etichettati" come "bisognosi di cure". Il personale è abituato a lavore con i giovani, ne comprende le esigenze ed i bisogni, e non ha certo l'intenzione di inserirli a tutti i costi in un percorso di "terapia a vita", tuttaltro! Magari può essere utile anche solo in termini di "consigli utili per affrontare le problematiche quotidiane" e comunque solo ed esclusivamente dietro sua richiesta e/o accettazione. Non vi lavorano solo medici, bensì anche educatori ed assistenti sociali.
Ciononostante la invito a dare il giusto peso a questi vissuti, proporzionalmente a quanto incidono sulla sua qualità della vita.
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

a volte tali sintomi possono essere correlati ad alcune problematiche organiche che andrebbero sempre esplorate prima di intraprendere altri percorsi.
Se non sono stati effettuati da poco sarebbe utile sottoporsi ad alcuni esami del sangue, emocromo, profilo tiroideo ed anticorpi tiroidei.
Certamente, ci sono anche alcune considerazioni da fare in merito al suo modo di essere in base a cio' che racconta.
Ritengo pero' di doverle consigliare una visita psichiatrica per una valutazione in merito all'entita' dei suoi "disturbi" e sulle cure da poter intraprendere.
Non necessariamente il trattamento potrebbe essere farmacologico ne' tantomeno e' possibile indirizzarla da qui verso un percorso psicotepeutico, pero' la valutazione, che va oltre la nostra, di uno specialista del settore Le puo' consentire di intraprendere il percorso piu' giusto per Lei.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Gentile utente, i miei colleghi hanno già risposto in modo esauriente, vorrei solo aggiungere un paio di osservazioni. Per cominciare: hai due amici, non "solo due amici". Se sono buoni amici non è poco.Quando l'autostima è bassa si tende a disprezzare tutte le cose che riguardano se stessi e a considerare tutti gli altri belli e bravi. Per esempio, se hai scritto da solo il tuo post, complimenti!E' chiaro e scritto in buon italiano, i contenuti sono tristi ma espressi in modo chiaro e ordinato, vuol dire che la materia grigia c'è, anche se un po' "scombiccherata".
Un colloquio con uno psichiatra o psicoterapeuta può essere utile per valutare la situazione in un ambiente diverso da casa e con una persona che non è emotivamente coinvolta.E' un po' come quando ci si trova persi in una città:fa comodo trovare una mappa con scritto "voi siete qui" (in questo caso nel sottosuolo...). Una volta che si sa da che parte cominciare, si va avanti più tranquilli.
Tanti auguri

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Vi ringrazio con cuore, siete stati tutti molto gentili!
Il giorno dopo aver scritto questo posto ho conosciuto un utente con i miei stessi problemi (mi ha contattato lei) e ci stiamo facendo forza a vicenda! Le cose sembrano andare piuttosto bene adesso! E ne sono contento.
Mi sono bastati i vostri consigli per riprendermi quindi sono fiero di essermela cavata più o meno da solo.
Grazie per la vostra disponibilità!