Tempi duri
Oggi sto davvero male e siccome da una vita lavoro su me stessa alla ricerca di una serenità, della forza che mi permetta di essere felice e sempre sorridente nonostante le difficoltà della vita, alla fine mi ritrovo stanca, mentalmente e fisicamente distrutta, non ci riesco, non riesco ad essere felice e allora provo a chiedere aiuto. Le cose più dure che hanno caratterizzato la mia vita sono state 3: gli abusi da parte di un parente che si sono protratti per anni fino a quando a 10 anni ho trovato il coraggio di parlarne ai miei genitori, di cui quello che ricordo è solo il sentimento di paura verso quella persona; la morte di mia madre che risale ai miei 14 anni (ora ne ho 27); e tutta la sfilza di conseguenze che hanno seguito il secondo evento. La terza come è ovvio intuire rende "le difficoltà che hanno caratterizzato la mia vita" un bagaglio quasi prossimo ad infinito. Se gli abusi mi hanno condizionato nella crescita, nella fiducia verso il prossimo; la morte di mia madre ha cambiato tutto il percorso della mia vita, ha condizionato tutti i miei rapporti sociali, la mia visione del mondo, la mia forza. Il resto della mia famiglia ha reagito cercando soddisfazioni altrove, fuori dal mondo che insieme a mamma avevamo costruito.. questo non è stato positivo. FOndamentalmente non abbiamo condiviso il dolore; ognuno ha cercato di "risolverlo" scappando verso rifugi esterni e nuovi, senza abbandonare mai gli altri, offendosi sempre come parte integrante della tua vita ma nel senso di aprirti le braccia verso i loro mondi, comunque lontani e diversi da quelli che ti riguardavano e ti ricordavano il nido, la famiglia, il vero amore. Scrivo piangendo, perchè mi faccio tenerezza: ho passato i miei anni a cercare anche io una "soluzione", qualcuno qui e lì che potesse farmi sentire meno sola in quelle parti di me che sentivano l'assenza di qualche ruolo importante e indispensabile.. non l'ho mai trovato, non un nido sincero, non un abbraccio che fosse "quell'abbraccio" :) Ma io sono fiera di me, della persona che sono diventata, della forza che ho dentro e della gioia che nonostante tutto io riesco a trasmettere a me stessa e agli altri: io sorrido sempre, io amo il sole, amo la natura, amo le persone, amo la vita. La mia difficoltà è che non la so vivere realmente. Ho tanti obiettivi, tanta forza di volontà, ma sono sempre confusa, non sono in grado di realizzare nulla di concreto.. in questo periodo ho attraversato momenti tristi per la fine di una storia importante durata quattro anni ed un duro distacco con una zia con la quale avevo vissuto negli ultimi anni. Non voglio che la tristezza di questi eventi condizioni la mia vita fino al punto di incidere ancora sui miei obiettivi ma mi sembra inevitabile. Io mi sento come se non avessi memoria, di eventi, di persone. Per non soffrire rimuovo. Ultimamente non rendo più nello studio e nella ricerca: la memoria sempre sparita anche in quello. Sono confusa, sento come premere nella testa. Aiutatemi..
[#1]
Gentile ragazza, le cose che racconta sono pesanti e dolorose, e per questo devo farle una domanda: lei dice che lavora su se stessa da anni, ma questo lavoro lo ha fatto tutto da sola, oppure si è lasciata aiutare da qualche specialista?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Gentile dottor Santonocito,
ahimè tutto da sola. Ma adesso non ce la faccio.. sono stanca. Io vorrei fare tante cose; ci sono tanti obiettivi che vorrei raggiungere ma non ci riesco, non ne ho la forza. COsa devo fare? Io ho tanta volontà e motivazione, ma la mia mente si oppone con la confusione, la difficoltà di concentrarmi, di tenere fermo un pensiero, un'idea, di ricordare. Mi aiuti, sono triste e non voglio perdere la fiducia in me stessa.
ahimè tutto da sola. Ma adesso non ce la faccio.. sono stanca. Io vorrei fare tante cose; ci sono tanti obiettivi che vorrei raggiungere ma non ci riesco, non ne ho la forza. COsa devo fare? Io ho tanta volontà e motivazione, ma la mia mente si oppone con la confusione, la difficoltà di concentrarmi, di tenere fermo un pensiero, un'idea, di ricordare. Mi aiuti, sono triste e non voglio perdere la fiducia in me stessa.
[#3]
Glielo chiedevo appunto perché mi sembra si tratti veramente di tante cose, e in questi casi è difficile riuscire a superare tutto quanto da soli. Il suo umore attualmente appare depresso a causa delle batoste subite e, ancor più importante, mai superate. Prima gli abusi da parte di un familiare del quale si fidava - presumo - poi il rapporto con sua madre bruscamente interrotto dalla sua scomparsa. Già solo questo basterebbe per mettere a dura prova la resistenza di molte persone.
Se lei però ha tanta forza di volontà e motivazione, e riesce ancora a esprimere il suo amore verso le persone e la natura, queste sono tutte risorse preziosissime per un lavoro che un po' alla volta tolga di mezzo tutte le macerie del suo passato, che probabilmente, invece che alle sue spalle, le stanno davanti, impedendole di progredire. Ma è un lavoro che deve affrontare assieme a uno specialista che fa questo per mestiere.
Ecco perché le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, che potrebbe non essere immediato trovare, ma la cui ricerca mi pare essenziale allo scopo di restituirle l'equilibrio che tanto sta cercando.
Potrebbe, se fosse il caso, ma questo potrà anche essere lo psicologo a dirglielo, lasciarsi visitare da uno psichiatra per valutare se sia il caso usufruire anche di un aiuto farmacologico, specie in fase iniziale.
Sappia che tante persone decidono ogni giorno di compiere il passo di affidarsi agli specialisti e che quelli che lo fanno riescono a fare progressi e a stare meglio della maggior parte di quelli che non lo fanno.
Cordiali saluti
Se lei però ha tanta forza di volontà e motivazione, e riesce ancora a esprimere il suo amore verso le persone e la natura, queste sono tutte risorse preziosissime per un lavoro che un po' alla volta tolga di mezzo tutte le macerie del suo passato, che probabilmente, invece che alle sue spalle, le stanno davanti, impedendole di progredire. Ma è un lavoro che deve affrontare assieme a uno specialista che fa questo per mestiere.
Ecco perché le suggerisco di rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, che potrebbe non essere immediato trovare, ma la cui ricerca mi pare essenziale allo scopo di restituirle l'equilibrio che tanto sta cercando.
Potrebbe, se fosse il caso, ma questo potrà anche essere lo psicologo a dirglielo, lasciarsi visitare da uno psichiatra per valutare se sia il caso usufruire anche di un aiuto farmacologico, specie in fase iniziale.
Sappia che tante persone decidono ogni giorno di compiere il passo di affidarsi agli specialisti e che quelli che lo fanno riescono a fare progressi e a stare meglio della maggior parte di quelli che non lo fanno.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 21/08/2009.
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