Reazione ai lutti

Buongiorno, vi scrivo per cercare di chiarire una situazione che mi tormenta da tempo.
Ogni volta che nella mia vita si verifica un lutto, io ho delle reazioni che non vengono giudicate normali dalle persone che sono accanto a me e questo mi fa soffrire, perché non capisco se davvero in me esiste qualcosa di sbagliato.
Premetto che la mia infanzia è stata segnata da lutti: mio nonno dopo una lunga malattia, mia zia (che ha lasciato orfano mio cugino, che è sempre stato insieme da noi da quel momento), mio nonno da parte di papà e infine mia nonna, dopo un'altra malattia.
Questi fatti si sono svolti da quando avevo 4 anni a quando ne ho compiuti 14.
Io ho vissuto in prima persona l'assistenza alle persone malate e nonostante fossi piccola cercavo di dare il mio contributo.
Un paio di anni fa mi sono sposata e poco dopo è mancato mio suocero.
In questi giorni, lo zio di mio marito si trova in ospedale e la situazione sembra molto grave.
Dopo questi due eventi, mi sono ritrovata a riflettere e a fare i conti con il mio modo di reagire.
Io non riesco a esprimere alcuna emozione.
Non piango, non esprimo dolore in alcun modo... cerco di aiutare tutti, penso alle cose pratiche da sbrigare nell'immediato e sospendo la mia routine per dare il mio aiuto ed essere presente, ma non riesco davvero a esprimere emozioni nel modo che le persone si aspettano.
Ovviamente soffro, la mancanza di alcune persone la sento ancora oggi a distanza di anni (ad es.
mia nonna) ma non sono mai riuscita ad esprimerlo.
Anni fa i miei genitori si erano preoccupati di questa situazione, in particolare mio padre.

Vorrei il parere di un esperto, per capire se davvero può esserci qualcosa che non va in me oppure se, come molti dicono, la reazione al lutto è una cosa troppo soggettiva per essere giudicata... grazie a chiunque vorrà rispondermi, un saluto
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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 113 3
Buongiorno, il vissuto della perdita è soggettivo e ciascuno lo affronta a suo modo, secondo il proprio temperamento, personalità e inclinazioni personali. C'è chi sperimenta incredulità, rabbia, chi negazione, chi senso di colpa... Spesso il dedicarsi agli aspetti più "pratici", il "darsi da fare", copre gli aspetti emotivi più dolorosi e spiacevoli. Anche le famose 5 fasi della Kubler-Ross per arrivare alla accettazione del lutto non sono vissute da tutti in ordine sequenziale ma possono essere attraversate in ordine sparso.
...Quanto conta per lei il giudizio degli altri e l'opinione che hanno su di lei?
...Quanto le esperienze di perdita che ha vissuto nell'infanzia hanno generato vuoto e dolore, oppure sono state integrate nelle quotidiane vicende di vita?
...Come attualmente lei nella sua vita sente, comunica ed elabora le proprie emozioni?
Sono solo alcuni spunti di riflessione per farla riflettere sul suo stato d'animo. Ci aggiorni se desidera

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it