Mia figlia 17 anni introversa come aiutarla?
Buon giorno sono la mamma di una ragazza di 17 anni introversa.
frequeta la classe terza liceo.
Sta sempre da sola, ha solo 2 amiche e non esce quasi mai di casa.
Va in panico quando ci sono studi di gruppo o nell'ora di educazione fisica.
Qualunque cosa le dica non serve, è sempre arrabbiata o triste.
Sono preoccupata.
Come posso aiutarla?
frequeta la classe terza liceo.
Sta sempre da sola, ha solo 2 amiche e non esce quasi mai di casa.
Va in panico quando ci sono studi di gruppo o nell'ora di educazione fisica.
Qualunque cosa le dica non serve, è sempre arrabbiata o triste.
Sono preoccupata.
Come posso aiutarla?
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Buongiorno signora,
ha provato a capire con sua figlia cosa la preoccupi? Se l'aspetto esteriore, le sue capacità, entrambi gli aspetti, o altro?
In qualsiasi caso, potrebbe essere utile lavorare sull'autostima (valutazione che una persona dà e applica a se stessa) e sull'autoefficacia (fiducia nelle proprie capacità, abilità, potenzialità di esercitare un controllo sugli eventi e gestire la propria vita).
Come genitore, potrebbe non solo rinforzare gli aspetti positivi e le risorse di sua figlia, ma anche - ad esempio - chiedere a sua figlia come valuti il compito che sta svolgendo, sia esso un esercizio di matematica, una lezione da studiare: se facile, difficile, quanto tempo pensa di impiegare per portarlo a termine... magari iniziando da qualcosa di non troppo complicato ed alla portata di sua figlia, affinché si renda conto di quello che concretamente riesce a fare ed in questo modo farle percepire le proprie capacità.
Se all'interno della scuola c'è uno sportello di ascolto psicologico, potrebbe provare ad effettuare qualche colloquio per valutare con la/lo psicologa/o qualche strategia.
Diversamente, rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per capire insieme quali potrebbero essere le cause di tale difficoltà e come poter affrontare la situazione. Ovviamente proporlo a sua figlia, se la trovasse d'accordo.
Cordialità
ha provato a capire con sua figlia cosa la preoccupi? Se l'aspetto esteriore, le sue capacità, entrambi gli aspetti, o altro?
In qualsiasi caso, potrebbe essere utile lavorare sull'autostima (valutazione che una persona dà e applica a se stessa) e sull'autoefficacia (fiducia nelle proprie capacità, abilità, potenzialità di esercitare un controllo sugli eventi e gestire la propria vita).
Come genitore, potrebbe non solo rinforzare gli aspetti positivi e le risorse di sua figlia, ma anche - ad esempio - chiedere a sua figlia come valuti il compito che sta svolgendo, sia esso un esercizio di matematica, una lezione da studiare: se facile, difficile, quanto tempo pensa di impiegare per portarlo a termine... magari iniziando da qualcosa di non troppo complicato ed alla portata di sua figlia, affinché si renda conto di quello che concretamente riesce a fare ed in questo modo farle percepire le proprie capacità.
Se all'interno della scuola c'è uno sportello di ascolto psicologico, potrebbe provare ad effettuare qualche colloquio per valutare con la/lo psicologa/o qualche strategia.
Diversamente, rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per capire insieme quali potrebbero essere le cause di tale difficoltà e come poter affrontare la situazione. Ovviamente proporlo a sua figlia, se la trovasse d'accordo.
Cordialità
Dr.ssa Monica Mazzucato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 892 visite dal 09/10/2023.
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