Ho subito una molestia e non riesco ad andare avanti
Buonasera.
Qualche giorno fa ho subito una molestia da parte di uno sconosciuto, con probabilmente dei problemi psichici, e da quel momento mi sento come bloccata, non riesco ad andare avanti con la mia vita
Mi trovavo in una lavanderia self service, in pieno giorno e sola.
Lo sconosciuto girava a piedi nel parcheggio ed è entrato quando mi ha vista avvicinarmi con l'auto, ma li per li non ci ho dato peso pensando fosse un altro cliente della lavanderia in attesa del bucato.
Non appena sono entrata e ho iniziato a caricare una lavatrice questa persona si è avvicinata molto, per i miei gusti troppo, e dopo i convenevoli ha iniziato a domandarmi se fossi fidanzata e con chi.
Io ho fatto per allontanarmi avendo capito l'antifona, e lui ha ridotto ancora di più le distanze allungando anche una mano verso il mio fondoschiena facendo anche complimenti.
A quel punto mi sono scansata molto più bruscamente e gli ho intimato di uscire immediatamente, cosa che per fortuna ha fatto.
a quel punto sono tornata diretta in macchina, dove avevo lasciato il cellulare, sono scappata via e ho telefonato al mio compagno chiedendo se poteva tornare lui a riprendere il bucato che avevo abbandonato.
Siamo tornati poco dopo insieme e lo sconosciuto non c'era più.
È vero che avrà avuto sicuramente problemi psichiatrici, vero che fortunatamente non è arrivato a sfiorarmi, ma da quel giorno mi sembra di aver perso la voglia di vivere.
Non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo viscido, l'insistenza nel voler sapere se fossi fidanzata, il panico quando ho realizzato di essere lì sola con lui senza nemmeno il cellulare addosso...non riesco a smettere di pensare cosa sarebbe successo se non si fosse fermato.
da quel momento mi sono completamente freezata.
L'ho raccontato solamente al mio compagno per farmi riaccompagnare li, e lo sto raccontando su questo sito.
non l'ho detto né ad un'amica né tantomeno alla famiglia, che tra l'altro abita lontano.
Questo episodio mi ha completamente spenta e mi rendo conto che ha minato anche l'intimità con il mio compagno, dato che da quando è successo tendo ad evitare il contatto fisico anche con lui, che rispetta questa cosa ma mi rendo conto che nemmeno lui sa come comportarsi i questa situazione...
Per favore aiutatemi a sbloccarmi...
Qualche giorno fa ho subito una molestia da parte di uno sconosciuto, con probabilmente dei problemi psichici, e da quel momento mi sento come bloccata, non riesco ad andare avanti con la mia vita
Mi trovavo in una lavanderia self service, in pieno giorno e sola.
Lo sconosciuto girava a piedi nel parcheggio ed è entrato quando mi ha vista avvicinarmi con l'auto, ma li per li non ci ho dato peso pensando fosse un altro cliente della lavanderia in attesa del bucato.
Non appena sono entrata e ho iniziato a caricare una lavatrice questa persona si è avvicinata molto, per i miei gusti troppo, e dopo i convenevoli ha iniziato a domandarmi se fossi fidanzata e con chi.
Io ho fatto per allontanarmi avendo capito l'antifona, e lui ha ridotto ancora di più le distanze allungando anche una mano verso il mio fondoschiena facendo anche complimenti.
A quel punto mi sono scansata molto più bruscamente e gli ho intimato di uscire immediatamente, cosa che per fortuna ha fatto.
a quel punto sono tornata diretta in macchina, dove avevo lasciato il cellulare, sono scappata via e ho telefonato al mio compagno chiedendo se poteva tornare lui a riprendere il bucato che avevo abbandonato.
Siamo tornati poco dopo insieme e lo sconosciuto non c'era più.
È vero che avrà avuto sicuramente problemi psichiatrici, vero che fortunatamente non è arrivato a sfiorarmi, ma da quel giorno mi sembra di aver perso la voglia di vivere.
Non riesco a togliermi dalla testa lo sguardo viscido, l'insistenza nel voler sapere se fossi fidanzata, il panico quando ho realizzato di essere lì sola con lui senza nemmeno il cellulare addosso...non riesco a smettere di pensare cosa sarebbe successo se non si fosse fermato.
da quel momento mi sono completamente freezata.
L'ho raccontato solamente al mio compagno per farmi riaccompagnare li, e lo sto raccontando su questo sito.
non l'ho detto né ad un'amica né tantomeno alla famiglia, che tra l'altro abita lontano.
Questo episodio mi ha completamente spenta e mi rendo conto che ha minato anche l'intimità con il mio compagno, dato che da quando è successo tendo ad evitare il contatto fisico anche con lui, che rispetta questa cosa ma mi rendo conto che nemmeno lui sa come comportarsi i questa situazione...
Per favore aiutatemi a sbloccarmi...
[#1]
Gentile utente,
la comprendo profondamente. Lei ha subito un'aggressione che le ha provocato un disturbo da stress post traumatico, quello che gli psicologi chiamano PTSD.
I sintomi che riporta (freezing, ritorno ossessivo della memoria a quella scena, impossibilità di raccontarla ad altri etc.) ne fanno parte.
Il fatto che non ci sia stato un contatto fisico con l'aggressore non deve trarla in inganno: lei nella mente come nel corpo (scarica adrenalinica) ha vissuto intensamente il pericolo, sul momento e poi nel ricordo: "non riesco a smettere di pensare cosa sarebbe successo se non si fosse fermato".
Fa parte del PTSD anche la "vergogna" della vittima, che nasconde l'evento come se si sentisse responsabile di ciò che è accaduto, forse perché si è scoperta senza difese e questo sembra una "colpa".
Da qui non posso fare altro che dare un nome a quello che le è successo e assicurarle che la sua reazione è normale, e per fortuna transitoria.
Per qualche tempo vorrà anche non frequentare certi luoghi ed eviterà di uscire sola.
Le consiglio vivamente di affidarsi ad un* psicolog* esperto di traumi, che l'aiuterà a sciogliere i nodi creati in lei da questo increscioso episodio e a ritrovare il coraggio di affrontare la vita quotidiana.
Auguri.
la comprendo profondamente. Lei ha subito un'aggressione che le ha provocato un disturbo da stress post traumatico, quello che gli psicologi chiamano PTSD.
I sintomi che riporta (freezing, ritorno ossessivo della memoria a quella scena, impossibilità di raccontarla ad altri etc.) ne fanno parte.
Il fatto che non ci sia stato un contatto fisico con l'aggressore non deve trarla in inganno: lei nella mente come nel corpo (scarica adrenalinica) ha vissuto intensamente il pericolo, sul momento e poi nel ricordo: "non riesco a smettere di pensare cosa sarebbe successo se non si fosse fermato".
Fa parte del PTSD anche la "vergogna" della vittima, che nasconde l'evento come se si sentisse responsabile di ciò che è accaduto, forse perché si è scoperta senza difese e questo sembra una "colpa".
Da qui non posso fare altro che dare un nome a quello che le è successo e assicurarle che la sua reazione è normale, e per fortuna transitoria.
Per qualche tempo vorrà anche non frequentare certi luoghi ed eviterà di uscire sola.
Le consiglio vivamente di affidarsi ad un* psicolog* esperto di traumi, che l'aiuterà a sciogliere i nodi creati in lei da questo increscioso episodio e a ritrovare il coraggio di affrontare la vita quotidiana.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 09/10/2023.
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