Psicologia

Salve, vorrei un consiglio su come affrontare una situazione delicata.
Da 11 anni convivo con la mia compagna, tutto bene fino allo scorso anno quando è rimasta incinta e ha deciso di abortire.
Da lì sono iniziati miei pensieri se continuare o no la relazione e logicamente le cose sono cambiate in casa.
Ad aprile mi ha messaggiato una mia ex e abbiamo iniziato a sentirci tutti i giorni e anche a vederci.
Premetto che non abbiamo mai fatto sesso.
Il problema è che le ho parlato della mia situazione a casa e le ho detto che mi sarebbe piaciuto poter tornare con lei, ma prima avrei dovuto chiudere la mia attuale storia.
Ora a distanza di 6 mesi lei è sempre più pressante e mi ha minacciato più di una volta di dire tutto alla mia compagna.
Io le ho detto che devo risolvere da solo questa cosa e se lo fa, di lei non ne voglio più sapere.
Ma lei per vendetta é disposta a farlo ugualmente.
Sto vivendo sotto ricatto e non so cosa fare.
Lei se davvero mandasse messaggi alla mia compagna e le dicesse tutto, sarebbe passibile di denuncia?
Chiedo un vostro parere.
Grazie
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ha dato come titolo "Psicologia" alla sua domanda, ma sembrerebbe più di tipo legale. Quindi dovrebbe rivolgerla probabilmente a un legale.

Riguardo alla situazione sentimentale, gli aborti volontari spesso lasciano cicatrici profonde, che nel suo caso sembra essere stata addirittura esiziale per la relazione, tanto che ha sentito il bisogno di aprirne un'altra.

Se da un lato non è accettabile il comportamento della seconda donna, di metterla sotto ricatto - e dal mio punto di vista basterebbe questo, per terminarla, una relazione - dovrebbe tuttavia seriamente riflettere su cosa vuole fare. Restare ancora a lungo con il piede in due staffe rischia di rivelarsi controproducente.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
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