Vuole veramente tornare con me?
Salve, volevo raccontarvi il mio accaduto per avere un parere.
Ho interrotto una relazione di 6 anni e mezzo con quella che pensavo fosse la donna della mia vita (chiamerò la ragazza A).
Dopo questa decisione ho conosciuto un mese dopo una collega (chiamerò F) a lavoro che stava affrontando pure lei una relazione tossica.
Era in terapia da due anni e non riusciva a lasciare il ragazzo.
Ci siamo sfogati a vicenda e piano piano ci siamo avvicinati, lei un giorno lascia lui e due giorni dopo ci siamo baciati.
Dal giorno abbiamo vissuto 3 mesi fantastici, dove ci dovevamo cose importanti e vivevamo i momenti insieme tranquillamente, lei addirittura mi pregava di restare tutti i giorni da lei a dormire.
Il periodo con lei era veramente bello, avevamo passioni in comune, lei era così felice che ha detto sin da subito a tutti i suoi amici che stavamo insieme.
Pure il sesso era perfetto, si è aperta così tanto con me che mi ha permesso di fare cose che non aveva permesso a nessuno.
Però durante le ferie estive sono andato in campeggio, come mio abitudine annuale, col gruppo di amici della mia ex (c'era pure A).
F non ha preso bene la cosa e al ritorno ha deciso di lasciarmi.
Io ho preso la situazione in mano e le ho detto che se veramente le facevo vivere quelle cose, pur stando 3 mesi insieme, avremo potuto superarla, perché sentivo che ci eravamo trovati.
Dopo questo fatto abbiamo passato una settimana insieme di ferie fantastica, sembrava tornato tutto come prima.
Però come è finita quella settimana si è messa in casa una cugina che viveva 24/7 con lei e io mi son sentito escluso.
All'inizio era una settimana, poi mi ha detto che non aveva un piano per quanto dovesse rimanere.
Da lì le mie preoccupazioni sono aumentate, son diventato ansioso e le chiedevo spesso di trovare dei punti d'incontro per tornare come prima.
Per un mese la cercavo praticamente solo io, lei mi augurava solo la buonanotte e nel mentre stava con la cugina.
Nei momenti in cui stavamo insieme tornava normale, ma comunque era un po' più fredda e dava più attenzioni alla cugina.
Io non ho mai detti nulla sulla cugina, la stava aiutando a superare un brutto momento ma ero supportivo.
Tutto d'un tratto ci siamo lasciati, dopo una mia domanda se volesse stare ancora con me.
Io però ora ci muoio dentro, capisco l'errore che ho fatto per il campeggio ma ho pure fatto di tutto per rimediare.
Lei sembra tranquilla se non ci sentiamo, io ci muoio dentro.
Ora, tramite un'amica ho scoperto che lei non è nemmeno sicura che mi voglia nella sua vita.
La mia domanda è, come è possibile che sia passata da così tanto a così poco in così poco tempo?
Io sono l'esatto contrario dell'ex, premuroso e gentile, mai mi son permesso di insultarla.
Come può però pensare di chiuderla così?
Avrei bisogno di capire se lei ancora pensa di potermi riavere nella sua vita come fidanzato, ma non posso chiederglielo, altrimenti sarei ancora più opprimente.
Cosa dovrei fare?
Ho interrotto una relazione di 6 anni e mezzo con quella che pensavo fosse la donna della mia vita (chiamerò la ragazza A).
Dopo questa decisione ho conosciuto un mese dopo una collega (chiamerò F) a lavoro che stava affrontando pure lei una relazione tossica.
Era in terapia da due anni e non riusciva a lasciare il ragazzo.
Ci siamo sfogati a vicenda e piano piano ci siamo avvicinati, lei un giorno lascia lui e due giorni dopo ci siamo baciati.
Dal giorno abbiamo vissuto 3 mesi fantastici, dove ci dovevamo cose importanti e vivevamo i momenti insieme tranquillamente, lei addirittura mi pregava di restare tutti i giorni da lei a dormire.
Il periodo con lei era veramente bello, avevamo passioni in comune, lei era così felice che ha detto sin da subito a tutti i suoi amici che stavamo insieme.
Pure il sesso era perfetto, si è aperta così tanto con me che mi ha permesso di fare cose che non aveva permesso a nessuno.
Però durante le ferie estive sono andato in campeggio, come mio abitudine annuale, col gruppo di amici della mia ex (c'era pure A).
F non ha preso bene la cosa e al ritorno ha deciso di lasciarmi.
Io ho preso la situazione in mano e le ho detto che se veramente le facevo vivere quelle cose, pur stando 3 mesi insieme, avremo potuto superarla, perché sentivo che ci eravamo trovati.
Dopo questo fatto abbiamo passato una settimana insieme di ferie fantastica, sembrava tornato tutto come prima.
Però come è finita quella settimana si è messa in casa una cugina che viveva 24/7 con lei e io mi son sentito escluso.
All'inizio era una settimana, poi mi ha detto che non aveva un piano per quanto dovesse rimanere.
Da lì le mie preoccupazioni sono aumentate, son diventato ansioso e le chiedevo spesso di trovare dei punti d'incontro per tornare come prima.
Per un mese la cercavo praticamente solo io, lei mi augurava solo la buonanotte e nel mentre stava con la cugina.
Nei momenti in cui stavamo insieme tornava normale, ma comunque era un po' più fredda e dava più attenzioni alla cugina.
Io non ho mai detti nulla sulla cugina, la stava aiutando a superare un brutto momento ma ero supportivo.
Tutto d'un tratto ci siamo lasciati, dopo una mia domanda se volesse stare ancora con me.
Io però ora ci muoio dentro, capisco l'errore che ho fatto per il campeggio ma ho pure fatto di tutto per rimediare.
Lei sembra tranquilla se non ci sentiamo, io ci muoio dentro.
Ora, tramite un'amica ho scoperto che lei non è nemmeno sicura che mi voglia nella sua vita.
La mia domanda è, come è possibile che sia passata da così tanto a così poco in così poco tempo?
Io sono l'esatto contrario dell'ex, premuroso e gentile, mai mi son permesso di insultarla.
Come può però pensare di chiuderla così?
Avrei bisogno di capire se lei ancora pensa di potermi riavere nella sua vita come fidanzato, ma non posso chiederglielo, altrimenti sarei ancora più opprimente.
Cosa dovrei fare?
[#1]
Buongiorno caro Utente,
mi sembra di aver capito che sia lei che la ragazza F. vi siete conosciuti in un momento particolarmente importante delle vostre vite.
Entrambi avete chiuso relazioni che lei definisce 'tossiche'.
Non posso decodificare a quali comportamenti lei attribuisca questa tossicità e posso immaginare la vostra ("Dopo questa decisione ho conosciuto un mese dopo una collega (chiamerò F) a lavoro che stava affrontando pure lei una relazione tossica.") voglia di ricominciare con persone in grado di dimostrarsi capaci di rispettare e ascoltare l'altro con una reale disponibilità e attenzione per quelli che potevano essere i suoi bisogni, le sue aspettative. i suoi desideri.
Entrambi già provati da rapporti poco validi probabilmente vi siete 'immersi' in questa nuova conoscenza con la motivazione di stare bene insieme e di cautelarvi l'un l'altra. Vi siete dedicati con entusiasmo ed energia alla storia che vi vedeva vicini ed alleati.
Tuttavia sappiamo che la vita ci riserva sorprese e richieste non sempre previste ed è arrivata la variabile 'cugina'...
Questa cugina sembra aver sottratto tempo prezioso alla vostra frequentazione orientata alla positività e allo stare bene.
Questa convivenza con la cugina lo ha destabilizzato, le ha fatto percepire un senso di abbandono e di attenzione non più totale, attenzione parziale e che le ha fatto mettere in dubbio la dedizione alla vostra relazione da parte di F.
D'altronde F. si era molto stranita quando lei era andato in campeggio e aveva dedicato tempo anche ad altri oltre che a lei.
Quindi sembrate entrambi un po' 'impauriti' dalla presenza di altre variabili che non siano generate in un rapporto esclusivo tra di voi.
Entrambi sembrate avere un po' di difficoltà ad accettare ed integrare che l'altro possa avere tempo per qualcosa che sia 'fuori' dal perimetro sicuro del vostro trovarvi bene insieme (solo voi due), e forse la fatica di costruire qualcosa di serio e duraturo comincia a farsi sentire.
Costruire e consolidare una coppia può significare anche fare i conti con tutte le 'altre' situazioni personali che sono fuori dal rapporto esclusivo dell'uno e dell'altro partner.
Credo che uno dei modi che potrebbero aiutarla ad affrontare i dubbi, e le ansie, che la avvolgono come una fitta nebbia sia quello di comprendere che questa volta , proprio per le precedenti esperienze che entrambi avete avuto, la posta in gioco sembra molto alta e che ciò che avete provato in alcuni momenti non è garanzia sufficiente a far crescere una relazione significativa.
La inviterei anche a riflettere sul fatto che lei sembra sorprendersi per questo atteggiamento un po' distratto da parte di F. pensando di 'meritarsi' totale attenzione visto che non l'ha mai insultata perché "esatto contrario dell'ex, premuroso e gentile".
Credo che possa valere la pena superare le paure di 'scoprirvi' e che vi potete concedere di chiedere conto dei sentimenti che provate l'uno per l'altra uscendo da ogni tipo di eventuale strategia e/o necessità di rassicurazione.
Penso che riflettere insieme su quello che avete provato quando vi siete frequentati, quali emozioni avete vissuto, quale senso e significato gli avete attribuito potrebbe darvi delle chiavi di lettura utili alla comprensione e conoscenza reciproca.
Quando si dice che la comunicazione è fondante per la qualità di una relazione non è un'affermazione retorica e scontata; può significare la disponibilità a mettersi a disposizione dell'altro/a con autenticità e coraggio.
Chieda a F. di darvi l'opportunità di approfondire la vostra comprensione e di confrontare i vostri vissuti senza intermediari, senza amiche che parlino al posto vostro e provi a rinunciare al bisogno di verità assolute e a certezze di ciò che sarà o potrà essere.
Si permetta del tempo per capire come potete, e se volete, davvero, costruire una relazione di coppia stabile e soddisfacente per entrambi, aprendosi alla possibilità di una fisiologica incertezza durante il percorso di conoscenza.
Le auguro tutto il meglio.
Daniela Pellitteri
mi sembra di aver capito che sia lei che la ragazza F. vi siete conosciuti in un momento particolarmente importante delle vostre vite.
Entrambi avete chiuso relazioni che lei definisce 'tossiche'.
Non posso decodificare a quali comportamenti lei attribuisca questa tossicità e posso immaginare la vostra ("Dopo questa decisione ho conosciuto un mese dopo una collega (chiamerò F) a lavoro che stava affrontando pure lei una relazione tossica.") voglia di ricominciare con persone in grado di dimostrarsi capaci di rispettare e ascoltare l'altro con una reale disponibilità e attenzione per quelli che potevano essere i suoi bisogni, le sue aspettative. i suoi desideri.
Entrambi già provati da rapporti poco validi probabilmente vi siete 'immersi' in questa nuova conoscenza con la motivazione di stare bene insieme e di cautelarvi l'un l'altra. Vi siete dedicati con entusiasmo ed energia alla storia che vi vedeva vicini ed alleati.
Tuttavia sappiamo che la vita ci riserva sorprese e richieste non sempre previste ed è arrivata la variabile 'cugina'...
Questa cugina sembra aver sottratto tempo prezioso alla vostra frequentazione orientata alla positività e allo stare bene.
Questa convivenza con la cugina lo ha destabilizzato, le ha fatto percepire un senso di abbandono e di attenzione non più totale, attenzione parziale e che le ha fatto mettere in dubbio la dedizione alla vostra relazione da parte di F.
D'altronde F. si era molto stranita quando lei era andato in campeggio e aveva dedicato tempo anche ad altri oltre che a lei.
Quindi sembrate entrambi un po' 'impauriti' dalla presenza di altre variabili che non siano generate in un rapporto esclusivo tra di voi.
Entrambi sembrate avere un po' di difficoltà ad accettare ed integrare che l'altro possa avere tempo per qualcosa che sia 'fuori' dal perimetro sicuro del vostro trovarvi bene insieme (solo voi due), e forse la fatica di costruire qualcosa di serio e duraturo comincia a farsi sentire.
Costruire e consolidare una coppia può significare anche fare i conti con tutte le 'altre' situazioni personali che sono fuori dal rapporto esclusivo dell'uno e dell'altro partner.
Credo che uno dei modi che potrebbero aiutarla ad affrontare i dubbi, e le ansie, che la avvolgono come una fitta nebbia sia quello di comprendere che questa volta , proprio per le precedenti esperienze che entrambi avete avuto, la posta in gioco sembra molto alta e che ciò che avete provato in alcuni momenti non è garanzia sufficiente a far crescere una relazione significativa.
La inviterei anche a riflettere sul fatto che lei sembra sorprendersi per questo atteggiamento un po' distratto da parte di F. pensando di 'meritarsi' totale attenzione visto che non l'ha mai insultata perché "esatto contrario dell'ex, premuroso e gentile".
Credo che possa valere la pena superare le paure di 'scoprirvi' e che vi potete concedere di chiedere conto dei sentimenti che provate l'uno per l'altra uscendo da ogni tipo di eventuale strategia e/o necessità di rassicurazione.
Penso che riflettere insieme su quello che avete provato quando vi siete frequentati, quali emozioni avete vissuto, quale senso e significato gli avete attribuito potrebbe darvi delle chiavi di lettura utili alla comprensione e conoscenza reciproca.
Quando si dice che la comunicazione è fondante per la qualità di una relazione non è un'affermazione retorica e scontata; può significare la disponibilità a mettersi a disposizione dell'altro/a con autenticità e coraggio.
Chieda a F. di darvi l'opportunità di approfondire la vostra comprensione e di confrontare i vostri vissuti senza intermediari, senza amiche che parlino al posto vostro e provi a rinunciare al bisogno di verità assolute e a certezze di ciò che sarà o potrà essere.
Si permetta del tempo per capire come potete, e se volete, davvero, costruire una relazione di coppia stabile e soddisfacente per entrambi, aprendosi alla possibilità di una fisiologica incertezza durante il percorso di conoscenza.
Le auguro tutto il meglio.
Daniela Pellitteri
Dr.ssa Daniela Pellitteri
[#2]
Utente
Salve dottoressa, apprezzo la risposta e ha capito a pieno la situazione.
Il mio problema è che mi trovo davanti ad un muro dove il dialogo da parte sua non sembra voglia esserci.
A me sarebbe bastato discutere della cosa e metterci una pietra sopra, l'unico interesse mio è costruire qualcosa di stabile con lei.
Lei purtroppo sta prendendo le distanze e io cerco di scriverle il meno possibile.
Mi sento però in difficoltà, poiché sembra che solamente io stia cercando di recuperare col dialogo, mentre da parte sua vedo solo che scappa.
Come dovrei agire secondo lei?
Vorrei darle del tempo ma ho paura che più tempo passa più la perdo...
Il mio problema è che mi trovo davanti ad un muro dove il dialogo da parte sua non sembra voglia esserci.
A me sarebbe bastato discutere della cosa e metterci una pietra sopra, l'unico interesse mio è costruire qualcosa di stabile con lei.
Lei purtroppo sta prendendo le distanze e io cerco di scriverle il meno possibile.
Mi sento però in difficoltà, poiché sembra che solamente io stia cercando di recuperare col dialogo, mentre da parte sua vedo solo che scappa.
Come dovrei agire secondo lei?
Vorrei darle del tempo ma ho paura che più tempo passa più la perdo...
[#3]
Caro Utente,
credo di comprendere la sua 'urgenza' e il suo dispiacere constatando che F. sembra fuggire
da un possibile chiarimento.
Tuttavia ognuno ha i suoi tempi e le sue modalità per affrontare situazioni complesse.
F. le sta comunicando di non essere pronta ad un qualsiasi spazio di confronto e le continua a sfuggire.
Forse allentare la presa ribadendo, magari con uno scritto -se F. non vuole parlare- e con semplicità, di essere disponibile a rispettare i suoi tempi, potrà rassicurare F. dal sentirsi in obbligo di prendersi ora la responsabilità (nel senso di trovare risposte ai suoi quesiti di stabilità) di mettere una 'cornice' definita alla vostra frequentazione.
Avere la capacità di non invadere l'altro e di non pressarlo per avere soddisfazione dei propri bisogni, ribadendo l'esserci comunque a prescindere, potrebbe rappresentare uno dei modi per mostrare ad F. come lei si senta pronto per una relazione nella quale ogni interlocutore ha uno spazio per sé e per la propria individualità nonostante la coppia e lo stare insieme.
Poi naturalmente potrà anche ricevere un netto rifiuto , (mi auguro di no per lei ovviamente)e scoprire che per F. l'esperienza della vostra conoscenza si è conclusa e non ha più spazi di crescita e miglioramento.
In tal caso lei dovrà provare a tollerare questa chiusura accettando la scelta di F. senza sentirsi colpevole di chissà quale colpa.
Potrà però dire a se stesso di aver provato a comportarsi in modo rispettoso e leale, in modo coerente con il suo profondo interesse per questa ragazza e per l'amore che le sembra di provare per lei.
Cordialmente
Daniela Pellitteri
credo di comprendere la sua 'urgenza' e il suo dispiacere constatando che F. sembra fuggire
da un possibile chiarimento.
Tuttavia ognuno ha i suoi tempi e le sue modalità per affrontare situazioni complesse.
F. le sta comunicando di non essere pronta ad un qualsiasi spazio di confronto e le continua a sfuggire.
Forse allentare la presa ribadendo, magari con uno scritto -se F. non vuole parlare- e con semplicità, di essere disponibile a rispettare i suoi tempi, potrà rassicurare F. dal sentirsi in obbligo di prendersi ora la responsabilità (nel senso di trovare risposte ai suoi quesiti di stabilità) di mettere una 'cornice' definita alla vostra frequentazione.
Avere la capacità di non invadere l'altro e di non pressarlo per avere soddisfazione dei propri bisogni, ribadendo l'esserci comunque a prescindere, potrebbe rappresentare uno dei modi per mostrare ad F. come lei si senta pronto per una relazione nella quale ogni interlocutore ha uno spazio per sé e per la propria individualità nonostante la coppia e lo stare insieme.
Poi naturalmente potrà anche ricevere un netto rifiuto , (mi auguro di no per lei ovviamente)e scoprire che per F. l'esperienza della vostra conoscenza si è conclusa e non ha più spazi di crescita e miglioramento.
In tal caso lei dovrà provare a tollerare questa chiusura accettando la scelta di F. senza sentirsi colpevole di chissà quale colpa.
Potrà però dire a se stesso di aver provato a comportarsi in modo rispettoso e leale, in modo coerente con il suo profondo interesse per questa ragazza e per l'amore che le sembra di provare per lei.
Cordialmente
Daniela Pellitteri
Dr.ssa Daniela Pellitteri
[#4]
Utente
Ammetto di averle messo pressione per risolvere la situazione, purtroppo sono fatto così e ci sto lavorando col mio psicologo.
D'altro canto, io ho ammesso i miei errori e le ho provato a dimostrare che il cambiamento costruttivo, anche in una relazione fresca, poteva avvenire.
Quello che mi urta è che lei di colpo abbia perso interesse, facendomi dubitare che l'abbia mai avuto veramente.
Ciò che mi confonde, invece, è il suo comportamento, se non avesse più voluto nulla a che fare con me non la tirerebbe così a lungo.
Ci siamo visti altre due volte e mi ha abbracciato più volte, stringendomi forte.
Questi gesti mi confondono, perché poi parlando con le sue amiche vengo a sapere che racconta solo i lati negativi di quando ci vediamo.
Penso sia convinta a volerla finire, io sto cercando di voltare pagina, ma è difficile pur essendo una relazione breve.
Si è presa altre 2 settimane di tempo per ragionare sul volermi lasciare veramente o meno, ma a parer mio non serviranno a nulla.
Non la cercherò per nessun motivo se non per chiuderla io stesso.
L'unica cosa che non comprendo è perché non dirmi il motivo concreto per cui non le interesso e chiuderla definitivamente senza incontrarmi nuovamente.
D'altro canto, io ho ammesso i miei errori e le ho provato a dimostrare che il cambiamento costruttivo, anche in una relazione fresca, poteva avvenire.
Quello che mi urta è che lei di colpo abbia perso interesse, facendomi dubitare che l'abbia mai avuto veramente.
Ciò che mi confonde, invece, è il suo comportamento, se non avesse più voluto nulla a che fare con me non la tirerebbe così a lungo.
Ci siamo visti altre due volte e mi ha abbracciato più volte, stringendomi forte.
Questi gesti mi confondono, perché poi parlando con le sue amiche vengo a sapere che racconta solo i lati negativi di quando ci vediamo.
Penso sia convinta a volerla finire, io sto cercando di voltare pagina, ma è difficile pur essendo una relazione breve.
Si è presa altre 2 settimane di tempo per ragionare sul volermi lasciare veramente o meno, ma a parer mio non serviranno a nulla.
Non la cercherò per nessun motivo se non per chiuderla io stesso.
L'unica cosa che non comprendo è perché non dirmi il motivo concreto per cui non le interesso e chiuderla definitivamente senza incontrarmi nuovamente.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 15/10/2023.
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