Perché non riesco ad avere una relazione
Salve, sono una ragazza di 25 anni, studio ingegneria e in generale sono una persona con molti interessi.
Nonostante la domanda iniziale credo di avere una buona autostima, mi reputo una persona intelligente, simpatica, con degli obiettivi nella vita e anche piuttosto carina.
Ho, infatti, parecchi amici e sono una persona abbastanza socievole e capace di creare nuove amicizie.
Tutti i miei amici, infatti, sono concordi nel dire che sono una persona di compagnia.
Nonostante questo quando si tratta di ragazzi va tutto al contrario, conosco un ragazzo, ci frequentiamo e poi svanisce tutto.
L’unica relazione che ho avuto risale all’adolescenza.
All’inizio pensavo fosse una cosa normale, non si può piacere a tutti, esattamente come una persona non può piacere a me, cosa che ovviamente è successa conoscendo qualche ragazzo, io non posso piacere a lui.
A lungo andare però vedere sempre lo stesso iter mi demoralizza perché a questo punto mi sorge spontanea la domanda, ma il problema sono io?
Io sto bene da sola, non cerco la relazione a tutti i costi però questa domanda che mi sorge mi fa star male, anche perché vedo i miei amici che riescono ad avere relazioni, costruiscono qualcosa di bello insieme a un’altra persona e io invece sono quella perennemente single.
Grazie anticipatamente
Nonostante la domanda iniziale credo di avere una buona autostima, mi reputo una persona intelligente, simpatica, con degli obiettivi nella vita e anche piuttosto carina.
Ho, infatti, parecchi amici e sono una persona abbastanza socievole e capace di creare nuove amicizie.
Tutti i miei amici, infatti, sono concordi nel dire che sono una persona di compagnia.
Nonostante questo quando si tratta di ragazzi va tutto al contrario, conosco un ragazzo, ci frequentiamo e poi svanisce tutto.
L’unica relazione che ho avuto risale all’adolescenza.
All’inizio pensavo fosse una cosa normale, non si può piacere a tutti, esattamente come una persona non può piacere a me, cosa che ovviamente è successa conoscendo qualche ragazzo, io non posso piacere a lui.
A lungo andare però vedere sempre lo stesso iter mi demoralizza perché a questo punto mi sorge spontanea la domanda, ma il problema sono io?
Io sto bene da sola, non cerco la relazione a tutti i costi però questa domanda che mi sorge mi fa star male, anche perché vedo i miei amici che riescono ad avere relazioni, costruiscono qualcosa di bello insieme a un’altra persona e io invece sono quella perennemente single.
Grazie anticipatamente
[#1]
Gentile utente,
la sua domanda è di quelle alle quali si risponde correttamente solo nel confronto diretto, anche online, meglio ancora in un percorso di gruppo dedicato alla comunicazione; parlando via email vengono a mancare troppi elementi per poterle essere d'aiuto.
Una vasta gamma di cose può determinare una situazione come quella che descrive. Le faccio qualche esempio.
Forse il suo aspetto, il suo abbigliamento, la sua andatura, il suo sguardo, il suo sorriso mancano di sex appeal; è simpatica, ma come una sorella, non come una donna da corteggiare; forse si mostra ansiosa e problematica, risultando pesante, o al contrario scherzosa e supeficiale come una bambina, mancando della giusta dose di profondità, di mistero; oppure ha una conversazione piatta e i suoi interessi non risultano coinvolgenti per chi l'ascolta.
Sul versante opposto, ossia nei confronti degli altri, può anche avere sex appeal ed essere brillante, ma forse si mostra distaccata, sarcastica, indifferente, favorendo negli altri l'impressione di non nutrire per loro alcun interesse.
Quest'ultima situazione è quella che rilevo più frequentemente, nei colloqui singoli e nei gruppi sulla Seduzione Gentile: molte persone non riescono ad ascoltare l'altro, anzi respingono ogni possibilità di vicinanza, e nello stesso tempo vorrebbero essere ascoltate e comprese.
Significativamente lei non ci parla di amori respinti, ma di un desiderio generico di relazione senza volto, senza corpo, senza spessore.
Si è mai innamorata? Ha provato almeno un vivo interesse per un uomo?
In assenza di questo, come vorrebbe innescare il desiderio di vicinanza e relazione?
Restiamo in ascolto.
la sua domanda è di quelle alle quali si risponde correttamente solo nel confronto diretto, anche online, meglio ancora in un percorso di gruppo dedicato alla comunicazione; parlando via email vengono a mancare troppi elementi per poterle essere d'aiuto.
Una vasta gamma di cose può determinare una situazione come quella che descrive. Le faccio qualche esempio.
Forse il suo aspetto, il suo abbigliamento, la sua andatura, il suo sguardo, il suo sorriso mancano di sex appeal; è simpatica, ma come una sorella, non come una donna da corteggiare; forse si mostra ansiosa e problematica, risultando pesante, o al contrario scherzosa e supeficiale come una bambina, mancando della giusta dose di profondità, di mistero; oppure ha una conversazione piatta e i suoi interessi non risultano coinvolgenti per chi l'ascolta.
Sul versante opposto, ossia nei confronti degli altri, può anche avere sex appeal ed essere brillante, ma forse si mostra distaccata, sarcastica, indifferente, favorendo negli altri l'impressione di non nutrire per loro alcun interesse.
Quest'ultima situazione è quella che rilevo più frequentemente, nei colloqui singoli e nei gruppi sulla Seduzione Gentile: molte persone non riescono ad ascoltare l'altro, anzi respingono ogni possibilità di vicinanza, e nello stesso tempo vorrebbero essere ascoltate e comprese.
Significativamente lei non ci parla di amori respinti, ma di un desiderio generico di relazione senza volto, senza corpo, senza spessore.
Si è mai innamorata? Ha provato almeno un vivo interesse per un uomo?
In assenza di questo, come vorrebbe innescare il desiderio di vicinanza e relazione?
Restiamo in ascolto.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
Sì sono stata innamorata.
Mi ritrovo in quello che dice perché spesso ho la sensazione di essere percepita come una sorella, la persona su cui si può sempre contare. Anche il fatto che sono piuttosto ansiosa è vero, ma sto cercando di migliorare, ho fatto anche qualche incontro con la psicologa dell’università. Sono anche una persona abbastanza scherzosa ma non l’ho mai visto come un segno di superficialità ma a questo punto mi metto in discussione perché io so di non essere superficiale ma forse non è effettivamente quello che dimostro. Quindi forse sono ansiosa e pesante in alcuni momenti e in altri troppo leggera. Capisco che tramite mail non può aiutarmi granché ma ha qualche suggerimento da darmi per poter migliorarmi?
Grazie anticipatamente
Mi ritrovo in quello che dice perché spesso ho la sensazione di essere percepita come una sorella, la persona su cui si può sempre contare. Anche il fatto che sono piuttosto ansiosa è vero, ma sto cercando di migliorare, ho fatto anche qualche incontro con la psicologa dell’università. Sono anche una persona abbastanza scherzosa ma non l’ho mai visto come un segno di superficialità ma a questo punto mi metto in discussione perché io so di non essere superficiale ma forse non è effettivamente quello che dimostro. Quindi forse sono ansiosa e pesante in alcuni momenti e in altri troppo leggera. Capisco che tramite mail non può aiutarmi granché ma ha qualche suggerimento da darmi per poter migliorarmi?
Grazie anticipatamente
[#3]
Gentile utente,
intanto può porre il suo problema alla psicologa che la segue.
L'essere umano è unitario: l'ansia può accompagnarsi al non voler crescere, all'atteggiarsi a brava sorellina, etc.
Molte persone tendono a presentare allo specialista che li segue un solo problema e addirittura a nascondergli altri aspetti di sé, precludendo così al curante, ma anche a sé stessi, una conoscenza che dovrebbe essere più estesa.
Naturalmente, come le ho già detto, senza conoscerla non posso suggerirle nulla.
Inoltre nei numerosi corsi sulla comunicazione che trova anche online -il mio, di cui le parlavo sopra, è stato descritto anche su Medicitalia- si fanno svariati esercizi, e abbastanza a lungo per comprendere se l'uno o l'altro ci si confà e risolve il nostro problema.
E' importante, tra l'altro, non aver paura di innamorarsi.
Vedrà che troverà la soluzione.
Auguri.
intanto può porre il suo problema alla psicologa che la segue.
L'essere umano è unitario: l'ansia può accompagnarsi al non voler crescere, all'atteggiarsi a brava sorellina, etc.
Molte persone tendono a presentare allo specialista che li segue un solo problema e addirittura a nascondergli altri aspetti di sé, precludendo così al curante, ma anche a sé stessi, una conoscenza che dovrebbe essere più estesa.
Naturalmente, come le ho già detto, senza conoscerla non posso suggerirle nulla.
Inoltre nei numerosi corsi sulla comunicazione che trova anche online -il mio, di cui le parlavo sopra, è stato descritto anche su Medicitalia- si fanno svariati esercizi, e abbastanza a lungo per comprendere se l'uno o l'altro ci si confà e risolve il nostro problema.
E' importante, tra l'altro, non aver paura di innamorarsi.
Vedrà che troverà la soluzione.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 22/10/2023.
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